Marco R. (Borsatrader) è un imprenditore che ha sviluppato competenze in molteplici campi della finanza in oltre 20 anni di investimenti e pratica del trading online. Dal 2003 ad oggi ha scritto oltre 700 approfondimenti sul risparmio, sulle assicurazioni, sugli investimenti immobiliari, e ha risposto online ad oltre 45.000 quesiti dei lettori.
Buonasera, pongo il seguente quesito: nel 2003 in regime di comunione dei beni ho acquistato in comproprietà con la mia ex moglie un appartamento godendo delle agevolazioni 1^ casa. Nel 2005 è stato fatto un mutuo di cui lei sola è intestataria ed io garante, quindi gli interessi passivi li detrae lei anche se io continuo a pagare il 50% del mutuo
Nel 2009 ci siamo separati la casa è stata assegnata a lei che ci vive con il figlio. Nel 2010 ho acquistato un appartamento ove ho immediatamente preso residenza e che quindi è la mia abitazione principale, senza ovviamente godere di agevolazioni, ed ho acceso un mutuo finalizzato all’acquisto della stessa. Secondo voi posso detrarre gli interessi di questo mutuo?
Grazie della risposta.
SI, essendo la tua abitazione principale ed unica per la quale chiedi la detrazione.
Grazie mille,
aggiungo, se posso: siete a conoscenza se il mio caso, o analogo, sia stato trattato in documenti ufficiali dall’A.E.??
grazie ancora
Non mi sembra un caso molto particolare… basta fare riferimento alla legge sulla detrazione degli interessi passivi e relativi aggiornamenti.
Salve e grazie per il servizio.
Abbiamo ereditato una casa io e i miei due fratelli,
sull’atto di eredità c’è scritto che i benefici prima casa spettano a uno dei miei fratelli non a me.
Ora vivo a Milano e ho la residenza li e vorrei comprare casa posso usufruire dei benefici prima casa e agevolazioni fiscali sulla casa che comprerò a Milano nonostante ho questa proprietà che tra l’altro sta a mille km anche se i benefici prima casa c’è scritto che li ha mio fratello ma non io?
Grazie ancora.
Nessun problema, le agevolazioni prima casa ottenute su un immobile ereditato sono comunque reiterabili per uno acquisto a titolo oneroso (comprato).
salve vorrei una delucidazione..nel 2005 ho acquistato un immobile accendendo un mutuo e usufruendo dei benefici della 1 casa,l ho subito locata con regolare contratto e dopo circa un anno mi è arrivata la multa dell ag delle entrate per pagare la differenza…non l ho pagata perchè ho usufruito del mio status “personale senza fissa dimora” ma cmqe ho sempre pagato e le imposte tipo ici oggi imu e cmqe le tasse sul reddito in piu..la mia domanda è questa,se volessi acquistare un altro immobile nello stesso commune da adibire ad abitazione principale,e quindi portare relativa residenza posso avere ancora qualche tipo di agevolazione o se ci sono delle cose in piu da pagare quali sono. Grazie mille
Presumo che la multa sia dovuta proprio al fatto che non hai preso residenza nel comune dell’immobile entro 18 mesi. In ogni caso, non hai diritto a riavere le agevolazioni prima casa per un altro immobile se prima non vendi quello attuale.
Buongiorno, mi chiamo Alessandro. Io e la mia ragazza abbiamo acquistato una “prima casa” (intestata 50% a me e 50% a lei) in data 18/06/2012.
Io sono residente nel comune “UNO”, lei è residente nel comune “DUE”, la casa acquistata è nel comune “TRE”
Per le “agevolazioni acquisto prima casa” dobbiamo trasferire la residenza nella nuova casa entro 18 mesi (entro il 18 Dicembre 2013),
e per questo non ci sono problemi.
Per poter detrarre gli interessi passivi sul mutuo, che abbiamo acceso per acquistare la casa, dobbiamo trasferire la residenza nel comune “TRE” entro 12 mesi
(18 Giugno 2013): qui nascono i “problemi”. Fisicamente riusciremo a trasferirci nella nuova casa con l’inizio dell’anno prossimo, ma per problemi legati al matrimonio forse non riusciremo a spostare la residenza entro i 12 mesi dall’acquisto.
Nel caso non riuscissimo a spostare la residenza (ma è obblicatorio spostare la residenza o si può comunque fare un’autocertificazione, come mi sembra
di aver letto su internet, per individuare la casa nel comune “TRE” come nostra “dimora abituale”?) perderemmo la possibilità di poter detrarre gli interessi
passivi solo per il prossimo anno o per tutta la durata del mutuo?
Grazie per la cortese attenzione.
La perdita del diritto è, purtroppo, per sempre. Per non avere problemi cercate di spostare la residenza per tempo. In alternativa, ci sarebbe un trucchetto… se aprite una DIA per dei lavori di ristrutturazione, avete diritto a 2 anni anzichè 1 prima di poter spostare la residenza ai fini della detrazione degli interessi passivi.
mia moglie è proprietaria esclusiva di un bilocale dal 2006 e dal gennaio 2007 ha acquisito la residenza
nella cittadina ove è dislocato l’appartamento in oggetto in quanto 1° casa.Io sono residente in una città a 50 km dalla località di residenza di mia moglie e ho la disponibilità di un appartamento in affitto con regolare contratto di locazione. Nel 2007 mia moglie ha pagato l’ici come 1°casa con la detrazione di euro 105.Negli anni 2008,2009,2010e 2011previa consultazione commercialista non ha pagato l’ici in quanto 1°casa.A metà ottobre 2012 si è vista recapitare dal messo comunale gli avvisi di accertamento
per gli anni dal 2007 al 2010 in quanto non considerata abitazione principale perchè il marito residente in altro comune.Ora perchè nel 2007 il comune di residenza di mia moglie non ha provveduto a notificarlela non congruità della detrazione dei 105 euro?
