Italiani all’estero (AIRE): immatricolazione e assicurazione veicoli - Pag.7

Assicurazione estero
Residenza all'estero: ecco come fare con targa e assicurazione del veicolo

Come assicurare e immatricolare un veicolo avendo residenza all’estero? Cosa fare dell’auto se ci si trasferisce all’estero? Ecco le risposte per gli iscritti AIRE e i cittadini comunitari.

Questo articolo ha avuto molti commenti con risposte del nostro esperto, per praticita' li abbiamo divisi in piu' pagine. Questa e' una delle pagine dei commenti, cerca qui sotto se trovi la risposta alla tua domanda! L'articolo originale lo trovi qui: Italiani all’estero (AIRE): immatricolazione e assicurazione veicoli .

Autore: Marco R. (Borsatrader)

Marco R. (Borsatrader)
Marco R. (Borsatrader) è un imprenditore che ha sviluppato competenze in molteplici campi della finanza in oltre 20 anni di investimenti e pratica del trading online. Dal 2003 ad oggi ha scritto oltre 700 approfondimenti sul risparmio, sulle assicurazioni, sugli investimenti immobiliari, e ha risposto online ad oltre 45.000 quesiti dei lettori.

3.357 commenti

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  1. Avatar
    salvatore

    Salve, mio figlio risiede in svizzera da circa due anni, alla prima occasione che ritorna in italia vorrebbe portasi la propria autovettura. E’ possibile; mi dicono che decorso un anno non si potrebbe. Grazie per la risposta.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Intendi portarla dall’Italia in Svizzera?

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    Salvatore

    Salve Esperto,
    ho letto e riletto più volte il tuo articolo e lo trovo molto esaustivo e ben chiaro, però un dubbio mi sorge ancora: sono un cittadino Italiano che vive in Inghilterra (quindi con NIN, conto bancario, dottore etc..) ma non ho ancora avviato le pratiche per l’AIRE per svariate ragioni. Ho acquistato un auto Inglese e vorrei sapere se fosse possibile circolare in Italia e per quanto tempo. La mia assicurazione auto (inglese) mi copre fino a 90 giorni su suolo europeo tramite un visto che provvederebbe a rilasciarmi. Il mio scopo non è quello di circolare definitivamente in Italia ma solo per un breve periodo. Puoi gentilmente chiarirmi le idee? Te ne sarei molto grato!

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Io ritengo di no, in quanto senza pratiche AIRE non hai titolo, in Italia, di guidare un’auto a targa UK, in base alle recenti modifiche “Salvini”

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    Davide

    Buongiorno, sono italiano con auto che è cointestata con mio padre (lui è primo intestatario, io il secondo). L’assicurazione è intestata a me. Non appena rientrerà la crisi coronavirus, mi dovrò trasferire in Austria per lavoro. La co-intestazione del veicolo creerà qualche problema per la re-immatricolazione in Austria? Cioè, servirà anche la firma di mio padre, o addirittura solo la sua, essendo primo intestatario del veicolo? Vi ringrazio per la vs risposta!

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Ritengo che servirà la firma di entrambi per la pratica di esportazione del mezzo.

  4. Avatar
    carlo giacobbe

    Buongiorno,sono cittadino ITALIANO residente in slovacchia ma domiciliato in ITALIA iscritto al AIRE italia chiedo posso acquistare un auto d’epoca (1928)con targhe italiane e portarla in Slovacchia per uso di qualche raduno, cordiali saluti

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Le leggi slovacche non lo permettono, fatte salve eventuali eccezioni per auto d’epoca, che non conosco.
      PS: complimenti, un mezzo davvero d’epoca!

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    Simone

    Buondì
    In caso di reimmatricolazione auto in Francia, il precedente libretto e targhe italiane vengono ritirate/distrutte? In caso di futuro rientro in Italia, dovrò rifare tutta la procedura all’inverso, o mi sarà sufficiente rimettere su le targhe italiane? Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Per le leggi Italiane, non è possibile mantenere la doppia immatricolazione.

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    cristina

    Buongiorno,
    nel 2019 ho acquistato una casa in Portogallo. Ho chiesto la residenza nel mese di giugno 2019 e contemporaneamente ho fatto l’iscrizione all’AIRE. A ottobre 2019 l’Aire mi comunica che mancavano dei dati, quindi ho rifatto la domanda e da allora non ho più avuto notizie. Sono andata in una agenzia pratiche auto vicino a dove abito e mi hanno detto che per cambiare la targa alla mia auto serve che l’Aire mi cancelli la residenza italiana e mi fornisca questo documento. Cosa posso fare? Io sto continuando a viaggiare con targa italiana, ma sono consapevole che questo non sia corretto. Grazie per una risposta, cordiali saluti

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Puoi metterti in regola in Portogallo indipendentemente dalle pratiche AIRE in Italia.

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    federico

    Buongiorno
    ho un motoveicolo 2014 con targa italiana e sono iscritto AIRE. Ho continuato a pagare regolarmente il bollo (ultimo marzo 2019) e ho con me libretto di circolazione e targa italiana.
    La moto e’ stata esportata a gennaio 2019 nelle Filippine (bolletta doganale in uscita).
    Ora la voglio rimandare in Italia.
    Manterro’ residenza estera xche’ vado a vivere in USA dove gli standards di emissione e circolazione sembrano impedire registrazione ai veicoli europei.
    Vede qualche problema con la dogana in entrata ?
    Siccome io non ho comunicato nulla agli uffici motorizzazione, nemmeno cambio di residenza, posso assumere che si tratto’ di esportazione temporanea e che quindi il mio libretto e’ perfettamente in regola, confidando anche sul fatto che sono iscritto all AIRE di Roma quindi con domicilio “virtuale” a Roma ?
    Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Data la permanenza di oltre un anno, risultante dalle bolle doganali, potrebbero sospettare che tu la abbia ritargata. Se lo hai fatto, ricorda che in Italia è vietato avere doppia immatricolazione, quindi probabilmente sarebbe meglio non evidenziare la cosa.

