Quando si parla di circolazione di auto (o moto, o altri veicoli) e di “estero”, vi sono molti possibili casi e combinazioni: cercheremo di affrontarli tutti dedicando un articolo di approfondimento ad ogni caso specifico.
Qui oggi parliamo di cittadini Italiani che prendono residenza all’estero (con o senza iscrizione all’A.I.R.E. Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero): vediamo i vari casi, sia per chi “esce” dall’Italia, sia per chi “torna”, e le varie implicazioni per la targa e l’assicurazione dell’auto.
Contenuti
Auto e Estero: come funziona. Introduzione
La regolamentazione è quanto mai difficile da schematizzare, in quanto entrano in gioco le leggi ed il Codice della Strada dei Paesi di volta in volta coinvolti, tuttavia la regolamentazione ha una certa linea comune, almeno a livello dei Paesi Europei, a seguito della Convenzione di Ginevra del 1949, per cui riusciamo a darvi alcune indicazioni di carattere generale. In ogni caso (e lo ribadiremo più volte), è fondamentale che chi va all’estero si informi bene sulle leggi del Paese che lo ospiterà… e non solo per quanto riguarda l’automobile!
Per praticità faremo riferimento alla normativa Italiana, che è ricorrente con poche varianti nella maggior parte dei paesi Europei. La circolazione dei veicoli stranieri in Italia è regolamentata dall’art. 132 del Codice della Strada. Questo ci indica cosa deve fare uno straniero che intende circolare in Italia, ma noi giriamo la norma e la applichiamo ad un Italiano che vuole andare in una Paese estero.
L’Italiano che prende residenza in una nazione estera e che ha intestata a suo nome un’auto regolarmente immatricolata ed assicurata in Italia, una volta ottenuto il cambio di residenza deve fare subito una scelta tra le due azioni seguenti:
- Mantenere la targa Italiana, variando la propria residenza a libretto, inserendo la nuova residenza AIRE ed un recapito Italiano, e informare di questo anche la compagnia assicurativa. Leggi in seguito dove e come può essere usato il veicolo in questo caso.
- Oppure, fare una rottamazione per esportazione delle targhe, e re-immatricolare il veicolo nel nuovo Paese di residenza, assicurandolo con una compagnia ivi riconosciuta.

Mantenere la Targa Italiana: quando e perchè
Si applica quando si intende lasciare l’auto in Italia, ad esempio per utilizzarla quando si rientra in patria per le vacanze. Per procedere, è necessario fornire come riferimento legale un indirizzo di una persona residente in Italia. Andrà bene un parente ma anche un amico, previo il suo consenso. Basterà aggiornare la carta di circolazione in Motorizzazione o tramite una agenzia di pratiche auto. La procedura è del tutto analoga a quella del cambio di residenza in Italia, e costa circa 100,00 € se fatta tramite agenzia.
Messo in regola il libretto di circolazione, si deve informare la compagnia assicurativa della variazione dell’indirizzo. E qui potrebbe insorgere qualche problema. Nonostante la copertura RCA non sia rifiutabile da parte delle compagnie, sono infatti ancora molte quelle che non accettano di assicurare i veicoli degli Italiani residenti all’estero, indebitamente.
Abbiamo riscontrato che le compagnie telefoniche e online danno meno problemi, ma solitamente richiedono che la polizza venga sottoscritta telefonicamente con un operatore e non online, rientrando nei “casi particolari” solitamente non contemplati dal preventivatore online. Inoltre, c’è da aspettarsi un aumento del prezzo rispetto alla residenza Italiana, peraltro senza una vera motivazione. Vi suggeriamo di verificare anche la modalità di sospensione della polizza. Immaginando un uso saltuario del veicolo, si potrebbe infatti avere un buon risparmio sospendendo la polizza durante i mesi nei quali si prevede di tenere fermo il veicolo. Per maggiori informazioni sull’aspetto assicurativo vi rimandiamo al nostro articolo: Compagnie che assicurano auto Italiane a residenti all’estero.
Dove è possibile usare l’auto a targa Italiana con documenti AIRE? Liberamente su tutto il territorio Italiano ed in tutti i Paesi UE, tranne quello in cui si è presa la residenza. Qui infatti è utilizzabile solo per un certo periodo dalla data di cambio di residenza, oltre tale data con ogni probabilità non sarebbe in regola secondo il codice della strada locale. Data l’ampia varietà di casi ed eccezioni, verificato sempre caso per caso. Avete notato? In questo caso vi è un limite alla libera circolazione di persone e cose nella UE. Per questo, a nostro avviso, questo caso è sempre un po’ dubbio.
Per i Paesi extra-UE varranno invece le normali regole doganali, che in genere prevedono un limite massimo di permanenza continuativa in genere di 6 mesi o 1 anno (può variare da Paese a Paese), talvolta rinnovabile uscendo e rientrando dai confini.
Cambio Targa: quando e come fare
Paesi Europei UE
- Esempi di Paesi UE: Francia, Germania, Spagna, Belgio, Romania, Regno Unito.
Come abbiamo detto, i Paesi UE impongono l’obbligo di re-immatricolare il veicolo che venga importato “definitivamente” all’interno dei propri confini, dove per “importato definitivamente” si intende anche il veicolo di stranieri (Italiani) che vi prendono residenza. Tutti concedono un periodo di tempo per mettersi in regola, in questo periodo è possibile circolare con la targa del proprio paese di origine; attenzione, questo periodo decorre non dall’immissione del veicolo nel Paese (che non sarebbe verificabile, non essendoci frontiere), bensì dalla data di cambio residenza. Vediamo alcuni periodi di tolleranza per la reimmatricolazione dei veicoli:
- Irlanda: 6 mesi
- Spagna: 6 mesi
- Portogallo: 6 mesi
- Germania: subito
- Paesi Bassi: subito
- Lussemburgo: 6 mesi
- Austria: 1 mese
- Francia: 1 mese
- Repubblica Ceca: 185 giorni
- Regno Unito: 6 mesi – qui qualcosa cambierà in futuro a seguito della “Brexit”
- Italia (per cittadini provenienti dalla UE): 1 anno per i residenti all’estero e ATTENZIONE: per i residenti in Italia, dal 1 gennaio 2019 le auto estere devono essere ri-targate entro 60 giorni da quando si stabilisce la residenza in Italia!
Notate che, se volete sfruttare il periodo di tolleranza, sarebbe comunque opportuno procedere da subito alla variazione dei dati di residenza, come descritto nel punto precedente.
Per la procedura vi raccomandiamo di rivolgervi a due agenzie di pratiche auto: una in Italia ed una nel Paese dove si è stabilita la residenza. E che siano agenzie con comprovata esperienza di import-export. Questo perché la burocrazia in questo passaggio non è cosa da poco, ed è complicata dal dover tradurre alcuni documenti. Non ci addentreremo pertanto in ulteriori spiegazioni sul “fai da te”, anche perché non saremmo in grado di conoscere le singole procedure presso le Motorizzazioni dei vari Paesi.
Dove è possibile usare l’auto a targa straniera UE intestata all’Italiano iscritto AIRE? Ovunque e senza limitazioni all’interno della UE. Per l’uso nei Paesi extra UE, vige il normale limite massimo dalla data di passaggio in dogana, che può essere variabile da Paese a Paese.
Paesi EXTRA-UE
- Esempi di Paesi extra-UE: Svizzera, USA, Albania.
La regolamentazione nel caso in cui l’Italiano vada a prendere residenza in un paese non appartenente all’Unione Europea, è del tutto simile al precedente . Le principale differenze sono nell’uso che si può poi fare dell’auto ritargata (vedi paragrafo seguente) e nel fatto che il limite massimo di permanenza del veicolo a targa Italiana può essere conteggiato a partire dal timbro doganale e non dalla data di residenza (verificare caso per caso).
Periodi di tolleranza:
- Svizzera: per chi va a risiedere in Svizzera, sono molti gli obblighi burocratici richiesti da questo Paese extra UE. La propria auto deve essere subito denunciata in dogana come “masserizia di trasloco”, si avranno poi 12 mesi di tempo (rispetto alla data di trasferimento della residenza) per il cambio di targa, procedura per la quale comunque ci si impegna subito in dogana. La reimmatricolazione della propria auto Italiana in Svizzera è una procedura un laboriosa in quanto le normative vigenti sono un po’ diverse (es. in materia di anti-inquinamento).
Da notare che, se l’auto non è stata usata almeno 6 mesi in altro Paese, questa sarà anche soggetta alle tasse doganali.
Dopo 12 mesi che si ha la residenza in Svizzera, è anche obbligatorio richiedere la patente di guida Svizzera (quella Internazionale non è sufficiente).