Perchè soltanto dopo 5 anni si è premurato di notificarle le inadempienze? Perchè le ha applicato una sanzione del 30% quando la Corte di Cassazione nella sentenza del 2010 propone la possibilità per i comuni di non applicare le sanzioni proprio per l’incertezza e la confusione creatasi ? Ora si trova adover pagare oltre all’ ici un importo di 500 euro per le sanzioni.I mass media e gli organi di informazione hanno sempre parlato di 1à casa ed in comuni con la loro proverbiale protervia si sono dimostrati poco collaborativi verso i cittadini ma pronti allo scadere dei 5 anni a battere cassa.Ora mia moglie si rifiuta di appartenere ad una città che si è dimostrata chiusa e prepotente cambierà residenza così l’abitazione potrà a pieno titolo essere considerata 2à casa. Grazie
A mio giudizio, trattandosi dell’unico immobile familiare di proprietà, è possibile tentare un ricorso dichiarando che quella è l’abitazione principale della famiglia, e non quella dove tu vivi in affitto. Se avete figli, sarà decisiva la loro residenza: se vivono con te, è più probabile che il comune non “ceda”.
Buonasera,
nel 2002, a seguito del decesso di mia madre, io mio papà e mio fratello abbiamo ereditato il 33% a tesa della casa usufruendo dei benefici prima casa.
Preciso che la richiesta è stata fatta da mio padre.
Ora dovrei acquistare un appartamento insieme a mia moglie in un comune diverso.
Vorrei sapere se posso usufruire delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa.
Ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti.
Si, nessun problema.
Io vivo in una città dell’emilia,insieme a mia moglie, in una casa di nostra proprietà dove ho la residenza. mia moglie ha la residenza in una città dell’abruzzo. quale casa mia mogie deve considerare ” prima casa ” per avere le dovute agevolazioni ?
Quella dove ha residenza, mentre sul 50% di quella dove abiti tu pagherà con aliquota ordinaria.
ho acquistato 1/3 di casa dai miei genitori che abitano in sicilia. Io risiedo a latina (casa in affitto), sono delle forze dell’ordine (non ho l’obbligo della residenza in sicilia) l’IMU la devo pagare con l’aliquota per seconda casa o come non abitazione principale? Grazie
Applicherai l’aliquota ordinaria (come una seconda casa).
ciao,volevo avere qualche informazione. Mia moglie e sua sorella sono proprietarie di una casa eridata dai genitori come prima casa nel comune di salerno, ora vivono entrambe per motivi lavorativi a bologna dove hanno preso residenza e vivono in affitto. L’IMU va pagata come seconda casa?
Si, senza dubbio.
Sono proprietario di un appartamento nel comune di pomezia, lo stesso è stato acquistato da me prima del matrimonio. Qualche anno fa abbiamo acquistato ( con mia moglie ) un’altra casa nello stesso comune, questa volta però abbiamo fatto davanti al notaio la separazione dei beni, ( cosa che prima eravamo in comunione) e intestato interamente a mia moglie questa nuova abitazione, faccio presente che mia moglie ha portato la residenza presso questo nuovo immobile e quindi, mi dica se stiamo interpretando bene la normativa: abbiamo beneficiato dell’iva al 4% al momento dell’acquisto, sta beneficiando di detrazioni su dich. fisc. 730 degli intessi passivi sul mutuo e l’imu come seconda casa . in quanto si trova nello stesso comune di Pomezia ……grazie
va bene così
Buongiorno,
con la mia compagna stiamo prendendo un immobile in affitto.
Lei è anche proprietaria di un appartamento per il quale sta usufrendo delle agevolazioni prima casa (acquistato meno di cinque anni fa)
Esiste la possibilità, sottoscrivendo il contratto di affitto che le agevolazioni vengano meno? Al momento la residenza rimarrebbe comunque presso la “prima casa”
Grazie
Lorenzo
No, non vedo rischi per quello, semmai può essere contestato il pagamento dell’IMU agevolata come abitazione principale.
Salve,sono proprietario per meta’, insieme a mia moglie di un immobile per uso ufficio(cat.Catastale A/10) acquistato nel 2005′.All’epoca avevamo fatto questo investimento per stabilirci per motivi di lavoro e avviare un’attività di telemarketing/call center.Il progetto non ha avuto un seguito,vuoi anche la congiuntura economica,e non abbiamo mai iniziato questa attività.Nel frattempo io e mia moglie avevamo fatto la residenza nel comune dove è situato l’immobile(oramai sono 7 anni) e tuttora ci abitiamo e siamo residenti,non avendo altra dimora e con un mutuo in atto.Ai fini IMU mi tocca pagare come abitazione principale?,o altro immobile?o ufficio e studi privati?mi spetta la detrazione come abitazione principale e per figli a carico?
Tu paghi come un ufficio… valuta se è possibile e se ti conviene (non solo per l’IMU), convertire il codice catastale in abitazione.
Salve
sono un militare proprietario di un immobile ,in separazione dei beni .Mia moglie ha aquistato un appartamento in un comune diverso da quello dell appartamento sopracitato usufruendo dei benefici prima casa.Lei ha già trasferito la residenza nel nuovo appartamento.Io come militare sono tenuto a trasferirvi anche la mia ?
Nessuno è obbligato ad avere la residenza in un certo luogo… la residenza è una dichiarazione di uno stato di fatto.
Sono proprietaria di una appartamento A/2 a Verona comprato nel 1996. Non ho beneficiato di agevolazioni prima casa all’acquisto dello stesso. Ho sempre pagato come seconda casa anche le bollette, pensando che avrei stabilito la mia vera dimora altrove. Ora vorrei acquistare a pochi metri di distanza un’altro appartamento A/2 e prendervi residenza, senza vendere il primo . Mi dicono che non è possibile.