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    sara

    Buongiorno. Problema con la Germania. Io e mio marito abbiamo acquistato un’auto in Italia ( siamo comproprietari) ed è qui che è stata immatricolata. Lui trasferisce la residenza in Germania e lavora lì. Un giorno prende la macchina, va alla motorizzazione tedesca e la immatricola in Germania. Sul Zulassungsbescheinigung Teil II si è fatto assegnare una targa che ha scelto, la targa è a suo nome ma al punto C4c c’è scritto che il proprietario del presente documento di immatricolazione non è il proprietario dell’auto. Sul Teil I c’è scritto il suo nome. Il Teil II è con me in cassaforte in Italia. In Italia l’auto non è stata radiata, sicchè sto pagando i bolli. La Germania ha trattenuto i documenti italiani e le targhe dicendo che avrebbe pensato a tutto lei. Ordunque io sono costretta a fare una causa per spossesso quanto meno per non pagare i bolli ed è in corso. Ma mi chiedo come sia stato possibile immatricolare un’auto di cui si detiene solo il 50% che se fossimo in Italia dovremmo firmare in due. Saremmo dovuti andare val Pra e quanto meno o cedergli la mia quota di proprietà o firmare in due per la radiazione. Ciò non è avvenuto. Il consolato di Monaco mi dice che non esiste la comproprietà in Germania e che non sarebbe comunque stato possibile immatricolarla a mio nome perché non residente in Germania. La motorizzazione tedesca su questo argomento non mi risponde. Vengo solo a sapere che l’auto è AuSSer betrag in aprile 2019 , ma attraverso una ricerca col numero di telaio risulta revisionata ad ottobre 2019. Mi spiegano che in Germania le auto non sono mobili registrati come in Italia ma solo beni mobili ( come una lavatrice??).
    voglia cortesemente fare chiarezza in questa mia confusione.
    La ringrazio Sara Bernardis

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Ritengo che il vizio originario sia non aver prima fatto la pratica di radiazione in Italia. In questo caso approfondirei il “avrebbe pensato a tutto lei” della motorizzazione tedesca.
      Lezione per tutti: talvolta ci criticate quando lo diciamo, ma una agenzia di pratiche auto spesso evita problemi di questo tipo.

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    Simone

    Buongiorno,
    Mi sono trasferito in Francia ad Agosto 2019, con contratto di lavoro presso Azienda Francese. A inizio 2020 mi sono iscritto all AIRE.
    Ho auto italiana, con targhe italiane. In teoria dopo 6 mesi dal cambio residenza dovrei ritargare.

    Due dubbi :
    – il cambio residenza coincide con l’iscrizione AIRE o con il contratto di lavoro Francese?
    – se mantengo le targhe Italiane (comunicando la residenza AIRE all’Assicurazione + relativo aggiornamento sul Libretto di Circolazione), in caso di incidente in Francia, la Compagnia copre i danni?

    Grazie in anticipo, e continuate cosi’ ! sempre info utilissime !

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      1- Le’eventuale contestazione è in Francia, quindi farà fede la data di stabile trasferimento in francia.
      2- Bella domanda. Si, se tutti i dati sono correttamente aggiornati, e questo in netto contrasto col fatto che in francia (ricordiamolo), saresti in contravvenzione per la targa Italiana.

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    Andrea

    Buongiorno, sono iscritto AIRE in Belgio. Ho una macchina a targa italiana. Dal primo gennaio sono cambiate le regole per l’esportazione, rendendo tutto molto complicato.

    E’ infatti necessario avere una revisione non piú vecchia di 6 mesi, e la richiesta di “cancellazione per esportazione” va effettuata in Italia, con contestuale ritiro delle targhe.

    Ora, per molti che come me hannno giá la macchina all’estero, come si deve procedere per evitare tutto cio’?

    Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Ritengo che sarà indispensabile un rientro in patria del mezzo, almeno per la revisione.

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    gio

    Salve Esperto, mi chiamo Gio e sono residente in Kazakhstan iscritto all’aire da 15 anni vorrei comprare un auto qui in KZ e tornare in Italia che tipo di tasse dovrei pagare per metterla in regola e se bisogna ritargarla con targhe italiane e costo
    Grazie della vostra Gentile risposta

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Come sempre ricordiamo quando ci fare queste richieste, non possiamo fare qui un preventivo in quanto ci sono troppe variabili, ne’ tantomeno un calcolo di convenienza rispetto a vendere il mezzo in loco. Quello che vi consigliamo sempre, però, è di rivolgersi ad agenzie specializzate (anche solo per un preventivo), se non si è pratici da soli.

  12. Avatar
    Irina

    buon giorno
    mia figlia studia in Germania, non iscritta al AIRE, ha acquistato un’ auto con targa e assicurazione tedesca. La residenza ha mantenuto in Italia. Puo circolare liberamente in Italia quando trascorre qui le ferie ?

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Non è possibile.

  13. Avatar
    Francesco

    Buongiorno sono un italiano residente in Italia non iscritto all’aire, che lavora saltuariamente in Francia per 4 5 6 mesi all’anno, dipende. Vorrei acquistare un’auto in Francia quindi con targhe francesi e vorrei poter circolare tranquillamente anche in Italia con la stessa macchina. È possibile tutto ciò senza incorrere in problemi? Grazie.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Allo stato attuale no.

  14. Avatar
    juri

    Buonasera
    Sono un cittadino italiano residente in svizzera e isritto all’ AIRE… ho convertito anche la patente italiana in patente svizzera.
    Pero la mia macchina, intestata a me e sempre in italia in quanto qua non mi serve, quindi a livello di legge per non avere problemi cosa devo fare?
    tre domande…
    1 se io guido la mia macchina in italia con patente svizzera ci sono problemi?
    2 se la guidano i miei gentiorio un mio amico?
    3 se io guido un altra macchina che sia di miei genitori o di un mio amico, rischio qualcosa” dato che ho patente svizzera”?

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Devi aggiornare i dati a libretto (e l’assicurazione) con la indicazione di residenza estera e recapito Italiano: così facendo, l’auto può circolare liberamente ovunque, tranne che in Svizzera. La guida è libera.

  15. Avatar
    Leo

    Buonasera,
    Vivo in Francia, inscritto al AIRE. Abbiamo una casa di vacanza in Italia (Bene di proprietà mio Babbo, usufrutto mio Nonno).
    Ho comprato una machina in Italia che vorrei utilizzare solo in vacanza e lascarla ne questa casa.
    Per il passagio di proprieta, l’agenzia mi chiede un documento che conferma l’indirizzo in Italia e il mio numero progressivo all AIRE.

    Potete mi aiutare a rispondere a loro domande ?

    Grazie
    Leo

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Per l’indirizzo, si tratta di un recapito (non una residenza) in Italia, che potrebbe essere quello di questa casa. Sul numero progressivo, suppongo che sia sui tuoi documenti di domanda residenza estera.