Dove è possibile usare l’auto a targa straniera extra-UE intestata all’Italiano iscritto AIRE? Senza limiti nella nazione di immatricolazione. Per tutte gli altri Stati (quindi compreso un eventuale uso in Italia) vige un limite massimo di permanenza continuativa pari a 6 mesi (o anche 1 anno in certi casi, può variare da Paese a Paese), talvolta rinnovabile uscendo e rientrando dai confini. Possono esserci deroghe per studenti e lavoratori di certe categorie.
Ri-targare: pro e contro, e quando (non) farlo
Vi sono molti motivi per cui il portare la propria auto all’estero, ri-targandola, va valutato con molta attenzione. Il primo è che la procedura ha un costo non indifferente, che oltretutto raddoppia in caso di ritorno dell’auto in Italia, con conseguente ritorno alla targa Italiana. Il secondo è il fatto che non è detto che ogni auto possa essere ri-targata ovunque, dipende dalle normative anti inquinamento, dalla omologazione del modello e da molti altri fattori, per cui è bene informarsi preventivamente presso agenzie specializzate.
E’ pertanto consigliabile ritargare soltanto se si pensa di rimanere all’estero a lungo. Quanto a lungo? Se il periodo è inferiore ad un anno (o comunque inferiore al limite massimo concesso), non conviene assolutamente ri-targare e si può procedere come nel caso 1. Se il periodo è indefinito, tipo 6,7 o 10 anni, o magari per sempre, è sicuramente consigliabile ri-targare. L’indecisione regna invece per i periodi di media durata, di 2-4 anni… per i quali il costo della doppia procedura risulterebbe antieconomico.
Le alternative sono:
- Acquistare e rivendere un’auto in loco, oppure noleggiarla a lungo termine.
- Ritargare e portare a fine vita la propria auto Italiana all’estero, risparmiando così la procedura di ritorno.
- Circolare “abusivamente” con la propria auto a targa Italiana (ma pur sempre con dati aggiornati con la residenza AIRE).
- Usare l’auto Italiana di un parente.
Sul primo caso non c’è niente da dire. Sul secondo, si eviterebbe almeno la seconda re-immatricolazione, è una strada logica se l’auto è abbastanza vecchiotta. Per quanto riguarda il terzo caso, vi rimandiamo al paragrafo “controlli” qui di seguito.
E’ interessante approfondire il 4° punto: usare all’estero l’auto di un parente Italiano. Premettiamo che le leggi internazionali regolamentano in maniera diversa i veicoli che sono “temporaneamente” su suolo straniero e quelli che vi sono “definitivamente”. Per “definitivamente” si intende quando il proprietario ha residenza nel dato Paese. Inoltre, è sempre consentito a chiunque di guidare liberamente un’auto intestata ad un parente, fino al 3° grado di parentela, senza particolari formalità. Uniamo queste due cose e viene fuori che per un Italiano residente all’estero, è fattibile guidare nel Paese di residenza un’auto a targa Italiana intestata ad un parente con residenza Italiana, senza limiti di tempo. Se il Paese è in UE, il limite è indefinito, mentre se il Paese è extra-UE, vi sarà un termine massimo (in genere di 1 anno) di permanenza continuativa, che comporta di uscire dai confini almeno una volta l’anno, tenendone traccia. Per tenere traccia se non si passa dalla dogana, possono andare bene ricevute autostradali, vignette autostradali, o altro che possa documentare che l’auto era in altra nazione.
Tutto facile? Non del tutto, vi è ancora la possibilità che l’auto così intestata venga presa di mira da accertamenti prolungati e specifici da parte delle forze dell’ordine: qualora si appurasse che l’uso è continuativo da parte del residente nel Paese estero, potrebbe comunque scattare l’obbligo di ri-targare; questo accade in Paesi particolarmente rigidi sulle norme di Circolazione Stradale, il primo della lista è il Regno Unito.
Nonostante questo ultimo aspetto, rimane uno dei modi migliori per usare l’auto Italiana nel paese di residenza estera.
Chi volesse gestire in tal modo un’auto propria, può valutare di volturarla ad un parente fidato che rimanga in Italia! Se la voltura al parente la fate ad hoc per la cosa, occhio comunque ai costi della voltura e ai cambiamenti necessari per l’assicurazione, oltre che alle implicazioni fiscali per chi si intesta la vettura (es. il redditometro).
Tempistiche
Ribadiamo che, a seguito del cambio di residenza verso un Paese straniero, si deve provvedere subito alla regolarizzazione dei documenti dell’auto, in uno dei due modi descritti, ed evitare assolutamente di usarla con i vecchi documenti dopo il cambio di residenza, in quanto a seguito del cambio di residenza, l’assicurazione potrebbe cessare la propria copertura, pertanto, anche se ad un sommario controllo delle Forze dell’Ordine l’auto potrebbe risultare in regola anche se con documenti invariati, in realtà essa potrebbe non essere coperta da assicurazione in caso di sinistro, con notevole rischio per il proprietario!
Questa regola, peraltro, vale anche per i cambi di residenza all’interno dell’Italia.
Costi e Assicurazione RC
Nel caso di mantenimento della targa Italiana, la procedura di cambio residenza sul libretto non ha un costo. Purtroppo il relativo cambio presso la compagnia assicurativa comporterà in molti casi un aumento della polizza RC.
Nel caso di importazione del veicolo nel Paese di nuova residenza, ricordiamo che in ambito UE sono state abolite le tasse doganali. Il costo da sostenere sarà quello della rottamazione della targa in Italia e della reimmatricolazione, che comporterà il pagamento di una imposta variabile (in Italia è la IPT). A questo va sommato il costo (secondo noi indispensabile) delle agenzie di pratiche auto. La polizza RC Italiana può essere disdetta, ottenendo il rimborso della parte di premio non goduta (tasse escluse), e quindi si dovrà provvedere ad una nuova stipula con una compagnia riconosciuta nel Paese di nuova residenza. In genere è possibile farsi riconoscere la propria Classe Universale, traducendo l’Attestato di Rischio Italiano (e viceversa).
Da notare che, dati gli altri costi di assicurazione e bollo in Italia, è probabile che il cambio targa risulti una pratica conveniente, nonostante i costi iniziali da sostenere.
Residenza estera, ma senza iscrizione AIRE
Ricordiamo che questa situazione è piuttosto diffusa pur essendo formalmente non regolare per le leggi Italiane. Non ci addentriamo sui pro e sui contro dell’iscriversi o meno all’AIRE, cosa che esula dagli argomenti di questo sito, e focalizziamoci su cosa si deve fare per l’auto. Per quanto riguarda l’obbligo o meno di ri-targare il veicolo, nulla cambia rispetto a quanto già descritto. Per quanto riguarda l’auto a targa Italiana, da mantenere in Italia o eventualmente da usare all’estero nei limiti che abbiamo indicato, si potrà evitare il cambio di residenza a libretto e presso l’assicurazione, in quanto si presume che in Italia nulla cambi per quanto riguarda la propria residenza.
I Controlli sulle auto “estere”
Come abbiamo visto, per motivi di convenienza molti potrebbero voler continuare a circolare nel nuovo paese di residenza con la propria auto, mantenendo la targa Italiana. Questo non è possibile, anche se con periodi di comporto ed eccezioni diverse da Paese a Paese.
Ci chiediamo quindi se e come vengono effettuati i controlli sulla durata della permanenza delle auto a targa straniera nei paesi esteri. Ebbene, ci risulta che siano molto variabili da Stato a Stato, in genere sono molto accurati in tutte le nazioni del Nord, dal Regno Unito ai Paesi Scandinavi, anche con appostamenti e telecamere. L’intento è quello di evitare che circolino auto a targa straniera (Italiana) indebitamente, che potrebbero eludere multe e tasse locali.
Il controllo sulle auto “definitivamente” nel Paese, ovvero intestate a residenti stranieri, sono relativamente semplici: basta confrontare la data odierna con la data di cambio residenza. Questa non sempre è però subito rilevabile in un semplice controllo stradale, motivo per cui anche qualora si sia superato il limite previsto, si potrebbe farla franca, basterà cercare di dimostrare che la vettura è entrata nei confini solo da poco tempo, o che l’uso è in via eccezionale. Se si è in un Paese extra-UE, questo sarà facile se in dogana è stato apposto un visto di ingresso sui documenti di circolazione. Nel caso di paesi UE, o qualora non vi sia visto, si può ricorrere come già detto a vignette o ricevute autostradali, o altri tracciamenti del genere.
Possiamo quindi affermare che la complessità del riscontro può giocare a favore dell’automobilista, specie negli Stati con servizi di Polizia meno efficienti, ma fate attenzione perché, come detto, c’è da guardarsi anche dai controlli mirati, fatti anche sulle auto parcheggiate in strada.