E’ corretto ? e se sì, posso rivalermi sul fisco per i versamenti fatti finora come seconda casa ?
Grazie
E corretto e non puoi avere niente indietro, dato che tu hai pagato come abitazione non principale…. Non puoi avere le agevolazioni in fase di acquisto come prima casa ma nell’immobile dove stabilirai residenza potrai avere le agevolazioni da abitazione principale… leggi bene l’articolo qui sopra per capire le differenze.
La mia famiglia risiede (domicilio e residenza) in un appartamento di proprietà di nostro zio. Nello stesso edificio, allo stesso piano abbiamo appena comprato l’appartamento adiacente a quello dove abitiamo. Abbiamo l’intenzione di andarci a vivere appena terminati i lavori di sistemazione (infissi, caldaia…) nel giro di 3-4 mesi. Per la mia famiglia è l’unica casa di proprietà. Nel giro di 7-8 anni abbiamo intenzione di comprare anche l’appartamento dello zio.
Chiedo: per avere le agevolazioni IMU come “abitazione principale” (ci sono 3 figli sotto i 26 anni e dunque non sarebbe poco) è necessario spostare la residenza, dal momento che l’indirizzo è esattamente lo stesso?
Inoltre, c’è qualche vincolo per l’intestazione delle utenze (cioè, è necessario che siano dichiarate in questo secondo appartamento come principali, con relative detrazioni o sono questioni indipendenti)?
Grazie
Si è necessario spostare la residenza… a quel punto le utenze come residenti saranno doverose oltre che convenienti!
Buongiorno a tutti,
mi è stato notificato un accertamento ICI relativo all’anno 2010 da parte del mio Comune di Residenza. Nel 2010 io e mio marito abbiamo acquistato casa stipulando un mutuo e beneficiando delle agevolazioni prima casa non avendo alcun’altra proprietà a noi intestata. Entrambi non eravamo all’epoca residenti nel Comune in cui abbiamo acquistato, ma abbiamo provveduto entro 1 anno al cambio di residenza così come da contratto di compra-vendita. Io peraltro lavoro nello stesso comune, mentre mio marito no. Come possiamo fare ricorso ed evitare di pagare l’imposta che il comune ci chiede? Premetto che la casa è stata abitata da noi immediatamente dopo la stipula del mutuo e che le nostre residenze all’epoca erano presso le abitazioni delle nostre rispettive famiglie di origine in comuni diversi da quello attuale.
Saluti e grazie.
Per presentare ricorso dovete essere in grado (bollette e altro) di dimostrare che l’immobile è stato da voi abitato come abitazione principale per il periodo contestato.
Buonasera, a settembre 2011 ho acquistato la mia prima casa ed ho iniziato la ristrutturazione. Per beneficiare delle agevolazioni prima casa ho trasferito entro i 12 mesi previsti la residenza nel comune dove ho acquistato la casa ma per via della ristrutturazione probabilmente non riuscirò ad avere la residenza nella casa in questione entro i 18 mesi previsti per beneficiare della detrazione degli interessi passivi sul mutuo. Ho letto che se ho un DIA aperto per ristrutturazione (il mio caso) è possibile prorogare da 18 a 24 mesi il periodo necessario per “prendere la residenza” nell’immobile. E’ corretto? Dalla banca non ho risposte…
Si è corretto. Per la precisione, la scadenza per la detrazione degli interessi passivi del mutuo è 12 e non 18 mesi, e può essere prorogata a 24 in caso di lavori
Buongiorno, un quesito:
in seguito alla morte di mio padre, ho ereditato 1/6 del suo appartamento (2/6 a mia madre, ancora vivente, ed 1/6 a ciascuno dei 4 figli ….).
Io abito in un altro comune, in un appartamento intestato a mia moglie (antecedente le nozze, DOPO le quali abbiamo il regime di comunione dei beni).
Chiedo se per me il 1/6 della casa avuta in eredità è da considerarsi prima casa.
Grazie.
Sembra che tu ne abbia i requisiti, ma è prima casa solo se ne fai richiesta.
Buongiorno
mia moglie possiede un appartamento in cui ha la residenza in un comune ed io possiedo una appartamento in cui ho la residenza in un altro comune. Siamo in separazione dei beni ed abbiamo pagato per entrambe gli appartamenti IMU 1 casa. E’ corretto?
Si, va bene dato che i comuni sono diversi.
Buongiorno,
ho la necessità di trasferire la residenza nella casa di mio padre (edilizia popolare).
La mia parte di casa diventa per me una seconda casa anche se la casa popolare non è di mia proprietà ma del Comune?
La ringrazio molto.
Ai fini IMU, si.
Salve, io ho venduto poco più di un anno fa un’abitazione comprata con agevolazioni prima casa e contestualmente ne ho comprata un’altra sempre con agevolazioni prima casa, trasferendo la residenza in tale nuovo abitazione. Ora ho intenzione di rivendere questa abitazione e vorrei traferire nel frattempo la residenza in un appartamento che mia moglie (con separazione dei beni) ha in affitto nello stesso comune, prima quindi di aver venduto l’abitazione di mia proprietà (entro un anno dalla vendita provvederò poi a un nuovo riacquisto e a ritrasferire la residenza nella nuova casa). Siccome per non perdere le agevolazioni prima casa sul primo acquisto è richiesto che la nuova abitazione acquistata sia adibita ad abitazione principale, è necessario che io mantenga la residenza in tale abitazione fino al rogito per non perdere le agevolazioni godute per la prima abitazione che ho rivenduto oppure posso trasferire la residenza nello stesso comune senza problemi per quanto riguarda le agevolazioni prima casa (ovviamente pagherò l’IMU ecc. non più come prima casa). Grazie.