  16. Avatar
    Simone

    Salve sono Simone vivo in Olanda da quasi 3 anni , sto utilizzando un auto aziendale Italiana con targa Italiana , tempo fa la Dogana mi ha fermato facendomi un verbale dove mi intimano di targare l’auto in Olanda.
    Nel corso del 2020 l’azienda dovrà sostituire l’auto acquistandone una nuova chiaramente in Italia essendo l’azienda Italiana , cosa mi conviene fare? Come posso targare l’auto in Olanda e poi darla in permuta ad un concessionario Italiano , e poi la nuova auto dovrà nuovamente essere ritargata qui in Olanda oppure posso immatricolarla direttamente qui e se si dovrò pagare la differenza perché ho visto che la stessa auto che andremo a comperare in Italia qui costerebbe un 40% in più!!

    Grazie per una risposta

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Se lavori in Olanda da tempo, l’azienda (suppongo) avrà una sede in loco che potrà acquistare ed immatricolare il mezzo.

  17. Avatar
    Simone

    Grazie per l’articolo completo ed esaustivo, ma vorrei rivolgere una domanda leggermente contraria a quanto discusso, ma di stesso genere.
    Sono italiano, da un anno sono stato assunto da una ditta rumena, ho preso residenza in romania, ho un conto bancario, ho vissuto là inizialmente ma a distanza di un paio di mesi sono stato trasferito in italia, presso un nostro ufficio a gestire le attività da qui. L’ufficio è nella mia stessa città natale, pertanto ho mantenuto residenza anche in italia e vivo, di fatto, nella mia casa di proprietà.
    Sono rientrato quindi, per muovermi agevolmente, anche la mia auto rumena, ma scopro solo oggi, che nonostante abbia tutti i documenti in regola, a causa della mia residenza anche in italia, non posso circolare con la mia auto con targa rumena. Per farlo, mi chiedono di togliere la residenza dll’italia e tutto torna regolare.
    Cosa comporta se tolgo la residenza italiana? Devo quindi per forza iscrivermi all’AIRE nonostante vivo per almeno 10 mesi all’anno qui in Italia? La mia società rumena mi lascerà qui per qualche anno in trasferta, e vorrei capire come muovermi per non far danni e per non aver problemi.
    Grazie mille

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Semplicemente, faresti un illecito nel dichiarare la residenza laddove, di fatto, non è. La soluzione è targare l’auto in Italia.

  18. Avatar
    Guido

    Buongiorno, mio figlio si è trasferito da circa 1 mese in Irlanda per lavoro, sta effettuando il cambio di residenza ma non l’iscrizione all’AIRE, pensa di rimanere lì non più di 1 anno. Ha bisogno di un’auto ed ha pensato di farsi spedire l’auto che usa abitualmente a Roma, una Peugeot 107 alimentata a benzina, con impianto gpl, intestata alla madre. Da quanto ho letto presumo non dovrebbero esserci problemi, me lo confermate, o rischia di incorrere in qualche problema con le forze dell’ordine? Potrebbe ovviare al limite dei 6 mesi spostandosi in Inghilterra per qualche giorno e poi ritornare, in modo da avere il biglietto di viaggio come prova? Grazie Guido

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      E’ un caso che ci chiedete spesso: no, purtroppo non è esente dalla contestazione di importazione definitiva del veicolo, se fanno delle indagini mirate e verificano che, di fatto, viene usata sempre li.

      • Avatar
        Guido

        Può cmq usarla per 6 mesi senza problemi?

        • Avatar
          Guido

          Scusate ma ogni tanto mi viene in mente qualcosa al riguardo. L’auto è intestata alla madre che gli farà delega autenticata, potra guidarla senza problemi? Guido

        • Marco R. (Borsatrader)
          Marco R. (Borsatrader)

          No, non cambia la questione: entro 6 mesi in pratica non possono contestare niente, dopo possono contestare anche un’auto prestata, in quanto DI FATTO importata definitivamente e usata solo da lui. In Italia (parliamoci chiaramente!) difficilmente riuscirebbero a dimostrarlo, ma in molti altri Stati si, anche con appostamenti mirati.

        • Marco R. (Borsatrader)
          Marco R. (Borsatrader)

          Si, 6 mesi che decorrono dalla data in cui ha stabilito residenza.

  19. Avatar
    Federico

    Buonasera! La mia questione è la seguente: lavoro e risiedo a Monaco di Baviera da 6 mesi e sono iscritto all’ AIRE da poco più di un mese dopo che mi sono trasferito; quindi da 5 mesi circa.
    Nello stesso tempo, cioè 5 mesi fa, ho fatto trasportare la mia auto italiana qui a Monaco con la bisarca.
    Da quel momento l’ho sempre utilizzata per viaggiare a Monaco e anche oltre per ogni tipo di strada e non sono mai stato fermato dalle forze di Polizia. Inoltre ho sempre mantenuto anche l’assicurazione Italiana con la FATA che ho sempre avuto.
    Infatti non mi sono mai preoccupato di immatricolare l’auto in Germania e fare una targa tedesca, con la relativa assicurazione tedesca, pur sapendo che le regole vogliono che si faccia tutto questo entro sei mesi dal momento in cui si passa a risiedere in Germania e si porta con sé una macchina con targa straniera; PERCHE’ ESSENDO L’AUTO E L’ASSICURAZIONE INTESTATE A MIA MADRE, ho pensato che potessi stare tranquillo cosi.
    Quindi la mia domanda è la seguente: posso lasciare tutto allo stato attuale cosi com’è o in caso contrario cosa devo fare? Qual è la soluzione migliore per me?
    Grazie in anticipo

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Caso che ci sottoponete con grande frequenza: il teoria sembra tutto regolare, in pratica no in quanto le forze dell’ordine possono facilmente contestarti l’uso abituale del mezzo, con conseguente richiesta di targa tedesca, indipendentemente da chi sia il proprietario.

  20. Avatar
    Valentina

    Buongiorno,

    anche io ringrazio tantissimo dell’articolo, il più’ completo in assoluto sul tema!
    Risiedo in Inghilterra da 9 mesi, non ho ancora cominciato la pratica di iscrizione AIRE (obbligatoria dopo 12 mesi) ma intendo farlo a breve.
    Sono proprietaria e intestataria di una macchina nuova (2019) che ho qui con me in Inghilterra.
    Penso di fermarmi in Inghilterra per altri 2-3 massimo 4 anni, pertanto se immatricolassi l’auto qui non potrei portarla a fine vita in suolo britannico.
    Trasferire la proprietà’ ad un parente italiano potrebbe risolvere la mia situazione? sarei comunque “costretta” a fare un giro in Francia una volta l’anno o potrei stare tranquilla?
    Infine, in termini di adempimenti, oltre a trasferire la proprietà’, dovrei riportare sul libretto dell’auto il mio trasferimento AIRE una volta avvenuto?
    Ringrazio in anticipo e resto impaziente di un vostro riscontro!!!
    Sono davvero confusa!