Se l’auto è “temporaneamente” nel Paese estero, sarà invece interesse dell’automobilista produrre quante più prove possibili del rispetto delle date, a maggior ragione considerando che può bastare uscire e rientrare dai confini in giornata per “azzerare” la decorrenza dell’anno! E’ questo il motivo per cui, ad esempio, in Italia le auto con targhe “strane” hanno il parabrezza ben riempito di vignette autostradali!
Per Approfondire
Vi lasciamo i link alle normative di alcuni Paesi:
- Normativa per il Regno Unito (in inglese)
- Normativa per la Germania (in inglese)
Come sempre, siete invitati a scrivere le vostre esperienze e a fare le vostre domande qui sotto: il nostro esperto vi darà la risposta che cercate.
Vi preghiamo di notare che questa pagina è stata profondamente rivista nel mese di agosto 2015 e quindi alcune delle risposte fornite in data antecedente potrebbero non essere a tema, o inesatte.
Buon giorno esperto ho comprato un’ automobile per trasferirmi a vivere a Tenerife .Ma è vero che devo essere in possesso del mezzo per almeno 6 mesi e se è così non c’è una soluzione per evitare problemi per cambio targa? Grazie
Spiegati meglio: hai acquistato un’auto in Italia e la vuoi subito esportare a Tenerife?
Buonasera, a breve ho intenzione di trasferirmi in Germania. Posso comprare subito un auto o prima devo cambiare residenza?
Si, certamente.
Buongiorno,
Sono iscritto AIRE da poco tempo, vivo all’estero ma ho due veicoli di proprieta’ in italia, nel mio ultimo comune di residenza. Ho da poco scoperto che dovrei aggiornare i libretti dei miei mezzi con la nuova residenza estera ed un recapito italiano.
Ricordo che a seguito di un trasferimento precedente presso un altro comune, il nuovo comune di residenza aveva provveduto a notificare tutti i cambiamenti di indirizzo anche per le mie vetture, ed avevo ricevuto gli adesivi aggiornati da applicare sui libretti.
Ora che ho fatto iscrizione AIRE, a chi devo rivolgermi per la procedura di aggiornamento? all’ultimo comune di residenza?
Grazie
E’ vero, dovrebbe essere automatico, ma nel caso AIRE solitamente si passa dalla Motorizzazione o, per evitare lungaggini burocratiche, da una agenzia di pratiche auto.
Gentilissimi, sono un italiano residente all’estero regolarmente iscritto all’AIRE, per il periodo natalizio rientreró in Italia per le vacanze e non essendo piú in possesso di un automezzo, sono costretto a noleggiarlo. Ho rinnovato la patente scaduta presso l’ambasciata la quale mi ha rilasciato un documento da tenere allegato alla patente originale, mi chiedo e vi chiedo, e’ possibile noleggiare un auto tenendo presente che sulla patente originale la data e’ scaduta? non fanno problemi se allego quel documento ufficiale regolarmente rilasciato dall’ambasciata?
saluti cordiali
Il rinnovo presso l’ambasciata è valido per la circolazione in Italia, ma è soggetto a contestazione all’estero e non sempre accettato dagli autonoleggi, è soggettivo. Suggerisco di chiedere al noleggio prima di prenotare la macchina.
Buongiorno, sono residente in Germania da 2 anni (Anmeldung) e in questo tempo ho sempre usato l’auto con targa italiana che è intestata a mio padre (in auto ho anche una delega a condurre firmata da lui). Non sono iscritto all’AIRE. Rispetto alla normativa italiana è tutto in regola (assicurazione, bollo, revisione, ecc.) ma a settembre scadrà la revisione e – ammesso che io non debba immatricolare l’auto in Germania – entro settembre dovrò fare la revisione in Italia, per poi tornare in Germania.
Chiedo gentilmente conferma se effettivamente possono continuare a usare quest’auto in Germania (come sembrerebbe dal punto 4), scendendo in Italia unicamente per fare la revisione e poi tornare su, oppure se devo immatricolarla in Germania e prendere la targa tedesca. Grazie.
(Mi è già capitato un paio di volte di essere fermato dalla polizia tedesca, ma non mi è stato mai reclamato nulla. Ho anche ricevuto una multa per eccesso di velocità, che è arrivata a casa di mio padre in Italia e che è stata prontamente pagata)
Se leggi meglio il punto 4, è spiegato che è una soluzione soggetta a contestazioni.
Ciao Marco e complimenti per le tue risposte puntuali, anche io ho un caso simile.
Sono un lavoratore italiano, residente in Germania (Berlino) dal 2021 (con Anmeldung) e iscritto all’AIRE dal 2021.
Mio padre è residente in Italia e possiede un’auto, regolarmente immatricolata in Italia con assicurazione.
Posso entrare in Germania con la macchina di mio padre e usarla per esempio 3/4 mesi sul territorio tedesco?. Dato che posso lavorare da remoto, vorrei poter essere flessibile e spostarmi liberamente da un paese all’altro.
Grazie in anticipo.
Giovanni
Grazie! La risposta in breve è No, o meglio, non è sicuro: è meglio spiegato nell’articolo.
Ciao Marco, posso re-immatricolare in Germania, l’auto che attualmente è intestata a mio padre in Italia? Posso fare solo il passaggio diretto (Italia / Germania – da mio padre a me) oppure devo fare un doppio passaggio ( italia / italia – mio padre / me e successivamente immatricolazione italia / Germania?)
Passaggio diretto, basta fare la procedura di esportazione in Italia.
Buongiorno
Sono un pensionato residente in Tunisia iscritto all’AIRE.
Volevo chiedervi se posso immatricolare in Italia la mia auto acquistata in Tunisia, pur rimanendo ancora per qualche anno In Tunisia. La stessa, se immatricolata in Italia posso saltuariamente riportarla in Tunisia; e come si comporta l’assicurazione per la carta verde in paesi extracomunitari.
Chiaramente dovrò anche pagare il bollo, inoltre só che la vettura con targa estera non può stare più di 3 mesi in Tunisia.
Vi ringrazio, anticipatamente, per la vostra disponibilità e professionalità.
Vi invio i miei più cordiali saluti
Caro Salvo, hai diritto ad immatricolarla in Italia ed usarla liberamente, ma non in Tunisia, come sempre accade in questi casi. Nel paese di residenza è richiesto avere la targa locale, salvo un periodo di comporto di alcuni mesi, variabile di Stato in Stato, che però decorre da quando si stabilisce la residenza,.
Buonasera , sono cittadino italiano iscritto all‘aire e quindi residente in Germania , vorrei comprare uno scooter in Italia e lasciarlo a casa in modo da poterlo usare quando scendo , lo posso assicurare in Italia anche se sono residente in Germania?
Certamente, il come fare è tutto spiegato nell’articolo.
buongiorno,mio figlio risiede in Svizzera iscritto AIRE,ha un auto qui in Italia con libretto di circolazione già aggiornato AIRE la posso usare saltuariamente senza problemi?grazie
Confermo!
Salve,
Ho un auto di mia proprieta’ acquistata in Italia e rimasta dai miei genitori ma io vivo in Germania e sono iscritta all’Aire. Vorrei sapere se l’ auto puo’ guidarla mio padre.
Grazie.
Certamente, anche se, a norma, andrebbe indicato a libretto il nome del conducente abituale.
Buongiorno,
ho da poco trasferito la mia residenza in Germania e ho proceduto ad iscrivermi all’AIRE in quanto rimarrò nel Paese per 2 anni. Ho un’auto con targa italiana intestata a mio padre (cittadino italiano con residenza in Italia). E’ necessario immatricolare l’auto in Germania?
Grazie
Purtroppo si, almeno fino al primo controllo… nell’articolo è spiegato meglio.
Mi sono da poco trasferito a Cipro. Ho un’auto in proprietà e non vorrei venderla, in modo da poterla usare quando sarò in Italia. Mi è stato detto che essendo iscritto all’AIRE non posso detenere auto in proprietà … se non voglio avere problemi con l’Agenzia delle Entrate.
Potete darmi un vostro riscontro. Grazie.
SI certo, basta aggiornare libretto e assicurazione indicando residenza AIRE ed un recapito in Italia.
Buongiorno vivo da 35 in Germania e iscritto all aire con domicilio presso mia madre e auto assicurata in italia da 37 anni circa
Ho chiesto di cambiare assicurazione e mi hanno chiesto un certficato di residenza italiana .io ho risposto che basta una certficazione di domicilio in italia e che sul libretto sia scritto la mia residenza all estero ( che non c e e pagando la modifica), ma loro dicono che non é possibile.
Io so che é possibile ma che non posso gudarla in germania
Mi chiedo se cio é possibile avere una polizza annua da una nuova assicurazione.
Grazie Ferraro
Ti confermo che hai diritto alla copertura RCA. Cambia compagnia.