In questo caso è decisivo il fattore “tempo”. Ritengo che tu sia in regola se è maggiore il periodo di mantenimento della residenza rispetto al periodo nel quale non hai residenza, tuttavia ti consiglio di mantenerla anche se vai domiciliato altrove per evitare ogni tipo di problema.
Sono lo stesso Bruno del 26 novembre 2012 io e mia moglie dopo tre tentativi con il responsabile tributi del comune di residenza di mia moglie,abbiamo deciso di sanare la questione pagando quanto dovuto,sanzioni comprese.Ora ponendosi lo stesso problema alla scadenza della prima rata IMU,io e mia moglie avremmo deciso di ricorrere al TAR regionale avverso il comune per il recupero della somma a nostro avviso,indebitamente riscossa e per il riconoscimento di abitazione principale dell’unico immobile in nostro possesso.La procedura che intendiamo adottare è corretta o dobbiamo ancora una volta attendere l’avviso di accertamento con relativa sanzione?Il ricorso al TAR deve essere inoltrato da uno studio legale o anche da un privato cittadino? Quali sono i tempi per la sentenza?Nel frattempo l’IMU va pagata come seconda casa o si sospende il pagamento in attesa della sentenza? GRAZIE !
Data la piega che ha preso la pratica, meglio chiedere subito il supporto di un avvocato esperto in materia! Credimi, sono soldi spesi bene, se il professionista è competente.
Salve. Io e la mia compagna ci sposermo a breve ed ognuno di noi ha una casa di proprietà, io nel mio comune di residenza e lei nel suo. Andremo a vivere a casa sua lasciando la comunione dei beni. Considerando che la casa dove vivo attualmente la utilizzeremmo ancora, se dovessi mantene la residenza ancora nel mio comune risulterebbe prima casa? Grazie
SI, e anche abitazione principale ai fini IMU e detrazione interessi passivi, tuttavia devi essere consapevole che la situazione non è del tutto veritiera e potresti essere accertato. I comuni stanno facendo molti controlli sulle coppie con residenze disgiunte per convenienza… poi è ovvio c’è da dimostrare il tutto…
Buongiorno avrei un dubbio. A luglio del 2012 il mio fidanzato ha acquistato la sua prima abitazione nel nella quale è residente da settembre 2012. La casa, è però intestata, sia a me che a lui (al 50%) mentre il mutuo solo a lui. Lo scorso anno infatti,il mio ragazzo, ha goduto dei benefici anche sull’Imu mentre io ho pagato l’importo intero. Volevo sapere, entro quanti mesi devo effettivamente effettuare lo spostamento della residenza da casa dei miei genitori a casa sua tenendo presente che non rientro nel mutuo per non perdere le agevolazioni? Perchè alla stipula dell’atto mi è stato consigliato di spostarmi entro i 12 mesi e poi hanno rettificato con i 18 mesi portandomi un pò in confusione.
Grazie anticipatamente
Il termine è di 18 mesi, ma l’obbligo è di spostare la residenza nel COMUNE della prima casa, non necessariamente nell’immobile. Ovvero, se casa dei tuoi genitori è nello stesso comune, sei già a posto e puoi anche non trasferire residenza nella tua casa. Ovviamente così facendo continuerai a pagare IMU maggiorata.
Salve avrei una domanda da fare..per lavoro sono lontano dalla mia città. Vivo negli alloggi situati sul posto di lavoro ove ho la residenza. Vorrei prendere casa in affitto con regolare contratto e relativi contratti di luce, acqua, ecc..Chiedo se è possibile, o legale, mantenere la residenza sul posto di lavoro cambiando solo il domicilio e chiedo se è possibile appunto stipulare i suddetti contratti mantenendo la residenza sul posto di lavoro.
Rimango in attesa di risposta e ringrazio anticipatamente.
Se non hai residenza non puoi stipulare un contratto per residenti!
PS, PER TUTTI: vi invitiamo a fare le domande nel nostro FORUM e lasciare i commenti dei singoli approfondimenti solo a domande strettamente a tema, grazie!!
Buongiorno,
Io sono sposata in comunione dei beni, mio marito possiede al 100% l’appartamento ereditato dai genitori deceduti, e pur vivendo in un appartamento in affitto, ha pagato l’IMU come seconda casa.
Ora abbiamo acquistato un appartamento da un costruttore nello stesso comune e vorrei sapere se possiamo usufruire dell’IVA agevolata al 4% oppure no.
Io non possiedo nessuna altra abitazione. Grazie e cordiali saluti.
L’agevolazione spetterà solo alla tua metà di immobile, per tuo marito l’immobile ereditato nel comune preclude le agevolazioni prima casa. Possibile soluzione: acquistarla al 100% a tuo nome, in separazione dei beni.
Buonasera,
mio padre sta ultimando la costruzione di una casa a mio fratello nel comune dove mio fratello detiene anche la residenza (in un’altra via però) con le agevolazioni fiscali (Iva 4%) in quanto prima casa.
Ora mio fratello ha deciso che non vuole più questa casa per diverse ragioni e vorrebbe “volturarla” a me che sono sua sorella per andarci a vivere con il mio futuro marito.
La mia domanda è: che io sappia una volta che si costruisce una casa con l’agevolazione fiscale questa non può essere venduta per diversi anni. se si per quanti?
E’ possibile fare il passagio in altra maniera.
Grazie
Ciao, non è che non può essere venduta. Se venduta prima di 5 anni chi vende è obbligato a riacquistare una prima casa da adibire ad abitazione principale entro un anno, pena una multa pari alla differenza tra imposte dovute come seconda casa e relativi interessi e mora.
Buongiorno,
Vivo in affitto in un appartamento da 4 anni, nel mese di gennaio (credo xkè nn sono stato avvisato) il proprietario ha venduto l’appartamento. ad inizio Febbraio ho sottoscritto nuovo contratto di affitto con il neo proprietario.