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Grazie dei complimenti! I tuoi dubbi sono vari e sono i “soliti”, che cerchiamo appunto di spiegare in questo articolo.
      In breve: se prendi residenza in UK e non vuoi avere sorprese, devi guidare un’auto a targa UK.

      • Avatar
        Valentina

        La ringrazio molto!
        Un’ultimo dubbio a questo punto, una volta cominciata la pratica di registrazione auto in UK, e’ possibile circolare?

        • Marco R. (Borsatrader)
          Marco R. (Borsatrader)

          Ti serve la targa

  21. Avatar
    Marco

    Salve. Mia figlia lavora in Lussemburgo da circa tre mesi e rimarrà lì almeno fino ad agosto. Non è iscritta all’aire. Vorrebbe farsi mandare un’auto di mia proprietà con targa ed assicurazione italiana. Siccome le serve il tagliando di parcheggio locale avevo pensato di cederle l’auto in comodato d’uso gratuito, che costa decisamente meno del passaggio di proprietà, per avere il suo nome sul libretto e richiedere così il tagliando di parcheggio. Credo che possa circolare lì senza problemi per almeno sei mesi.Possono obbligarla a immatricolare l’auto in lussemburgo anche se ha residenza italiana? E in quel caso è necessario riportare l’auto in italia per restituire le targhe? Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      E’ un caso-limite che non da certezze su come possa essere trattato. Se le autorità sono fiscali, come temo, visto il lavoro stabile, potrebbe essere contestata la targa Italiana a decorrere da 6 mesi dalla presunta data di inizio lavoro e/o domicilio in loco. Per aumentare la scadenza, si potrebbe pensare a pre costituire alcune prove della effettiva data di immissione del veicolo in Lussemburgo (es,. tagliandi autostradali, se non un vera e proprio sdoganamento)

  22. Avatar
    Ugo

    Sono cittadino Italiano iscritto AIRE da aprile 2018, con residenza in Portogallo, non avendo avuto una informativa per un eventuale immatricolazione dell’auto con targa Portoghese nel termine dei sei mesi e visto i costi richiesti attualmente veramente esagerati….. chiedo se è possibile acquistare un’auto nuova in italia e farla targare in Portogallo ?? Grazie.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      E’ probabilmente possibile, ma la domanda è: perché complicarsi la vita in questo modo? Acquistala in Portogallo.

      • Avatar
        Claudio

        Salve, ho la stessa situazione di Ugo. Aggiungo che il costo di veicoli nuovi è molto più basso in Italia e questo è il motivo. Facendo questa scelta, posso richiedere in Italia targhe provvisorie per portare il veicolo in Portogallo e immatricolarlo lì. Che costi e tempi devo affrontare? Di che tipo di documenti ho bisogno Grazie

        • Marco R. (Borsatrader)
          Marco R. (Borsatrader)

          Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad una agenzia in loco (Portogallo), ben ferrata su queste pratiche, e farsi fare da loro un preventivo. In particolare, verificate i rischi di doppia imposizione IVA ed eventuali differenze tra auto nuove e seminuove (spesso cambia la tassazione).
          Per quanto riguarda le targhe provvisorie Italiane, ricordo che vengono rilasciate ma, a differenza di quelle tedesche, non hanno la polizza assicurativa, che va cercata a parte, con molte difficoltà.

  23. Avatar
    Alexandro

    Buongiorno,
    ti ringrazio per l’articolo che trovo il più completo che ho trovato.
    Volevo chiedere pero’ se nel caso della Francia e nel caso che il mezzo sia una Vespa Piaggio PX150 del 2000 cambi qualcosa a livello di pratiche e se ci sia un idea del prezzo che possa comportare una reimmatricolazione.
    Io risiedo in Francia dal maggio 2018 ma solo adesso sto valutando se portare il mezzo qui a Parigi.
    Grazie dell’eventuale risposta, buona giornata.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Grazie!
      Cambia in ragione dell’anno: potrebbero esserci dei limiti a causa di normative anti-inquinamento, quindi è meglio informarsi prima. Sui costi, non saprei.

  24. Avatar
    Niccolò

    Buonasera,

    a breve mi trasferirò in Svizzera per lavoro assieme a mia moglie (propietaria del veicolo e cittadina turca, io italiano non ancora AIRE) e pensavamo di portare con noi la macchina immatricolata in Italia. Sebbene la Svizzera preveda che si possa utilizzare l’auto italiana per un certo periodo di tempo come descritto sopra, dal 1/1/2020 l’ ACI ha decretato che non è più possibile rottmare le targhe italiane dopo che l’auto è stata esportata e reimmatricolata, ma bisogna farlo prima dell’esportazione “definitiva”, costringendo a raggiungre il confine con l’uso di targhe di esportazione.

    Per come la vedo io questo mi obbliga a fare il processo di reimmatricolazione in Svizzera da subito (cosiderato che riceveremo il permesso B entrambi e quindi siamo obbligati a dichiarare l’auto in dogana) senza darmi la possibilità di usare la mia macchina con le targhe “normali”; o sbaglio?

    Si può circolare normalmente in Svizzera anche con le targhe di esportazione come se fossero targhe normali?

    A quali rischi andremmo in contro se introducessimo l’auto così com’è adesso in Svizzera e uscire dal confine, prma di effettuare tutta la procedura di radiazione targhe italiane + dichiarazione doganale?

    Grazie mille

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Ritengo che il problema sussista appunto per la Svizzera, dove c’è una dogana, mentre in ambito UE c’è una maggiore diciamo “flessibilità”.
      Per quanto riguarda la tua domanda, la risposta è si, basta che vi sia una idonea copertura assicurativa (cosa non banale da trovare in Italia).

  25. Avatar
    Antonella C.

    Buonasera,

    avendo mio figlio un’auto di mia proprietà (sono la madre), con targa italiana, che ora dovrà targare CH ,avendo lui residenza in Ticino (AIRE), chiedo gentilmente dei chiarimenti:
    1- è possibile evitare il passaggio di proprietà, tramite una donazione messa per scritto?
    2- in Italia l’auto con targa Svizzera può essere guidata anche da me o da un altro familiare?

    Ringrazio anticipatamente,
    cordiali saluti

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      1- a mio avviso si
      2- purtroppo no

  26. Avatar
    giuseppe gulino

    Se un’auto è contestata e uno dei proprietari ha residenza aire la porta all’estero può mantenere le targhe italiane ? Grazie per una eventuale risposta

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Purtroppo anche in questo caso si è soggetti a contestazione.