Buongiorno,
quando si è in una fase di transizione come segue:
già residente in un altro paese UE come la Spagna
ma non ancora iscritto all’AIRE
e si entra col veicolo nel paese di nuova residenza (quindi dall’Italia si entra in Spagna con targa italiana) risultando perciò ancora residente anche in Italia (perché manca ancora l’iscrizione AIRE, quindi formalmente risulta una doppia residenza anche se formalmente già acquisita anche la spagnola)
ad un eventuale controllo della polizia del paese di destinazione (Spagna) cosa risulterà loro se presento solo i documenti del paese di origine (patente e libretto e targa italiani) e sono già passati i 6 mesi consentiti per il cambio di targa?
Apparentemente, finché sono presenti tutti i documenti italiani, ancorché si configuri un ritardo di registrazione all’AIRE con possibili problematiche annesse, non dovrebbero però esserci problemi nel circolare col veicolo targato italiano in Spagna, paese di nuova residenza?
E’ giusta l’interpretazione delle attuali leggi?
Grazie e un cordiale saluto
No, a mio avviso sei in contravvenzione in Spagna.
Buongiorno, sono cittadina italiana iscritta AIRE con residenza in Marocco e nessuna domiciliazione in Italia, auto italiana sdoganata ed immatricolata in Marocco ed ottenuto nuova patente marocchina. In base all’art. 132 comma 1 si può circolare con targa straniera per la durata massima di un anno.
Come viene calcolato? Per motivi personali sono arrivata in Italia alla metà di settembre 2022 ed alla fine dell’anno 2022, pur rimanendo sempre in italia, avevo rispettato i 6 mesi ed due giorni di permanenza in Marocco valida ai fini fiscali. Sempre per problemi personali non sono più riuscita a partire e rientrerò in Marocco verso la fine di giugno 2023 di modo che, fino alla fine del 2023, avrò rispettato i 6 mesi di permanenza in detto paese. Pertanto cortesemente vorrei sapere se sono in regola oppure no. Grazie cordiali saluti Ornella
A mio avviso l’anno decorre dalla data nella quale hai stabilito la residenza.
Buongiorno
sono un italiano all’estero iscritto AIRE. Vorrei immatricolare la mia auto in Italia visto che non reintra piu’ in Belgio nei parametri ambientali richiesti.
Tuttavia continuero’ a vivere in Belgio, e’ possibile farlo?
Grazie in anticipo della risposta
Si, ma non potrai usarla in Belgio.
Salve,
sono cittadina italiana iscritta all AIRE e residente in Olnada. In Italia ho una macchina intestata che vorrei portarmi in Olanda. Portarla qui e reimmatricolarla comporterebbe una spesa non indifferente. quandi volevo sapere se fosse possibile portarla qui. Ho un limite di tempo per usarla in questo stato?
Nei Paesi Bassi è necessario reimmatricolare subito l’auto, pertanto devi farlo… prima di partire dall’Italia!
Buongiorno. Mio figlio è iscritto all’AIRE in un paese EU. Vuole acquistare un veicolo nuovo in Italia. Secondo il decreto Salvini e secondo l’ articolo 134 comma 1 bis del CDS, può immatricolarlo in Italia con targa italiana fornendo al concessionario l’indirizzo AIRE e la autocertificazione del suo domicilio legale in Italia. E’corretto ?
Lo stesso dovrebbe valere per l’assicurazione del veicolo. E’ corretto?
Grazie mille.
Certamente, tuttavia è bene ricordare che non lo potrà usare nella Nazione di residenza.
Buongiorno.
Sono iscritto all’AIRE con residenza in Francia da Gennaio 2023.
Ho due auto di targa italiana tra cui una che ha bisogno di fare la revisione ministeriale prima di fine giugno 2023 e l’altra prima di fine settambre 2023.
Posso mantenere la targa italiana e fare un controllo tecnico in Francia senza bisogno di dover andare in Italia? Se si, come fare per comunicare la variazione di residenza alla motorizzazione?
Altrimenti devo re-immatricolare le due vetture in Francia?
Grazie in anticipo
Non è possibile fare la revisione in Francia, e comunque sei obbligato a ri-targarle se le usi in Francia.
Salve, sono cittadino italiano residente all’estero e iscritto all’AIRE (Brasile), a partire dal prossimo anno vorrei trascorrere 6 o 7 mesi in Italia e vorrei comprare un’auto e una casa in Italia. Come devo comportarmi per l’acquisto e l’assicurazione auto, mantenendo la residenza all’estero?
E’ tutto spiegato nell’articolo, tuttavia fai attenzione ai tempi di permanenza, in quanto la residenza va presa laddove si trascorre almeno 6 mesi ed 1 giorno l’anno.
Buon giorno, mia figlia si è trasferita in Olanda si è iscritta all’ AIRE e ha lasciato la sua auto in Italia, cambiando residenza sul libretto e assicurazione e lasciandola a casa dei genitori come luogo di stallo volevo sapere se la possiamo utilizzare normalmente
Direi di si!
Buongiorno, il mio quesito è il seguente.
Mio figlio mi darà la sua macchina (a lui intestata) che porterò in Spagna dove io vivo e lavoro (ho NIE e iscritto AIRE).
Poi io la farò immatricolare in Spagna. La domanda è: Ho bisogno della presenza fisica di mio figlio in Spagna? Ho bisogno prima di intestarla a me facendo il passaggio di proprietà in Italia prima di reimmatricolarla in Spagna?
Grazie per la vostra risposta.
Tuo figlio deve fare in Italia la pratica di esportazione.
Buongiorno, sono cittadino italiano residente in Spagna è iscritto all’AIRE. Posso portare la macchina di mio figlio residente in Italia e a lui intestata e utilizzala io per poter girare la Spagna. Dal vostro articolo mi sembra di sì anche senza limiti di tempo. Potete confermare?
Grazie mille.
Leggi meglio, non è esattamente così.
Ok, ho riletto bene il vostro articolo. Diciamo che ho capito che è possibile ma sempre correndo il rischio di essere controllati se si incappa nella polizia locale. Corretto?
Grazie per il vostro riscontro.
E’ così.
Buongiorno, avrei bisogno di un’informazione. Sono iscritto all’aire UK e proprietario di una motocicletta targata UK. Mi chiedevo se fosse possibile portare il mezzo in Italia per le mie vacanze è, nei periodi di mia assenza, farlo tenere in attività da un mio famigliare. Faccio presente che, purtroppo, la suddetta moto non può essere assicurata in UK per conducenti non residenti. Vi chiedo pertanto se esiste una procedura corretta per regolamentare la situazione
rimango in attesa di un vostro gentile riscontro
cordialmente
Fabio
Purtroppo non è possibile farla guidare da familiari non residenti in UK, né è possibile assicurarla in Italia.
Salve, sono una cittadina italiana iscritta all’AIRE nel Regno Unito da qualche mese dove vivo e lavoro per il 90% dell’anno. Quando mi sono trasferita nel Regno Unito, ho lasciato in Italia la mia auto italiana intestata a me. Posso liberamente vendere l’auto in Italia e quindi fare un normale passaggio di proprietà o esistono delle regole particolari per queste situazioni? Per esempio prima cambiare il mio indirizzo nel libretto di circolazione e poi vendere?
Grazie
Non vedo problemi, tuttavia dovrai essere fisicamente presente in Italia alla vendita, oppure fare la procedura di voltura da proprietario non intestatario, delegando terzi e pagando doppia IPT.
Buongiorno,
Sono un cittadino italiano residente nei Paesi Bassi e iscritto all’AIRE. Posso guidare un’auto intestata a mia madre che vive in Italia nei Paesi Bassi per un certo periodo di tempo?
Grazie mille!
Simone: tendenzialmente no, è spiegato meglio nell’articolo.
E’ interessante approfondire il 4° punto: usare all’estero l’auto di un parente in Italia.
Avevo capito dalla spiegazione del quarto punto nell’articolo che era possibile guidare all’estero un veicolo intestato a parente.
Potete spiegare meglio questo caso? Grazie
Ma è spiegato dettagliatamente proprio li, nell’articolo!
Ho acquistato un’auto in Francia 4 anni fa quando vi ero residente e iscritto all’AIRE. Adesso sono tornato in Italia dove ho preso la residenza definitiva. Devo immatricolare la mia auto estera ma ho una domanda: i documenti da fornire sono gli stessi del caso in cui fossi andato ad acquistare un’auto all’estero pur essendo residente in Italia?
Grazie mille
Direi di no: avrai un certificato di esportazione del veicolo in Francia con il quale farai i nuovi documenti Italiani.
Buongiorno,
Mi sono trasferito in Svizzera e a breve dovrei effettuare l’immatricolazione del veicolo nel nuovo paese, con il conseguente cambio della targa. ma ho una domanda: è possibile mantenere la vettura immatricolata in due paesi differenti? In sostanza, è possibile utilizzare la vettura in Svizzera con la targa svizzera, e in Italia con la targa italiana? In questo modo, teoricamente dovrei pagare eventuali tasse (bollo in Italia) ed RCA in entrambi i paesi, ma sarebbe possibile volendolo?