Ieri il nuovo proprietario mi ha chiesto di trasferire la residenza pesso la casa da me occupata per usufruire delle agevolazioni prima casa; preciso che lui ha già la residenza nel comune.
Mi chiedo, è regolare tutto questo? in cosa potrei incorrere io?
Grazie
No, non è regolare ma è una passi diffusa… tu secondo me non rischi niente, vedi tu se concederla o meno.
Vorrei porre agli esperti il seguente quesito : io sono intestatario di un appartamento in cui sono residente con la mia famiglia; mia moglie possiede un appartamento in un’altra città d’Italia, in cui non risiede, e che 15 anni fa ha goduto in fase di acquisto di privilegi fiscali per l’acquisto della prima casa. Adesso vorremmo acquistare un appartamento, da intestare a mia moglie nello stesso palazzo in cui adesso abitiamo ed abbiamo residenza (identico numero civico). A fini fiscali e di atto di compravendità questo appartamento da acquistare come deve essere considerato (prima casa? abitazione principale) seconda casa?) tenuto conto che l’indirizzo di residenza sarebbe identico? Grazie per le risposte
A meno che mon vogliate unire i due appartamenti in un unico immobile, sara’ una seconda casa
Salve, possiedo l’11 % di 3 piccoli immobili ereditati da tempo (in tutto saranno immobili per 200 mq). Ora vorrei chiedere il mutuo regionale (Sardegna) con la mia compagna. Vista la bassissima percentuale di possesso posso chiedere il mutuo e intestare pertanto la casa a entrambi o devo trovare un’altra soluzione, tipo farlo prendere solo a lei e farle io da garante? In questo secondo caso l’immobile è solo della mia compagna giusto? Anche se io do’ una grossa parte di anticipo in contanti?
Grazie mille
I tuoi immobili non precludono le agevolazioni prima casa per te, dunque puoi procedere al tuo acquisto come meglio credi
salve, a seguito del decesso di mio padre devo presentare dichiarazione di successione. Mio papa era proprietario in comunione dei beni con mia mamma(25%+25%) e per l’altro 50% con mio zio di due appartamenti e due garage(il tutto in un unica struttura).
Oggi io e mia mamma, in quanto li residenti, possiamo usufruire dell’agevolazione prima casa per l’appartamento dove viviamo? E pagare l’aliquote ordinarie per la parte dell’abitazione di mio zio?
Credo tu abbia fatto confusione tra prima casa e abitazione principale nella tua domanda…. l’articolo qui sopra ti spiega proprio questa differenza. Per capire se avete diritto alle agevolazioni prima casa dovrei sapere anche la situazione di eventuali altri vostri appartamenti. Ai fini IMU invece potrete pagare l’aliquota agevolata per le quote degli immobili dove siete residenti.
Salve, sono un maresciallo dei Carabinieri e per molti anni assieme alla mia famiglia ho occupato l’alloggio di servizio della Caserma che comandavo (premetto che ero obbligato ad occuparlo).Nel frattempo in un comune limitrofo abbiamo realizzato la nostra prima casa e/o abitazione principale, che per motivi legati alla mia attività di servizio non abbiamo potuto occupare.Il citato Comune, poichè la residenza non è stata trasferita nella nuova abitazione ( ma ciò non era possibile perchè avevo l’obbligo, per regolamento, di abitare nell’alloggio di servizio) ha notificato a mia moglie, in quanto intestataria dell’immobile il pagamento, con due avvisi diversi, della omessa corresponsione a favore del comune dell’ICI 2008 e 2009 ( totale euro 1300,00 circa) perchè per legge considerata seconda casa. E’ ovvio che questa somma non potrò mai pagarla perchè con il mio stipendio riesco a stento ad arrivare a fine mese.La domanda che vi pongo è questa:-“Dal momento che avevo l’obbligo di occupare l’alloggio di servizio ( ed in questo il Regolamento è tassativo) in quanto comandante della Caserma, come avrei potuto con mia moglie trasferirmi nell’abitazione di nostra proprietà? Sono obbligato a pagare questa ingiusta tassa? Insomma, per non incorrere in questa violazione mia moglie avrebbe dovuto abbandonare la propria famiglia e trasferirsi anagraficamente, così come detta questa stupida legge, nell’abitazione principale di sua proprietà. Grazie
Non posso che confermarti, con rammarico, che la richiesta del comune è lecita in quanto l’esonero della residenza per gli appartenenti alle forze dell’ordine è valido per le agevolazioni prima casa (obbligo di prendere residenza nel comune entro 18 mesi) e per la detrazione degli interessi passivi del mutuo ma, assurdamente, non per ICI ne’ tantomeno per IMU.
L’unica via d’uscita ci sarebbe se il tuo comune prevedeva nel suo vecchio regolamento ICI delle agevolazioni specifiche per il tuo caso, fatti verificare da un esperto della tua città.
Salve, 10 mesi fa ho acquistato un immobile come prima casa e ho usufruito di un mutuo al 100%. Avendo 12 mesi di tempo per trasferire la mia residenza non ho ancora provveduto a farlo. Oggi per problemi che potrei avere al lavoro trasferendo la mia residenza ho deciso di tenere l’immobile come seconda casa. Pur sapendo che dovro’ restituire le agevolazioni di cui ho beneficiato avrei 2 domande:
1) come faccio a restituire le agevolazioni intese come minor imposte e detrazione interessi?
2) se la banca prevedeva una percentuale di intervento del 100% solo per la prima casa ed invece del 70% per la seconda casa posso avere problemi con la banca? possono richiedermi indietro il 30%?
grazie
1- fai un ravvedimento operoso, serve un caf o un commercialista
2- certo che puoi avere problemi, ma in effetti potrebbero anche non fare verifiche…
Buongiorno,
Volevo farle una domanda.