  27. Avatar
    Maurizio

    Buongiorno Esperto,
    sono cittadino Italiano e sono residente AIRE in Irlanda (vivo e lavoro qui da circa 3 anni). Ho necessità di acquistare un’auto qui in Irlanda ma, essendo la mia prima assicurazione auto, i costi delle compagnie irlandesi risultano proibitivi (2400€ l’anno). Essendo un paese della Comunità Europea potrei stipulare una Assicurazione con una compagnia Italiana anche se l’auto è immatricolata e targata in Irlanda?

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Purtroppo no.

  28. Avatar
    Angela

    Mio figlio , residente in UK, ha acquistato una vettura in USA. L’agenzia assicurativa dice che non può assicurare la vettura. L’assicurazione serve per portare la vettura presso l’ente che immatricola e fa la revisione sulla vettura.
    Cosa può fare ? A chi rivolgersi ?
    Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Mi stupisco sempre quando leggo di operazioni di questo tipo fatte senza porsi qualche problema prima. Portare in Europa un’auto dagli USA è operazione difficile, per la quale vi sono agenzie specializzate. Non ho idea verso l’UK.
      In ogni caso, non capisco bene l’assicurazione a chi, in che stato della pratica. Si suppone che l’auto arrivi in un container: se serve per portarla da li verso l’ente, forse l’unica soluzione è un carro attrezzi o carrello. O targa prova.

  29. Avatar
    Pierluigi

    Buongiorno, scrivo per una iformazione:
    il prossimo anno farò il domicilio (empadroniamento) in Spagna dove vivrò per circa tre mesi dopodichè rientrerò in Italia per due-tre mesi per poi trasferirmi definitivamente in Spagna dove farò residenza (e iscrizione AIRE).
    Ho un furgone (Fiat Ducato) con targa italiana.
    Il periodo di sei mesi di tolleranza per la reimmatricolazione partirà dalla data di domicilio estero oppure dalla data di richiesta residenza estera?

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      A mio giudizio, fa fede la prima data.

  30. Avatar
    Edgardo

    Buongiorno Esperto,
    Mi trovo in Una situazione un po’ inusuale: sono italiano e mi sono trasferito nei Paesi Bassi con l’idea di rimanere almeno 3-4 anni.
    Posseggo un’auto cointestata (proprietari mia madre ed io), che ho portato con me in Olanda.
    Leggendo l’articolo, se l’auto fosse Intestata a me procederei a ritargarla, mentre fosse solo di mia madre sarei dell’idea di circolare approfittando del diritto di guidarla.
    Ma dato che è cointestata, posso comunque rivalermi di questo diritto di utilizzarla e non ritargarla?
    Ha qualche influenza il fatto che se fossi “forzato” a ritargarla mia madre ne perderebbe il possesso?
    Grazie,

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Temo che sarai costretto a ritargare al di la di ogni considerazione di convenienza ed opportunità.

  31. Avatar
    antonio currenti

    salve sono italiano e vivo in germania sto compprando un auto in italia , il proprietario mi dicce che serve un atto al comune e cosi potrei immatricolarla in germania,egiusto chiedo sua informazione…grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Suppongo che si riferisca ad una pratica di esportazione. Se non sapete come fare, recatevi presso una agenzia di pratiche auto.

  32. Avatar
    Fabio

    Buongiorno, sono residente con la mia Famiglia in Svizzera e siamo in attesa di ricevere, a giorni, la conferma circa l’iscrizione all’AIRE (la procedura di invio documenti è terminata; stiamo aspettando l’OK da parte del mio ex-comune di residenza in Italia).
    Dato che l’assicurazione dell’autovettura (a targa italiana) scade fra pochissimi giorni, possiamo stipulare un’assicurazione in Italia con scadenza mensile, oppure cosa possiamo fare per circolare in Svizzera regolarmente?
    (non penso le compagnie di assicurazione svizzere facciano polizze a macchine con targa italiana…)

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Sicuramente no per l’ultima ipotesi (e anche se fosse, non sarebbero in regola con il Codice Italiano, cui l’auto deve sottostare). Purtroppo non esistono neanche polizze di durata inferiore all’anno, ma è fattibile annullare una polizza annuale per vendita o esportazione del veicolo, ottenendo un rimborso, ancorché parziale (si escludono infatti le imposte)

  33. Avatar
    lLOZZA

    Buongiorno Esperto, Sono residente estero (Francia) iscritto AIRE ma ho anche un domicilio in Italia, vorrei acquistare una vettura in Italia e poterla utilizzare solamente in Italia durante certi periodi dell’anno.
    Attualmente ho un assicurazione per la vettura che utilizzo in Francia e non avendo avuto incidenti da diversi anni beneficio di un bonus del 50%, e possibilie poter trasferire questo bonus anche sull’assicurazione Italiana?
    In questo caso mi potrebbe confermare quali sarebbero i documenti neccessari da fornire all’assicurazione per poter beneficiare forse delle stesse condizioni?
    Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Puoi fare un tentativo cercando di far valer in Italia il tuo storico senza sinistri. Meglio recarsi ad una agenzia fisica e sperare in un addetto pratico di trasferimenti dall’estero. Servirà una traduzione del tuo attestato di rischio.

  34. Avatar
    Glauco

    Buongiorno
    vivo in Olanda ma non sono iscritto all’aire
    ho intenzione di trasferire la mia auto immatricolata in Italia qui,
    per un periodo approssimativo di due anni,
    secondo lei come mi sarebbe più conveniente procedere?
    Ritargare la macchina o mantenerla italiana?

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Se sei comunque residente in Olanda, è inevitabile ritargarla.

  35. Avatar
    Valentina Rosselli

    Salve Esperto,

    probabilmente questa domanda è già stata fatta, quindi mi scuso per eventuali ripetizioni.
    Sono italiana residente in Francia con iscrizione AIRE da meno di un anno. Attualmente ho un lavoro stagionale (marzo-novembre) e non so ancora se voglio trasferirmi definitivamente lì.
    Per tale ragione, vorrei usare in Francia l’auto di mia madre e non dover acquistare un’auto lì.

    A quali sanzioni potrei incorrere? Se dovessero esserci dei controlli, quali motivazioni potrei usare a mio favore?

    La revisione è stata fatta a Settembre 2019, durante le mie ricerche ho visto che non ci sarebbero problemi purché insieme al libretto e all’assicurazione, porti con me una delega a condurre (perché la macchina non è di mia proprietà). Ma ho paura di sbagliarmi perché le informazioni sul web sono tante.

    Ti ringrazio in anticipo per la risposta e per l’articolo che mi è stato di grande aiuto !