No, è vietato.
Ho una macchina che sto acquistando da una concessionaria in Italia che deve venire in Olanda.
Io sono Italiano ( iscritto A.I.R.E. ) con la residenza in Olanda.
Ovviamente la macchina una volta arrivata in Olanda avrà la targa Olandese.
Quale è il metodo migliore per far si che la macchina arrivi in Olanda?
Io sarei disposto a scendere in aereo e tornare con la macchina…
Okkio alla dogana per l’Iva. Rischi un potenziale doppio pagamento Iva e dover fare richieste di rimborso postume farraginose. Meglio fattura italiana senza Iva ( risiedi all’estero ) , vidima in uscita alla dogana e vidima ingresso a quella Olandese. Pagamento tasse Iva Olanda e consegna foglio come hai pagato. Diversamente non immatricolano .In germnaia perlomeno è così. Probabile pure in Olanda. Su questo non posso garantire.
L’auto è sempre meglio comprarla usata di 6 mesi e con poco più di 6000 km , così facendo non ci sono incombenze fiscali.
Fatti spedire i documenti e verifica se puoi fare le pratiche ed avere le targhe Olandesi subito.
Per favore potete aiutarmi ho comprato un auto in germania tutto in regola assicurata con targa rossa sto aspettando la carta conformita per depositare la pratica di immatricolarla in italia sono italiano il 21 decembre sono partito in tunisia e ieri il 6 gennaio sono ritornato al porto di genova la dogana mi ha fermato e sono stato costretto a.pagare il 22% d’iva e la mia auto ha 6 anni…mi hanno detto che ho importato la.machina da un paese extra eu !! Ma come si fa ? E io ho appuntamento il lunedi / domani / per riammatricolarle italiana…se non pago l’auto vieni sequestrate !! Ma io sono andato per le vacanze perche non riesco a immatricolarle prima del mio viaggio…potete darmi una risposte grazie.
Purtroppo è un bel problema in quanto con quella targa non saresti potuto andare all’estero, in quanto è valida solo in virtù di un accordo di reciprocità tra Italia e Germania, e solo per trasferimento o collaudo.
Sono proprietario di un camper comprato in Francia e sono iscritto al AIRE. Mio figlio e residente in Italia può usare il camper grazie
Se ha targa francese, no.
Salve, vivo in Canada da 32 anni e l’hanno prossimo vorrei tornare in Italia e vivere 6 mesi a l’anno volevo sapere se potrei portare la mia moto e ritargarla in Italia avendo la residenza in Canada e la cittadinanza italiana, grazie a chi risponderà
Certamente.
Sono italiano residente all’estero iscitto aire la
Mia auto ha targa con lettere cirilliche posso circolare in Italia ? Grazie
Non dovrebbero esserci problemi.
Buonasera,
Sono residente in Svizzera iscritta Aire ho con me auto italiana regolarmente importata e ora con targa CH. Posso comprare un auto nuova in Italia, dove costerebbe meno, e importarla in Svizzera con uso della targa che ho già?
Grazie.
Valeria
Posso chiederti come hai fatto per l’importazione dell’auto che avevi già?
Attenzione a IVA e dazi, pari a circa il 12/13% del valore del mezzo.
Grazie a voi “esperti” adesso mi trovo intrappolato in Italia con l’auto radiata dal PRA (senza targhe). Perdonatemi le virgolette ma sono nella m***a grazie ai vostri consigli.
Non c’è NESSUNA ASSICURAZIONE che vuole farmi una polizza con la targa provvisoria C1. NESSUNA ribadisco, dalle grandi società fino alle più piccole. Inutile cercare in rete perché è pieno di truffatori.
Ora la soluzione più ovvia è ritargare e riassicurare l’auto in Italia.
Ci terrei a essere pubblicato per avvisare chi legge di NON fare il procedimento che consigliate, che sarebbe anche quello giusto dal punto di vista legislativo, ma che è DA EVITARE assolutamente in quanto NON praticabile NEI FATTI, per i motivi detti sopra. Quindi se avete un’auto italiana da esportare all’estero, andate con la targa italiana, fate la targa estera e SOLO POI radiatela dal PRA.
Assurdità su assurdità.
Un saluto
Mi dispiace molto, tuttavia ci teniamo a sottolineare che anche noi tendenzialmente sconsigliamo questa pratica, proprio per questo motivo.
Facendo riferimento ai precedenti messaggi, abbiamo consigliato di fare prima la radiazione in Italia e dopo la reimmatricolazione, ma partendo dal presupposto, come avevi detto, che l’auto fosse già in Belgio!
Comunque non è un problema così grave: hai due modi ben più pratici del ri-targare Italiano: il primo, ovvio, è andare a fare la targa estera e spostare l’auto con quella, oppure trasferirla con carrello o bisarca, ci sono moltissimi trasportatori che lo fanno.
Mi dispiace ma ( parlo della germania ) non vengono più immatricolate auto con documenti non tedeschi. Quindi se devi venire in Germania o rifai tutto o carichi in bianca. Valuta quanto costa meno e ( secondo il valore della vettura) di venderla in Italia
Buongiorno
Cortesemente avevo bisogno di una chiarimento sul tema che espongo di seguito:
Sono un cittadino italiano residente all’estero, in Spagna, e iscritto all’AIRE.
Posseggo una moto con targa spagnola (precedentemente con targa italiana e ritargata qualche anno fa al mio arrivo in spagna).
Per varie circostanze ho il bisogno di riportare la moto in Italia e ritargarla con targa italiana.
Volevo sapere per favore se posso cambiare la targa da spagnola a italiana pur mantenendo la mia residenza in Spagna e l’iscrizione all’aire.
inoltre per quanto riguarda il cambio di targa, vorrei essere sicuro di poter effettuare il processo di riconsegna della targa spagnola e cancellazione posteriormente al viaggio di rientro in italia della moto.
Tante grazie
SI certo che puoi farlo, basta indicare un recapito in Italia. Quanto alle tempistiche di riconsegna, suggerisco di programmare tutto con l’agenzia.
Salve, credo di aver letto bene la pagina abbastanza bene ma non ho trovato spiegazioni sufficienti a chiarirmi le idee.
Ho registrato un domicilio in Belgio 2 mesi fa (n cerca di lavoro) ma sono ancora residente in Italia e non iscritto AIRE. In effetti non ho ancora una situazione lavorativa stabile, sono alle prime esperienze.
Oggi sono stato fermato dalla Polizia della Vallonia e mi è stato detto che dovrei avere già la targa belga. Nonostante abbia spiegato la situazione (e c’è scritto nero su bianco che sono in cerca di lavoro) mi è stato fato un verbale in cui mi si dice che non ho presentato alcun documento che mi esenti dall’obbligo di reimmatricolazione ed eventualmente di fornirli ad un indirizzo email, o di persona, entro 10 giorni.
Siamo veramente ancora a questi livelli di assurdità ne “l’Europa unita” o è un abuso della Polizia?
Al CPAS l’impiegata da cui ho preso un appuntamento per chiarire la faccenda sembra sbalordita… ma attendo vostre delucidazioni.
Se possibile vorrei sapere anche come funziona la rottamazione per esportazione delle targhe italiane e quali sono i costi e i tempi in entrambi i paesi per tutta la procedura.
Grazie.
Cordiali saluti
Purtroppo è un caso normalissimo e frequente in Paesi con controlli più attenti come il Belgio. Concordo sul giudizio di assurdità.
Quanto alla procedura, suggerisco di rivolgersi ad agenzie specializzate. I costi dipendono dalla vettura.
Ma in Belgio il cambio targa è da fare subito quindi?
Ricapitolando comunque: siamo obbligati alla reimmatricolazione di veicoli in altri paesi UE, in certi casi anche il giorno stesso in cui registriamo domicilio/residenza (a meno che non ci si sposti a piedi ovviamente, o con i mezzi pubblici, ma come qui in Belgio è impossibile lavorare senza un’auto). E sebbene l’iscrizione all’AIRE sia “obbligatoria” solo se residenti all’estero da almeno un anno, nel caso in cui si torni in Italia con targa estera da altro paese UE senza iscrizione AIRE ti sequestrano auto e libretto. Giusto? E il rischio c’è anche nel caso di controlli in un paese terzo?
Sono di fatto obbligato anche ad iscrivermi all’AIRE o per questo posso aspettare?
I tempi all’incirca quali sono per fare la radiazione per esportazione?
Riguardo ai costi, da un articolo letto non mi sembrano così proibitivi come lasciate intendere:
– Emolumenti ACI: 13,50 euro;
– Imposta di bollo: 32,00 euro per Istanza Unificata + 1,78 euro per versamento postale:
– Diritti DT: 10,20 euro + 1,78 euro per versamento postale (sia per esportazioni UE che extra UE).