Ho un abitazione di cui pago ancora mutuo che ho dovuto locare purché per motivi di lavoro ho cambiato regione.
Ho stipulato un contratto formula cedolare secca per la mia abitazione e di conseguenza ho dovuto trovare un’altra abitazione per vivere anche questa con regolare contratto 4+4.
I conti però non mi tornano ,nel senso che secondo lo stato oltre a percepire il mio stipendio da impiegato si aggiunge anche quello per l’abitazione che ho fittato (quindi il mio reddito e come se fosse più alto) peccato però che su quest’ultima ci pago il mutuo è la cifra che percepisco mensilmente per l’abitazione che ho fittato e quasi pari a l’importo della rata del mutuo.
Quindi mi chiedo ma è giusto che questi soldi che provengono dal fitto che percepisco per la mia abitazione che comunque ritornano alla banca per il mutuo mi vengono tassati?
Se è giusto o no è difficile da giudicare, se entriamo nel merito dell’equità fiscale in Italia ci sarebbero da dire molte cose… Quello che posso dirti è che è purtroppo regolare. Nel tuo caso, in molti fanno “all’Italiana”, mantenendo la residenza nell’immobile affittato, e sperando di non essere scoperti: in tal caso si ha l’agevolazione IMU e la possibilità di detrarre gli interessi passivi del mutuo.
In ogni caso, se hai scelto la cedolare secca, i redditi non si sommano, bensì viene tassato ad aliquota fissa il reddito da affitto. A seconda di quanto sia il tuo reddito da lavoratore, potrebbe essere la soluzione migliore o meno, ma in genere per chi ha un normale stipendio è meglio la cedolare secca.
Domanda:io sono in affitto e risiedo nel comune di Vicenza .
Vorrei acquistare un appartamento per le vacanze in Sicilia e devo fare un mutuo …
Per la legge sarebbe calcolata come prima casa o seconda casa?
Quali tasse dovrei pagare e quali agevolazioni beneficerei?
Grazie
Se non hai altre abitazioni, puoi beneficiare delle agevolazioni prima casa, ma dovrai trasferirvi la residenza (entro 18 mesi).
Buongiorno
Insieme ad altri 3 familiari sto valutanto di acquistare una casa indipendente ora suddivisa in due proprietá (quindi bi-familiare) Pertanto due acquisteranno una parte e gli altri due l’altra. Di tutti e 4 sarò l unico che non avrà la residenza (e nemmeno avro l intenzione di prnderla successivamente). La domanda è questa; pagherò l imposta di registro sull acquisto di prima casa al 100%? E se si per colpa mia la pagherà anche l altra persona cointestataria del bene che invece é in ordine con tutti i requisiti per usufruire dell agevolazine? Ovverro pagherò solo io il 100% ma limitatamente alla mia relativa quota e l’altra persona usufruirà dell agevolazione per la sua?
Infine chiedo se in questa situazione (residenza in altra regione) avrò anche la sventura di non poter detrarre gli interessi passivi del relativo mutuo che, comunque, pagheró al 50 % (o 25 se decideremo di comprare tutti e 4 cn un solo mutuo lintera caa anche se già frazionata)
Grazie mille
Se sei residente in altra regione e li rimarrai, pagherai imposte di seconda casa e non avrai alcun diritto alle agevolazioni da abitazione principale, ovvero esenzione IMu e detrazione degli interessi passivi del mutuo, questo ovviamente vale solo per la tua quota parte. Dato che la quota di abitazione di tutti corrisponde alla quota di mutuo, direi che non ci saranno sorprese per i tuoi “soci” neanche per le loro detrazioni.
Buongiorno sono proprietario al 50% io e al 50% mia moglie in separazione dei beni di un appartamento avendo usufruito delle agevolazioni prima casa ora vogliamo costruire una casa nello stasso comune di residenza dove andremo ad abitare posso usufruire delle agevolazioni prima casa se poi vendo l’appartamento ? C’è un limite di tempo per le operazioni ? Come devo procedere ?
Grazie
SI, devi rivendere l’appartamento entro 1 anno dal rogito della nuova casa.
buongiorno,
mi confermate quindi che, se sposto la mia residenza dal comune in cui attualmente ho la prima casa ad un altro comune, inizio a pagare IMU come seconda casa, anche se la casa del comune dove mi trasferisco non è di ia proprietà?
Certo è così: l’agevolazione IMU è legata alla abitazione principale.
Salve,ho appena comprato mia prima casa in un comune diverso di quello dove lavoro. Devo trasferire la residenza li per godere delle agevolazioni oppure posso mantenere la residenza qui nel comune dove lavoro? Cioè nemmeno per motivi di lavoro posso lasciare la residenza qui? Grazie mille
Non esiste tale eccezione, se non per i militari, mi dispiace.
Buongiorno,
Le presento in breve la mia situazione: 3 anni fa ho acquistato la mia “prima casa” dove attualmente ho la residenza.
Ora vorrei mettere questa casa in affitto ed acquistare una casa più grande con il mio compagno nello stesso comune. E’ possibile?
O è forse meglio che l’acquisti solo il mio compagno e io mi limito a spostare la residenza?
Cambia qualcosa fare queste scelte entro i primi 5 anni e dopo tale scadenza?
Grazie per la sua cortese risposta
Sei ovviamente libera di fare ciò che vuoi con le tue proprietà ed i tuoi denari, tuttavia è evidente che la seconda casa (per di più nel medesimo comune), non ti darà diritto alle agevolazioni sulle imposte “prima casa”. Suppongo che il tuo dubbio fosse questo.
Le agevolazioni sull’abitazione principale seguono invece la casa dove hai residenza.
Grazie per la Sua risposta.