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Caso trattato molte volte: è un caso limite che potrebbe permetterti di circolare senza problemi a lungo, così come potresti essere sfortunata e vederti contestata l’importazione definitiva del mezzo, a seguito di controlli mirati (anche con appostamenti – esistono davvero).

  36. Avatar
    angelo landi

    Salve mio figlio iscritto aire ritornerà definitivamente in Italia fra breve tempo.Cosa deve fare per portare la macchina targa spagnola e poterla reimmatricolare in Italia?Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Suggerisco di rivolgersi ad una agenzia di pratiche auto, come l’ACI.

  37. Avatar
    mario Summa

    Buongiorno Esperto, Mio figlio, è in Francia dove ha domicilio e residenza in Italia. Usa la mia Auto ed ho bisogno di un chiarimento su due quesiti:
    Per usare la mia auto in Francia, deve avere da parte mia una manleva perché possa guidarla senza problemi e godere delle coperture assicurative stipulate in Italia (carta verde, ecc.) ma a mio nome ?
    Per un eventuale trasferimento definitivo, una volta comprata/ceduta l’auto assicurata in Italia con i benefici assicurativi in quanto residente in Italia e in famiglia, tali benefici sono mantenuti anche in Francia, una volta iscritto all’AIRE?
    Grazie per le risposte chiarificatrici

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Attualmente l’auto deve essere regolarizzata in Italia, inserendo il guidatore abituale a libretto, tuttavia in francia non è del tutto regolare in quanto sarebbe facilmente contestata l’importazione definitiva del mezzo.
      Se vai a fare voltura e ri-targare l’auto in Francia, non credo che potrai mantenere alcunché della polizza attuale.

  38. Avatar
    Maria

    Salve,
    vorrei portare la mia macchina con targa italiana a Barcellona, dove sono già residente dal 2016.
    La mia idea è provare a vedere se mi torna utile avere una macchina qui oppure no (un periodo di prova) e poi eventualmente fare il cambio di targa.
    Ho letto che c’è un periodo di tolleranza di 6 mesi prima di dover realizzare il cambio di targa e che questo periodo comincia a decorrere dalla residenza dell’intestatario. Io sono già residente, come posso dimostrare che ho portato la macchina successivamente per usufruire anche io dei sei mesi di tolleranza?

    Grazie in anticipo per la risposta!

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      No, i 6 mesi partono sempre dalla data di inizio della residenza.

  39. Avatar
    Domenico Guadagni

    Sono cittadino italiano e vivo in Spagna . Ho una residenza provvisoria in Spagna per lavoro e ho un auto con targa spagnola. Devo venire in Italia per qualche mese con la mia auto spagnola , auto intestata a me, in cosa potrei incorrere? Rischio multe o sequestri dell’auto. Grazie per la risposta.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Hai problemi se hai ancora la residenza Italiana.

  40. Avatar
    Giancarlo

    Sono da poco residente in Svizzera per lavoro. Ho un’auto in Italia a nome mio, da quanto letto posso far modificare sul libretto di circolazione la nuova residenza, indicando l’indirizzo italiano di famiglia.
    L’auto può essere guidata da miei famigliari pur intestata a me? L’assicurazione è tuttora a nome mio, a parte il cambio di residenza è consigliabile modificarla a nome di chi guida?
    Inoltre, acquisterò auto in Svizzera con targa svizzera, con patente convertita svizzera e internazionale posso circolare liberamente tra Svizzera e Italia? Se entro ed esco dai confini mensilmente che problema sussisterebbe? Quest’auto può essere guidata solo dal sottoscritto?
    Grazie molte.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Per l’auto Italiana, meglio fare anche l’indicazione a libretto del guidatore abituale e inviare tutto alla compagnia assicurativa, che adeguerà il premio. Va bene anche con contratto intestato a te.
      Per l’auto Svizzera, nessun problema.

  41. Avatar
    Mila

    Buongiorno sono italiano ma mi sono trasferito in kosovo e ho cambiato le targhe da quelle italiane a quelle kossovare ma devo eliminarla dal italia sono stata all ACI mi dicono che dovrei tradurre il libretto del kossovo in italiano da chi lo posso fare ?

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Vai in una agenzia di pratiche auto, ma penso che vi sia una anomalia: dovevi rottamare le targhe prima di ritargare il veicolo, ora sei soggetto a sanzione, quindi fai attenzione e chiedi un aiuto per risolvere la faccenda in maniera “indolore”:

  42. Avatar
    Federico

    Buongiorno,
    Possiedo un auto con targa Italiana intestata a mio padre, ho vissuto in Spagna per studi universitari per un anno (settembre 2018 – settembre 2019) e ho mantenuto qua l’auto utilizzandola nei weekend, tornando in Italia ogni 6 mesi e quindi avendo ricevute autostradali in caso di controlli. Ora sono lavoratore in Spagna e lo sarò per circa 3 anni, ho fatto richiesta di iscrizione all’AIRE e sto valutando se reimmatricolare l’auto, siccome non credo sarò in grado di riportarla in Italia ogni sei mesi, ma leggo che se intestata ad un parente non residente in Spagna potrei rimanere con targa Italiana.
    Vorrei sapere cosa mi consiglia e nel caso di immatricolazione in Spagna come potrei fare a diventare il proprietario del veicolo senza dover passare per la burocrazia Italiana?

    Grazie mille

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Sarebbe consigliabile ritargare, sia per evitare sorprese che per evitare seccature quali l’obbligo di revisione in Italia.
      Una pratica di rottamazione targa per esportazione in Italia è necessaria (la deve fare tuo padre).

      • Avatar
        Federico

        Grazie mille per la risposta, ho contattato un agenzia spagnola convenzionata con il mio datore di lavoro e mi è stato detto di fare un contratto di compravendita tra me e mio padre del valore di 10’500 euro (valore stabilito dal ministero per il tipo di vettura) con relativo pagamento di imposte pari al 5%, quindi 525 euro solo per un “passaggio di proprietà”, a cui poi si aggiungono le spese di immatricolazione, quindi uno sproposito.
        Con la pratica di rottamazione targa in Italia la vettura risulterebbe non intestata a nessuno e potrei immatricolarla direttamente a mio nome in Spagna senza fare un contratto di compravendita?

        • Marco R. (Borsatrader)
          Marco R. (Borsatrader)

          A mio giudizio, si.