Manca qualcosa? E cosa mi consigliate per evitare sanzioni (quelle si, salate), visto che ho già la residenza in Belgio? Meglio fare prima l’immatricolazione qui?
In ultimo (domanda stupida ma va bè), devo tornare per forza in Italia per la radiazione?
Mi scuso per le tante domande ma spero di poter ricevere delle risposte chiare. :) Grazie ancora.
Riassumendo: se stabilisci residenza all’estero sei “obbligato” ad iscriverti all’AIRE. Per usare l’auto nel paese di residenza, devi ritargarla. Puoi mantenere un’auto a targa Italiana, che puoi usare ovunque, tranne che nel Paese di residenza (assurdo). Se togli la residenza estera, non hai più titolo di avere la targa estera. Se non sei iscritto AIRE, l’auto a targa estera non può essere usata in Italia.
Costi: quelli citati sono giusti, ma devi sommare il costo per la reimmatricolazione in Belgio, che potrebbe prevedere imposte.
La radiazione si fa in Italia (prova a farla per delega). Meglio fare prima la radiazione, per vari motivi.
Buongiorno,
mi sto trasferendo in Austria, ho già preso un appartamento e indicato la sistemazione al comune, non sono quindi ancora iscritto all’aire. Entro un anno riceverò una macchina aziendale quindi pensavo di utilizzare l’auto intestata a mio padre nei primi mesi.
Quali sono gli accorgimenti da considerare? Mi occorre una delega firmata dal notaio? Potrei ricevere delle sanzioni in Austria? E’ l’opzione migliore considerando il mio caso? Posso evitare in questo modo l’immatricolazione?
In attesa di un gentile riscontro porgo cordiali saluti.
Come meglio descritto nell’articolo e più volte detto, purtroppo l’uso dell’auto intestata a familiare non è affatto esente da contestazione, specie in zone come l’Austria dove i controlli sono anche mirati. Se proprio devi usarla, a mio avviso è molto meglio NON avere documenti di comodato d’uso e, in caso di controllo, provare a difendersi appellandosi all’uso sporadico.
Ciao, sono un cittadino Italiano e mi sono trasferito all’estero precisamente in grecia, la mia residenza e’ in Italia e a breve saro’ iscritto all’aire, ho una mia auto intestata a me targata italiana e la uso in grecia, cosa prevede la legge per la circolazione, io la posso usare qui in grecia pur avendo la mia residenza in italia ? ci sono limiti di circolazione ad esempio i 6 mesi ? sono obbligato a immatricolarla dopo i sei mesi ? io non voglio spostare la mio residenza in italia al momento per almeno 4 anni
grazie
Finché sei residente in Italia la circolazione è libera, a meno che non venga riscontrata la tua effettiva residenza in Grecia.
Da dopo che hai stabilito residenza in Grecia, il periodo per ritargare è max 6 mesi in Grecia.
Salve sono un italiano iscritto AIRE e residente in spagna
alle canarie….
Ho comprato un camper in italia targa italiana con domicilio presso mio fratello…
Vorrei sapere se posso usarlo senza dover cambiare la targa…visto che lo uso sia in italia che in spagna…
Lo puoi usare in Italia (e nel resto d’Europa), ma non in Spagna.
Buongiorno, abbiamo un’auto targata olanda e vorremmo portarla in Italia e immatricolarla in Italia ma la nostra residenza rimarrà in olanda. siamo iscritti all’a.i.r.e. è fattibile? Per la documentazione cosa dobbiamo fare qui in olanda? e in Italia?. grazie
Certamente, è una normale esportazione verso l’Italia e reimmatricolazione. Come cittadini Italiani potete tenere un’auto a targa Italiana, che tuttavia non potrà essere usata in Olanda per le leggi nazionali. Nell’articolo trovate maggiori info.
Buongiornio, sono residente nei Paesi Bassi ed iscritto all’aire dal 29/04/2021, il 26 agosto di questo anno ho fatto la rottamazione delle targhe del mio camper qui in talia perchè aveva targa italiana(denuncia di cessazione del veicolo per definitiva esportazione all’estero) e l’agenzia di pratiche automobilistiche qui in Italia mi ha rilasciato il documento unico non valido per la circolazione che ho portato nei Paesi Bassi per effettuare la re-immatricolazione del mio camper nei Paesi Bassi.
1) Vorrei sapere gentilmente quanto tempo ho per fare la re-immatricolazione nei Paesi Bassi da quando ho fatto la rottamazione delle targhe e cioè il 26/08/2022 visto che tutt’oggi non ho avuto il tempo di farlo). In pratica se c’è una scadenza ben definita oppure no.
2) Inoltre, il fatto che sono residente in Olanda dal 2021, sono in difetto con i tempi della re-immatricolazione anche se il camper l’ho portato qui in Olanda solo dopo aver effettuato la rottamazione delle targhe in Italia e cioè il 26/08/2022? Oppure sono ancora in regola facendolo ora?
Grazie mille. Cordiali saluti.
Enzo
Per quanto riguarda la prima domanda, francamente non saprei se vi è una scadenza specifica, al di la delle scadenze di ogni Paese relative alla circolazione (in Olanda non vi è periodo di tolleranza), ma non mi sembra il tuo caso in quanto (se ho ben capito), il mezzo non si è mai mosso dall’Italia. Ti suggerisco di far fare tutto ad una agenzia di pratiche auto locale.
Quanto alla seconda domanda, a mio avviso sei in regola in quanto il mezzo risulta praticamente come appena acquistato, tuttavia, anche in ragione del fatto che l’Olanda non prevede periodi di tolleranza, io procederei quanto prima.
Buongiorno, sinceramente il camper lo avevo gia’ portato in olanda dal mese di agosto dello scorso anno con la targa italiana e l’ho pargheggiato in un posto privato senza mai usarlo, poi ad agosto di questo anno, visto che non potevo usarlo con la targa italiana e la mia patente olandese rischiando il sequestro del camper se venivo fermato dalla polizia, su suggerimento di una agenzia di pratiche automibilistiche italiana, ho tolto le targhe e le ho portate in italia assieme al libretto di circolazione per fare la rottamazione delle targhe. In pratica il camper ora è senza targa e percio’ volevo sapere se ora qui in Olanda mi fanno storie per fare la re-immatricolazione avendo fatto queste cose dopo aver portato il camper in Olanda e anche perchè il camper è abbastanza datato e cioiè è del 1992 anche se è tutto in regola con il collaudo fatto nel 2021 e la revisione che scade a giugno 2023. Grazie ancora. Distinti saluti. Enzo.
Confermo di procedere prima possibile!
Buongiorno può un italiano con il solo domicilio in Germania acquistare un’auto con targa tedesca? O per farlo deve avere la residenza in Germania? Grazie
Se hai fatto l’Anmeldung puoi avere targa tedesca, anzi, devi.
Salve mi sono iscritto AIRE in Spagna alle Canarie ,in Italia possiedo una vettura che uso quando vengo in Italia
cosa devo fare per essere in regola .
Grazie
Variare indirizzo su libretto e polizza, è meglio spiegato nell’articolo.
Buongiorno,
Son residente in Francia ed iscritto all’Aire (Consolato di Lyon) , vorrei sapere se e possibile acquistare una macchina in Italia avendo il domicilio (casa) nello stesso comune italiano al quale sono iscritto , e la patente francese. Questo veicolo mi serve solo per spostamentii in Italia o paesi limitrofi (Austria, Slovenia, Croazia) . Ovviamente nei paesi limitrofi saranno spostameti che durano da 2 fino a 7 giorni.
Questa domanda , semplicemente perche essendo pensionato, mi reco in Italia in vari periodi che sommati possono arrivare fino a 5 o 6 mesi l’anno.
Grazie della risposta. Carlo.
Si, confermo che è possibile.
buongiorno
Dopo alcuni mesi trascorsi in Norvegia ora mi trasferirò in Danimarca e dovrei reimmatricolare la mia macchina con targa Italiana , quali sono le tasse che dovrò pagare e quanto potrebbe essere il costo da sostenere?
Il calcolo dei costi non possiamo farlo da qui: occorre una agenzia specializzata che deve conteggiare caso per caso, sulla base del libretto del veicolo.
Sono residente in UK, con cointestazione di un’auto in Italia (insieme a mia madre). L’auto, con targa italiana da sempre, è utilizzata soltanto in Italia durante le vacanze e durante l’anno saltuariamente dai miei fratelli per evitare problemi meccanici. L’assicurazione RCA è a mio nome, e l’indirizzo su libretto e polizza è quello della casa di famiglia in Italia.
Bisogna fare qualcosa per regolarizzare la posizione assicurativa e fare in modo che tutti gli utilizzatori siano coperti (loro hanno RC auto su altri veicoli)? Cosa cambierà quando mi registrerò all’AIRE?