Ma se la seconda casa la comprasse solo il mio compagno, non avrebbe forse diritto alle agevolazioni “prima casa”? Visto che di fatto lui al momento non ha altre proprietà…
Non vorrei che comprandola insieme ( senza che io venda la mia prima casa ) faccia sì che entrambe le case non possano più considerarsi “prima casa” dato che di fatto io ne possederei due…
Spero di essere stata chiara nello spiegarmi,
grazie di nuovo
Ognuno risponde per la propria quota, quindi la quota del tuo compagno, che sia 50% o 100%, sarà tassata come prima casa, senza problemi. Ovviamente sull’opportunità di acquistare a nome del tuo compagno entrano, prima ancora, in gioco considerazioni su chi e come pagherà l’immobile.
io ho una casa di proprietà. Sono in separazione di beni con mio marito. Sono proprietaria al 50%. In questa casa ho la residenza. Questa è l’unica proprietà che ho. Lavoro nella stessa città dove risiedo. Ora vorrei vendere la casa, togliere la residenza e spostare la mia residenza a casa di mia madre, dove vivrei, perché mia madre ha bisogno di assistenza, soprattutto notturna. La mia domanda è questa: Cosa mi può succedere in questo caso? perdo dei diritti sulla mia casa o altro. Ringrazio di cuore per la risposta
Non capisco bene la domanda. Se la casa la vendi, ovviamente perdi ogni diritto (e dovere) su di essa.
buongiorno abito e ho la residenza nella casa che ho acquistato con mio marito 10 anni fa su cui stiamo pagando un mutuo prima casa. Attualmente ho ricevuto una casa dai miei genitori in comodato d’uso gratuito in un altro comune. E’ nata l’esigenza per me e le mie figlie di andare a vivere in questa casa concessami in comodato d’uso. Se mettessi la residenza in questa casa cosa succederebbe al mutuo della prima casa dove rimarrebbe la residenza di mio marito?
Se l’immobile ed il mutuo sono cointestati, direi che le conseguenze sarebbero: fine della possibilità di detrazione degli interessi passivi del mutuo per la tua quota, e tassazione IMU come seconda casa, sempre solo per la tua quota.
Salve,
Ad inizio 2014 ho comperato la mia “prima casa” in cui insieme a mio marito ho preso subito la residenza. Essendo la casa bisognosa dí ristrutturazione nel 2015 il comune ci ha approvato la pratica edilizia ed abbiamo cominciato i lavori. Ora per l’esecuzione degli ultimi lavori non possiamo più abitare in questa casa, rifacimento pavimenti, bagni, impianti ecc, pertanto ci siamo temporaneamente trasferiti da mia sorella.
Il comune adesso mi chiede dove ho la temporanea dimora e da quanto tempo, pretende inoltre di vedere come ho pagato l’Imu….suppongo che mi contestino la residenza…..ma se partivo in giro per il mondo ci sarebbero stati tutti questi problemi????!!!!
Come devo comportarmi con il comune? Contiamo di riprendere possesso della ns. casa a fine primavera. Sono obbligata a presentare quanto richiestomi?
Sono molto sconfortata da tutta questa burocrazia.
Concordo sullo sconforto, il loro scopo è quello di chiederti l’IMU per i mesi nei quali non risiedi in casa. Cosa fare? Difficile dare un giudizio, ma sicuramente il professionista che ti segue le pratiche edili saprà dirti di più sulla obbligatorietà di questa richiesta.
Buongiorno ho un’abitazione di proprietà in comunione di beni con mia moglie acquistata nel 2009 e con mutuo in corso e quindi usufruisco delle agevolazioni prima casa. Mia moglie è disoccupata quindi usufruisco anche delle detrazioni IRPEF per moglie e figlio a mio carico. Se volessi cambiare residenza solo io nello stesso comune presso un appartamento in affitto dove la locataria è solo mia zia,1) perderei le agevolazioni come prima casa?
2) mia moglie e mio figlio non risulterebbero più nel mio nucleo familiare?
3) non potrei più usufruire delle agevolazioni per le detrazioni IRPEF ed assegno per nucleo familiare?
1- perderesti le agevolazioni da “abitazione principale” (vd. articolo)
2- è così
3- dipende se è richiesta o meno la presenza nello stesso Stato di famiglia
Buonasera,
ho acquistato una casa a giugno del 2015 usufruendo delle agevolazioni come prima casa.
Attualmente condivido questa casa con altre 2 persone a cui ho fatto un contratto di comodato d’uso gratuito in cambio del pagamento delle utenze e delle spese condominiali. Non sto pagando mutui. A gennaio dovrei trasferirmi in un altro comune perchè divento padre e vado a convivere con la mia compagna. Posso continuare a mantenere la residenza? se devo cambiarla, che cosa succede al contratto di comodato? devo cambiarlo? e per quanto riguarda le agevolazioni?
Grazie
La residenza dovrebbe mantenersi dove effettivamente è, nel tuo caso però ti conviene continuare a tenerla nella tua casa, altrimenti avresti conseguenze non piacevoli, ad iniziare da una possibile contestazione delle agevolazioni prima casa (trattandosi di acquisto recente), ad un sicuro obbligo di pagare IMU e utenze come una seconda casa.
Buonasera, ho un grosso problema.Mio marito è proprietario dell’appartamento nel quale viviamo, insieme ai nostri bambini da più di 16 anni ma nel quale non abbiamo la residenza. La residenza l’abbiamo in un comune diverso. Abbiamo pagato sempre l’IMU come prima casa su indicazione del CAAF. Oggi mi vedo recapitare una raccomandata dal comune relativa all’IMU 2012 di 1400,00 EURO. Ora da quello che ho letto abbiamo sicuramente torno ma mi chiedo: il comune fin dal primo anno ci ha inviato tutte le utenze(acqua, spazzatura) possibile che quanto abbiamo pagato l’IMU non si è reso conto dell’incongruenza? ora come posso fare per sanare gli altri anni? cosa posso fare? grazie della risposta eva
Le utenze di certo non le manda il comune, ma le società di gestione, che dovrebbero controllare la residenza prima di concedere le utenze agevolate, e per i rifiuti si tratta di auto-dichiarazione, quindi attenzione ad eventuali ulteriori rettifiche. Per sanare l’IMu, è possibile in ravvedimento operoso solo per i pagamenti più recenti(direi 2015 e 2016), per gli altri temo che dovrete attendere le cartelle o andare voi in Agenzia delle Entrate a discutere il caso.