  43. Avatar
    Giuseppe

    Buongiorno, sono italiano residente in Spagna, inscritto all AIRE , con patente convertita in spagnola e macchina con targa spagnola.
    Il rientro in Italia per le vacanze con questo veicolo per un periodo di 2 mesi, o cmq per brevi períodi che non superino i 6 mesi per anno, se ho letto bene non dovrebbe essere sanzionabile , mi conferma? La ringrazio, un saluto

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Confermo, tutto ok.

  44. Avatar
    Ernesto

    Buongiorno a tutti!

    Sono residente in Germania e necessito di acquistare una nuova auto. Ho visto una allettante offerta da una concessionaria nel Nord Italia e vorrei chiedere se sia possibile acquistare un auto in Italia e portarla immediatamente (con una targa di prova) in Germania per immatricolarla la’.

    Grazie per la risposta e buona giornata!

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Le targhe provvisorie in Italia sono quasi impossibili da gestire, però nulla vieta di immatricolarla tedesca e spostarla successivamente.

  45. Avatar
    Annalisa

    Buongiorno,
    Risiedo in Austria da qualche anno e sono iscritta all´AIRE. Mio marito risiede in Italia, ogni weekend ci vediamo in Austria o in Italia. Ho auto con targa Austriaca, ma devo cambiarla. Non prevedendo di stare piu´ di 2 o 3 anni, preferirei prenderla gia´ con targa italiana, eventualmente intestata a mio marito o cointestata. Sarebbe comunque condivisa tra noi due, come in realta´ anche l´altra auto di mio marito con targa italiana (cointestata). E´ una soluzione corretta? E´ meglio intestarla solo a mio marito?
    Un problema al momento e´ anche il fatto che mio marito non potrebbe guidare (da solo o con me di fianco, non e´ chiaro) la mia auto austriaca qunando in Italia, cosa che finora e´ capitato spesso.
    Esiste anche il problema inverso, che io non possa guidare la sua auto italiana quando sono in Austria (cosa un po´ piu´ rara, ma possibile)?
    Grazie mille!

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Purtroppo in questa situazione o sei in regola te (targa austriaca) o tuo marito (targa Italiana).

      • Avatar
        Annalisa

        Ma se auto che uso in Austria e´ intestata a mio marito (targa italiana) sono in regola, secondo il punto 4?

        • Marco R. (Borsatrader)
          Marco R. (Borsatrader)

          “Ni”: come ricordiamo sempre, si è comunque soggetti a controlli per quella che, di fatto, è una importazione definitiva.

  46. Avatar
    Andrea

    Salve,

    Grazie mille per la spiegazione.

    Io vivo in Olanda da quasi 5 anni ormai ed ho residenza ancora in Italia (non sono iscritto all’AIRE).
    Vorrei acquistare una moto in Italia, intestarla a mio padre e portarla qui.
    Mi chiedevo dunque quanto tempo potessi tenere il veicolo con targa estera prima di dover effettuare il passaggio alla nuova targa Olandese?

    Saluti,
    Andrea

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Come indicato nell’articolo, nei Paesi Bassi è richiesta la reimmatricolazione immediata. Essendo a nome di tuo padre puoi avere un poco di “respiro” in più, ma quella è zona nella quale i controlli sulla effettiva importazione, ci sono eccome.

  47. Avatar
    Alberto

    Sono cittadino italiano residente in Portogallo.
    Ho da poco acquistato un auto per utilizzo di 4 /5 mesi all’anno quando mi trovo in Italia.
    Possono i miei figli utilizzare la macchina con targa italiana .
    Devo rilasciare a loro una mia autorizzazione per poterlo fare senza problemi.?

    Grazie mille

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Dato che non avete stessa residenza (tu AIRE, immagino), devi far trascrivere il nome dell’utilizzatore abituale a libretto, ammesso che l’uso sia, appunto, abituale.

  48. Avatar
    thomas

    salve ,

    lavoro in spagna per 8 mesi al anno ho il nie spagnolo e quindi macchina targata spagnola pero sono residente in italia, volevo sapere se posso circolare con la targa spagnola in italia per 2/3 mesi al anno diciamo nei mesi in cui non lavoro in spagna

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Non sei in regola, anzi, sei soggetto a sanzioni pure per “doppia residenza”.

  49. Avatar
    Walter

    Buona sera,
    io lavoro x una ditta francese e faccio il direttore commerciale italia quindi sono 1 settimana su 4 in Francia e le altre 3 in italia ma vado e vengo dalla francia dall’italia.
    Ho il domicilio in francia e la residenza in italia ma ho le mie auto targate con il domicilio in Francia.
    Ho problemi xke è uscita la nuova legge che dice che dove si ha la residenza non si può avere auto targate estere ( Francia) salvo se non ho un contratto di locazione, noleggio o leasing.
    Ma siccome sono mie le auto come faccio ad avere un contratto ?

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Il problema credo che sia a monte: devi chiarire dove stabilire la tua residenza e avere le targhe di quel Paese.

  50. Avatar
    giancarlo

    Buonasera,
    vorrei regalare la mia auto a mia figlia residente a Monaco di Baviera.
    Da quello che ho letto nell’articolo in merito al punto 4 si evince che potrei semplicemente dargliela senza cambiare nulla (targhe, proprietario ed assicurazione).
    Me lo può confermare?
    grazie per l’attenzione.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      No, la cosa presenta comunque dei rischi di contestazione di importazione DI FATTO del mezzo.

  51. Avatar
    Andrei Bostan

    Buon giorno, scrivo a nome di un mio amico. Quest’ultimo è stato un cittadino Italiano per più di 20, ora ha deciso di tornare in Romania(con l’auto ) definitivamente. La macchina è già stata reimatricolata li, lui mi ha spedito le vecchie targhe italiane ma cosa devo fare? Grazie mille.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Pratica di rottamazione targhe per esportazione. Se non sai come fare, vai in una agenzia di pratiche auto (tipo l’ACI).

  52. Avatar
    Paolo Misericordia

    Ho mia figlia che lavora da poco in Svizzera e sta per iscriversi all’AIRE. Ha portato in Svizzera un’auto di mia proprietà che lei già usava in Italia da più di 6 mesi. Le è stato detto che deve provvedere al cambio di targa (e conseguentemente di assicurazione). Non abbiamo capito ancora se l’auto può ancora essere intestata a me o dobbiamo procedere al passaggio di proprietà. Se non fosse “obbligatorio” quali sono le conseguenze dei due casi? Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Puoi fare il cambio proprietario contestualmente al cambio targa.

  53. Avatar
    Claudio

    Buonasera,

    mi sono trasferito per lavoro a Zurigo da 4 anni, sono naturalmente iscritto all’Aire. Ho rinnovato la mia patente italiana in Svizzera e ho acquistato una macchina.
    Vorrei sapere, se quando torno in Italia, posso guidare tranquillamente la macchina di mia madre, non avendo rinnovato la patente in Italia.
    Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      No, ritengo che con la residenza Italiana tu debba avere in regola la patente Italiana.