Grazie mille in anticipo.
E’ sufficiente aggiornare libretto e polizza con la tua residenza AIRE e indicando un recapito Italiano.
Ho un’auto in leasing con scadenza luglio 2024, nei primi mesi del 2023 per motivi di lavoro mi trasferirò in Romania, cosa devo fare con la mia auto?
Ci posso circolare dimostrando appunto che è in leasing?
La posso vendere in Romania facendola riscattare da un concessionario e comprarne un’altra?
Se la volessi tenere l’unica strada è riscattarla in Italia, diventarne proprietario e fare il cambio targa in Romania?
Cosa mi consigliate?
Giorgio, in questi casi la cosa migliore è porre il problema alla società di leasing e concordare una soluzione con loro.
Buon giorno
Sono ufficialmente iscritto AIRE alle isole canarie (Spagna ma fiscalmente indipendenti).
Ho intenzione di comprare un camper usato con targa italiana (sono in trattativa) e lasciarlo a Cadice o Huelva per 6 mesi all’anno rimessato in luogo privato.
Durante il periodo estivo prendo la nave dalle Canarie e vorrei riprendere il camper in peninsola e girare l’europa.
Portare il camper alle canarie per reimmatricolarlo è anticonveniente, ma vorrei sapere cosa posso rischiare girando l’europa con targa italiana e iscrizione AIRE alle canarie.
Attendo gentile risposta
I problemi sono due: in Spagna per via della targa Italiana, e la revisione che va comunque fatta in Italia.
Ciao a tutti
Vivo in germania da parecchi tempo o portato in sardegna una opel zafira 1.9cdl 74 kw vorrei immatricolarla in Italia dal momento che vado spesso in sardegna viaggio in aereo, così mi trovo la macchina per potermi spostare, tenendo conto che sono iscritto al ufficio aire del mio comune in italia
La mia domanda è quanto mi costa immatricolarla completa di tutto comprese le targhe
Vi ringrazio anticipatamente
Dipende da vari fattori, puoi avere un preventivo presso una agenzia di pratiche auto.
Ciao io sono residente in Germania da 38 anni sono iscritto al ufficio aire del mio comune in Italia e da più di un anno che sono in pensione e vado spesso in Italia anche per lungo tempo nel mese maggio o portata una autovettura di mia proprietà lo lasciata in Italia naturalmente facendo la disdetta in Germania adesso io devo riandare in Italia per un periodo 5 mesi e voglio fare immatricolarla in Italia la mia domanda è posso fare in Italia le targhe provvisorie, sin che non sbrigo tutte le pratiche per immatricolazione italiana, la ringrazio
Le targhe provvisorie in Italia sono un miraggio, e con alti costi di assicurazione. Considera inoltre che puoi tranquillamente circolare in Italia con l’auto a targa tedesca, grazie alla tua residenza.
Salve sono un cittadino italiano a cui rimpiango di esserlo solo per le leggi che lo stato fa contro il cittadino onesto inconsapevole, come nel caso targhe straniere. Vengo al punto nel luglio 2021 mi reco in ferie in Italia nella mia bella nazione ma non il 90% dei politici sanguisuga preciso, con targa tedesca, ad un certo momento viaggiavo con la mia auto targata tedesca in regola, assicurazione tedesca pagata foglio verde, documenti in regola, incrocio una volante dei carabinieri ad una rotonda con uno sguardo minaccioso ho detto forse avranno i loro problemi, e mentre stavo andando per i fatti miei, mi vedo arrivare questa volante con luce accese a tutta velocità indicandomi di fermarmi ad un lato della strada, alche’ avendo la coscienza apposto così ho fatto, scende un gentilissimo carabiniere senza dire ne buon giorno o buona sera e mi dice: mi dia subito libretto di circolazione e carta di identità, fatto, poi mi fa la fatidica domanda: dove e residente lei? al che rispondo in Germania per lavoro perché?
No lei risulta essere residente in Italia sin dal 1990, in effetti non ho mai avuto bisogno di togliere la residenza per brevi periodi di lavoro all’estero, anche perché negli anni precedenti scendevo in Italia in ferie sempre con targa tedesca, ed ero stato controllato dalle forze dell’ordine ma mai avuto problemi, ingenuamente chiedo,. e quindi cosa ho fatto di male per avere la cittadinanza italiana e forse un reato averla? il buon carabiniere mi dice, lei sta circolando con la targa straniera chi sa’ da quando in Italia, rispondo no guardi io ho la residenza in Germania vivo lì lavoro lì e con questa auto sono appena una settimana che esiste in circolazione sul territorio italiano, sono venuto in ferie dalla mia famiglia che vive in Italia e sono residenti dalla nascita, ho attraversato la frontiera della svizzera poi chiasso e entrato in Italia, qui c’è il talloncino della svizzera pagato anno 2021 la carta di circolazione tedesca che avevo immatricolato l’auto da poco in Germania e carta verde e assicurazione pagata, mentre stavo spiegando il tutto, il buon carabiniere mi risponde a me non me ne frega nulla di tutto ciò che c’è scritto sui documenti tedeschi anche perche’ non ne capisco una mazza.
Perfetto, e quindi cosa vuole da me ora? Intanto il buon carabiniere mi dice il libretto di circolazione e sequestrato e viene mandato alla motorizzazione competente, poi si decida dove vuole mettere la sua auto ferma non in un luogo pubblico, rispondo e come faccio mi ha sequestrato il libretto, il buon carabiniere mi risponde no lei deve chiamare un carro attrezzi e farla trasportare fuori dalle ……… Gli dico ma si rende conto che siamo su una strada di campagna sotto un sole cocente la casa dove alloggio e 100 km da dove mi ha sequestrato l’auto io ora come faccio a ritornare a casa? Il buon carabiniere mi risponde sono problemi suoi, io gli dico ma io qui non conosco nessuno e nemmeno un carro attrezzi , lui mi dice se non lo fara’lei lo farò io e se lo faccio io pagherà il doppio delle spese con aria di minaccia, mi dice io non ho il tempo da perdere per aspettare che lei si decida cosa vuole fare, chiamo io il carro attrezzi, e così fa, mi fa portare l’auto al deposito di sequestro e mi lascia a piedi non sapendo come poter ritornare a casa. Un corpo forze dell’ordine così efficiente nell’applicare la legge del art.93 ect… Non lo avevo mai incontrato in Italia.
Poi mi rilascia un bel verbale color giallo con scritto multa da 500 euri per ritiro auto e 300 euro per trasporto con carro attrezzi, e cambio targhe se rimane in Italia o procedura tramite motorizzazione per riportarla fuori dal territorio italiano, devo dire la verità credetemi mi sembrava di essere trattato come un criminale, nel mio paese potete immaginarvi la mia ansia non avendo un auto in montagna per muovermi, ma poi dovevo ritornare in Germania per lavoro le ferie sarebbero finite, non sono riuscito andare a trovare mia moglie e figlio che vivevano a 120 km dove alloggiavo, potevo fare ricorso al giudice ma il tempo era stretto per rimanere in Italia così fui costretto a pagare il verbale tutto compreso trasporto per portare l’auto in un luogo non pubblico, e messa lì sotto sequestro per le procedure di legge da seguire.
Tutto ciò perché un cittadino italiano ha la residenza nel suo paese d’ origine? Inoltre io veramente di questa legge non ne sapevo nulla che fosse in vigore fino a quel giorno in Italia perché vivevo all’estero
Così ho passato dei giorni infernali senza la mia auto per poter risolvere i problemi e per non dirvi le spese dei mezzi pubblici ho dovuto pagare per poter risolvere il problema di questa maledetta legge tutta all’italiana difatti la corte di Giustizia Europea ha bocciata nel Gennaio 2021
Ma nonostante ciò cosa fa il governo italiano per poter incassare denaro facile per mano delle targhe straniere fa un altra legge peggiore della prima abolita dalla corte di Giustizia Europea che mi auguro che venga di nuovo abolita dalla corte di Giustizia Europea
Io mi chiedo come hai fatto ad avere targhe tedesche con residenza in Italia. Non è fattibile. La Germania alla Zulassungstelle chiede anmeldung. Se non sei residente non può emettere documenti tedeschi. Se lo hanno fatto è perché sei residente lì. I Carabinieri hanno la banca dati in tempo reale. È evidente che hai delle anomalie in merito . Se risulti in Italia con residenza Italiana e con targa tedesca i Carabinieri hanno assolutamente ragione a fare quello che hanno fatto. Ahimè
Caro Vincenzo, il tuo racconto è sconcertante, tuttavia ineccepibile dal punto di vista giuridico. Sono molti i cittadini con residenza all’estero che però non si iscrivono all’AIRE per vari motivi. Purtroppo con le leggi attuali è consigliabile farlo, ed eventuali migliorie a mio avviso dovrebbero muoversi dall’Unione Europea, perché è inutile agevolare spostamenti e cambi di lavoro e residenza, se poi ci sono questi problemi paradossali!
Mia figlia lavora da 15gg in Svizzera a tempo indeterminato ed è in attesa di permesso B e di residenza. In Italia usava saltuariamente la mia seconda auto in quanto aveva uno scooter di proprietà. Vorrei regalarle (o vendere a 1 euro) la mia seconda auto intestandola a lei e immatricolandola in Svizzera, perchè mi sembra di aver capito che dal momento che sarà residente non potrà più guidare nessuna auto con targa straniera. In dogana Svizzera mi hanno parlato di importazione come masserizie di trasloco (modulo 18.44 e sostanzialmente esentasse) anche dell’auto intestata al padre, corredandola da autodichiarazione che la utilizzava già in Italia da più di 6 mesi, con emissione di Rapporto di perizia 13.20A che trasmettono loro al luogo di residenza svizzero. Poi si avrà 1 anno di tempo per immatricolare l’auto con procedure e collaudi vari. Quello che mi chiedo è come faccio a dismettere l’auto a mio nome da PRA e Motorizzazione quando durante l’anno sarà obbligata a immatricolarla a suo nome? Cosa ne fanno delle mie targhe e del mio libretto in Svizzera? Oppure devo riportarla fisicamente in Italia e fare la radiazione per esportazione? Sono veramente confuso, il problema è che a lei l’auto serve tutti i giorni per tragitto casa/lavoro e per ora acquisto in Svizzera è impossibile per costi insostenibili. Riesce a darmi una soluzione?
Targhe e libretto Italiani dovranno essere riconsegnati in Italia. Dovrete fare una procedura di esportazione in Italia, che per concludersi ha necessità di evidenza dell’avvenuta reimmatricolazione in Svizzera, pertanto sarà necessario coordinarsi con le pratiche da fare in Svizzera. La cosa migliore è affidarsi ad una buona agenzia di pratiche auto, per evitare complicazioni.
Buongiorno, sono residente in Romania ed iscritto all’aire, a fine anno rientrerò in Italia e tornerò ad avere residenza ltaliana, come posso immatricolare la mia auto “rumena” in ltalia?
Sembra una normale procedura di esportazione e reimmatricolazione. Se nno sai come fare, suggerisco di rivolgersi ad una buona agenzia di pratiche auto in Italia, chiedendo anche delle pratiche da fare in Romania.
Salve, mia figlia si è trasferita a Febbraio in Belgio con la sua auto. ha chiesto l’iscrizione all’AIRE e dopo aver ottenuto la residenza ha chiesto la reimmatricolazione dell’auto. Ha sottoscritto una nuova assicurazione che partirà da lunedì prossimo mentre le nuove targhe le saranno spedite a casa. Mi chiedo cosa deve farne delle vecchie targhe e se il rapporto con l’Italia può considerarsi chiuso.
Grazie
Assolutamente no! Devi fare la rottamazione per esportazione in Italia, anzi, dovevi farla prima. Facci sapere se incontri problemi a fare adesso la procedura.
Buongiorno,
articolo interessantissimo e molto utile. La mia casistica e’ tuttavia complessa e non sono riuscito a trovare le risposte anche guardando i commenti.
Mi sono trasferito nei Peasi Bassi a Gennaio 2022 e ho una procedura di iscrizione all’AIRE aperta praticamente da allora, ma non ancora formalizzata (e non ne capisco il motivo). Da circa un anno avevo stipulato in Italia un noleggio a lungo termine privato (con Arval) di 36 mesi (termine previsto a inizio 2024). Con largo anticipo rispetto al trasferimento, mi sono messo in contatto con le autorita’ Olandesi e ho identificato le procedure da svolgere e la documendazione richiesta per “importare” l’auto e – in quanto a noleggio – mantenere la targa italiana fino al termine del contratto di noleggio (possibile siccome il contratto ha durata inferiore a 4 anni e quindi la circolazione in territorio olandese risutla, sebbene lunga, limitata nel tempo). Dopo tale data, l’auto deve necessariamente ritornare in Italia e non posso rinnovare il contratto.
E’ stato un processo lungo: ho dovuto quantificare e pagare il loro bollo (MRB) e avere un’esenzione quasi totale sulla tassa di import (BPM). Ad oggi, per le autorita’ olandesi sono quindi “in regola”. In tutto cio’ sono stato assistito da funzionari locali.
Ho voluto mettere in regola l’auto prima di tutto. Da notare che Arval – in sede di stipula contratto – mi disse che qualora mi fossi trasferito all’estero avrei comunque potuto mantenere l’auto (ma non mi fornirono ulteriori dettagli).
Il tema che ora mi preoccupa pero’ e’ quello dell’assicurazione RCA, siccome non posso scegliere la compagnia assicurativa, ma sono vincolato alla scelta del proprietario dell’auto (Arval). E da quanto leggo, al momento non sono coperto in caso di sinistro siccome non ho aggiornato la polizza ne’ il libretto con la residenza AIRE e il recapito italiano (ad esempio dei miei genitori). Il che e’ male, ovviamente.
Ritorno spesso in Italia in auto, ma a statisticamente passo piu’ tempo nei Paesi Bassi che in Italia.
Arrivo alle domande:
Il fatto che l’auto con targa italiana non sia in Italia (come in molti esempi nei commenti), ma nei Paesi Bassi, fa decadere il mio diritto ad essere assicurato – come Italiano residente all’estero – in Italia? Nonostante le autorita’ locali abbiano approvato la circolazione del mezzo sul territorio olandese?
Quale approccio mi suggerite nei confronti dell’azienda di noleggio per adeguare la mia polizza?
L’azienda di noleggio puo’ rifutarsi di adeguarmi la polizza, sebbene io abbia messo in regola l’auto per essere usata nei Paesi Bassi? E in tal caso, ho delle opzioni alternative? Avendo “registrato” l’auto nei loro sistemi, penso che passare il contratto di noleggio a un parente in Italia non sia piu’ una via percorribile.
Mi scuso per la lunghezza,
Grazie mille, il vostro contributo e’ vitale!
Roberto
Grazie a te di leggerci, Roberto.
Nel tuo caso non vedo il problema, in quanto la vettura è intestata e assicurata a nome della società di noleggio. La tua residenza è oggetto unicamente di un accordo privato e non ha rilevanza ai fini della polizza RCA come nel caso di vettura intestata a privato.
Se la compagnia assicurativa aveva chiesto documentazione su di te, è necessario informarla del cambiamento, ma neanche spetta a te, bensì alla società di noleggio.
Buongiorno
Ho doppia nazionalita, Italiana e Svizzera. Risiedo in Svizzera da oltre 30 anni. Possiedo casa in Italia nel Comune iscrizione Aire.
Posso acquistare un auto in italia e lasciarla nel garage di casa in modo da poterla usare ogni qualvolta vado in Italia. Ho la patente Svizzera può influire sull assicurazione?
Nessun problema, è tutto spiegato nell’articolo.
Ciao!
Sono Italiano vivo in Germina e inscritto A.I.R.E.
Abbiamo un apartamento anche in Italia, come seconda casa e siamo inscritti in quell’ comune italiano.
Posso importare la mia macchina tedesca in Italia e poi intestarla con targhe italiane su mio nome?
Mio zio in Italia dice che in 2022 hanno cambiato legge e non e piu possible?
Grazie mille.
CI sono alcune novità nel 2022, ma la procedura di immatricolazione auto a targa Italiana per cittadini Italiani residenti all’estero mi risulta invariata.
Situazione
fermata alla frontiera germania/svizzera , dichiarata la mia residenza in Germania, per errore o ansia dichiaro esser, l’auto con cui viaggiavo piena di vignette etc, di mia proprietà.
Nonostante sul libretto di circolazione figurasse solo ed esclusivamente il nome di mia madre e, probabilmente, trattandosi di una auto cointestata, mi giunge a casa un avviso di immatricolazione imminente nel nuovo stato di residenza.
L’auto in questione farà rientro in italia perchè venduta, dovrò pertanto dichiarare questo.
farò ritorno in germania con una seconda auto intestata a mia madre, e pertanto vorrei evitare la immatricolazione in germania anche perchè il mio periodo di permanenza qui, a distanza di un anno, è ancora da definire.
La domanda riguarda la Cointestazione, conviene intestare unicamente a mia madre la nuova auto o figurando lei come primo intestatario resta valida l’opzione descritta nell’ articolo?
cosa può consigliarmi riguardo cio?
Mille Grazie articolo interessantissimo.
Intestare solo a tua madre ti da qualche chance in più di passare indenne un controllo, per il resto valgono le considerazioni fatte nel paragrafo che spiega possibilità e limiti del mantenere la macchina a targa Italiana.