  54. Avatar
    Simone

    Sono cittadino italiano residente in Germania da 4 anni, iscritto all’AIRE. Al momento non ho una macchina e vorrei utilizzare per qualche mese (massimo un anno) una macchina con targa italiana intestata a mio zio (italiano, residente in repubblica dominicana, iscritto all’AIRE). Posso farlo? E’ necessiario fare il cambio della targa? Dato che è una situazione temporanea non vorrei perdermi in tutta la burocrazia..
    Grazie!

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Usandola in Germania, purtroppo sei soggetto a controlli.

      • Avatar
        Simone

        Ma come detto nell`articolo (punto 4) tecnicamente sono in regola poiche’ e’ una soluzione temporanea, giusto?

        Il fatto che la macchina sia intestata a un residente all’estero non e’ un problema? Nel testo e’ specificato solo il caso in cui la macchina e’ intestata a una persona residente in Italia.

        Grazie per i chiarimenti

        • Marco R. (Borsatrader)
          Marco R. (Borsatrader)

          “Ni”. In teoria va bene, in pratica in molti Stati si fanno controlli mirati per verificare quelle che sono importazioni “di fatto” dei veicoli, e la Germania è certamente uno di questi.

  55. Avatar
    Tano

    Buonasera,
    mi sono trasferito in un paese extra .
    Ho lasciato la mia auto in Italia custodita da un parente.
    Una volta aggiornato il libretto di circolazione e chiarita la posizione con la compagnia assicurativa, resta il problema del bollo auto.
    L’auto continuerà ad essere di mia proprietà ed a circolare in Italia, ma io non sono più residente in Abruzzo (regione a cui ho sempre pagato la tassa). Potete aiutarmi a capire meglio come muovermi con la tassa di circolazione?

    Grazie infinite

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Devi verificare in quale regione rimane in carico l’auto: io ritengo che sia in quella dell’indirizzo di recapito che hai indicato a libretto.

  56. Avatar
    Valentina

    Salve,

    Io sono residente a Malta dove ho anche acquistato l’auto, vorrei portare l’auto Maltese in Italia senza cambiare la residenza. La vorrei usare in Italia visto che torno molto spesso in Italia per lavoro.

    È possibile? Nel caso lo sia cosa devo fare e quanto mi costerebbe?

    Grazie
    Valentina

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Devi targarla Italiana, indicando la residenza Estera e un recapito Italiano. E’ tutto spiegato nell’articolo.

  57. Avatar
    Ireneo

    Sono residente in India ed iscritto regolarmente all`AIRE, ho necessita` di dover acquistare una moto ed assicurarla per i periodi nei quali mi trovero` in Italia (circa 2 mesi ogni anno). La moto sara guidata e custodita sempre e solo in Italia.
    Vorrei sapere se ci sono degli ostacoli per assicurare ed intestare il veicolo.
    La ringrazio molto.
    Ireneo

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Nessun problema: è tutto spiegato nel secondo paragrafo dell’articolo.

  58. Avatar
    Riccardo

    Salve, sono cittadino italiano residente in USA e iscritto all’AIRE. Sono proprietario di un automobile che ho importato 4 anni fa dagli USA con targa americana e che utilizzo nei miei soggiorni in Italia prevalentemente in occasione di raduni (talvolta anche in Francia e Germania). L’automobile é regolarmente assicurata con compagnia italiana specializzata in auto storiche. Premetto che non ho domicilio in Italia e quindi anche volendo (ma non voglio) non potrei immatricolarla al PRA. Vorrei sapere se, in base alle norme attuali, posso circolare in Italia (e anche in altri Paesi UE come quelli sopra citati). Grazie

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      Ritengo che l’auto possa considerarsi non in regola solo se viene dimostrato che è in Italia da oltre un anno.
      Purtroppo di indizi ce ne sono, a iniziare dalla polizza Italiana.

  59. Avatar
    Enrica

    Buogiorno,

    Le presento la mia situazione: mi sono trasferita in Ungheria 4 mesi fa con la mia auto con targa italiana. L’assicurazione italiana scadrà il 15 ottobre e mi trovo a doverla rinnovare senza aver ancora fatto il cambio targa (in Ungheria il limite per il passaggio è entro 6 mesi dal cambio residenza).
    In tutto ciò la mia richiesta di iscrizione all’AIRE non è ancora stata confermata per una serie di lentezze burocratiche.

    A questo punto cosa devo fare? Rinnovare la polizza italiana dando l’indirizzo di residenza dei miei genitori (che sui documenti è anche il mio indirizzo visto che non sono ufficialmente iscritta all’AIRE), oppure fare il cambio targa? Secondo lei, alivello di tempistiche, riuscirei a farlo prima che scada l’assicurazione?

    Grazie mille per il riscontro.

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      A mio giudizio puoi fare, se vuoi, il cambio targa indipendentemente dalla regolarizzazione della tua richiesta di iscrizione all’AIRE: basta che tu sia regolarmente residente in Ungheria secondo le leggi locali.

      • Avatar
        Enrica

        Grazie mille per la risposta!
        Ma qualora volessi evitare il cambio targa, visto che potrei dover rimanere in Ungheria solo un paio di anni, sarei in regola rinnovando l’assicurazione italiana? Chiaramente sempre in questa fase di non regolarizzazione di iscrizione all’AIRE.

        Inoltre se dovessi fare il cambio targa adesso, dovrei prima estinguere il finanziamento che ho stipulato all’acquisto dell’auto, quindi le spese sarebbero piuttosto alte. (mi scuso per non averlo precisato all’inizio, ma ho dovuto fare un controllo con la banca prima di esserne sicura)

        Grazie ancora

        • Marco R. (Borsatrader)
          Marco R. (Borsatrader)

          Purtroppo a breve non saresti in regola per la circolazione in Ungheria.

  60. Avatar
    Nene

    Salve io ho la macchina intestata a me e mia madre, l’assicurazione è a nome suo e copre a livello europeo.
    Devo per forza cambiare targa se faccio l’aire ora che vivo in Francia? io manterrei documento e patente italiana fino alla loro scadenza quindi non penso serva.

    Penso che se mi fermano in Francia cmq la macchina è di mia mamma italiana e mia quindi non mi dovrebbero multare boh

    • Marco R. (Borsatrader)
      Marco R. (Borsatrader)

      E’ un caso del quale parliamo spesso: il rischio purtroppo, c’è.

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