Buongiorno,
ho un problema per il pagamento IMU.
Sono residente nella mia unica casa di proprietà, che ho affittato. Su suggerimento del caaf non ho pagato imu, ma è arrivata contestazione del comune
e vogliono che paghi imu 2013 con interessi e aliquota come seconda casa.
E’ corretto?
anche il bambino era residente con me per il 2013, ma non so se dirlo, in effetti non era dimora abituale, ma non avevamo domicilio e residenza altrove.
In caso sia corretto il pagamento posso far rivalere il fatto che con l’inquilino c’è l’affitto transitorio e spetta la riduzione imu del 25%?
attendo cortese ed urgente riscontro,
grazi mille
Prima della sanzione, devono contestarti la residenza e/o dimora!
La ringrazio per il riscontro.
Quindi cosa posso fare? chiedere l’annullo della sanzione perché non hanno tolto la residenza d’ufficio?
oppure devo comunque pagarla? c’è una normativa che lo prevede?
La ringrazio anticipatamente per l’aiuto, il patronato è in difficoltà e non sanno indicarmi la strada più corretta.
saluti
Impossibile dare un consiglio senza prima leggere il verbale, magari vi è già contenuta la contestazione della residenza, forse anche con prove. Suggerisco di rivolgersi ad un commercialista o CAF per una consulenza.
Buonasera,
io ho un’ immobile come prima casa e residenza in questo stesso, adesso per motivi lavorativi mi trasferirò in tutt’ altra città in maniera definitiva e vivrò in affitto con la mia ragazza in quanto sarà la sua società a pagare l’ affitto a lei per il 90 % quindi per mia fortuna sarò suo convivente.
io a cosa vado incontro cambiando residenza ? pagherò più tasse sulla mia prima casa ? spostando la mia residenza pagherò come seconda casa ? alla mia ragazza essendo suo convivente cosa comporta ?
grazie
Buonaserata.
Trovi le risposte proprio in questo articolo.
Buonasera,
ho venduto la mia prima casa e abitazione principale prima dei cinque anni dall’ acquisto. Essendo una casa grande ne ho venduto prima una parte e qualche mese più tardi l’altra.
Devo comprare un’altra abitazione entro un anno dalla prima vendita o entro un anno dalla seconda?
Inoltre, poco tempo fa mi sono aggiudicato all’asta del tribunale un ex appartamento attualmente accatastato come A/10. Purtroppo, mi hanno confermato da più fonti che non potrò saldarlo con le agevolazioni prima casa in quanto al momento del passaggio sarà ancora A/10, dunque dovrò pagare il 9%. Per non perdere i benefici goduti per l’acquisto della prima casa devo comprare un’altra abitazione? Se non riuscissi a comprarla, oltre a pagare la differenza di imposta fra 2% e 9%, possono chiedermi anche il plusvalore sul prezzo di vendita? Preciso che ho preso immediatamente la residenza nella prima casa poi venduta, quindi sono stato residente per più della metà e un giorno del periodo in cui sono stato proprietario.
Oppure, nel caso in cui saldassi la casa presa all’asta e facessi il cambio d’uso portandoci la residenza, l’Agenzia delle Entrate potrebbe considerarla come mia prima casa ai fini della mancata perdita dei benefici sulla precedente, visto che la compro e la rendo mia abitazione principale (variandone la destinazione e di fatto vivendoci e prendendo la residenza) entro un anno dalla vendita dell’altra?
Rendendo abitazione principale con residenza quella acquistata all’asta, ho dirito a qualche detrazione/esenzione sulle tasse (imu,detraibilità interessi passivi su eventuale mutuo…)
Franco, se fate le domande così mi trovo in difficoltà a rispondere, occorrerebbe un trattato su tutte le leggi vigenti in materia… partiamo dall’inizio: vendere prima una parte e poi l’altra di una prima casa è una cosa che detta così non ha alcun senso. Suppongo che tu abbia fatto prima una procedura di divisione in due particelle e che su una delle due tu abbia mantenuto la notazione di prima casa, è così?
Buongiorno, avrei bisogno di un chiarimento su questione di anagrafe. Sono comproprietario con mia moglie di un immobile acquistato nel 2006 al tempo solo conviventi, come prima casa, con tutti i benefici di Legge, preciso che dalla stessa data siamo residenti nel comune dove si trova l’alloggio. il mese scorso ho chiesto la residenza per mia nipote e il marito, volendoli inserire nel mio stato di famiglia. L’ufficiale d’anagrafe mi aveva chiesto un certificato di idoneità alloggio, che mi sono rifiutato di produrre in quanto la Legge lo prevede solo per i ricongiungimenti famigliari di cittadini non comunitari. Superato e chiarito l’equivoco, mi chiedono attualmente il rogito della casa. Le chiedo è normale questa procedura, visto che il DPR 223 la normativa di riferimento dell’anagrafe non ne fa cenno. In ultimo, poi che vivo saltuariamente in Romania il comune mi ha minacciato di controlli da parte dei vigili urbani per verificare la mia presenza sul territorio con lo scopo di cancellarci dalla anagrafe. Preciso che sono pensionato e mia moglie non ha impegno lavorativo ci spostiamo continuamente. In ultimo vivo in Lombardia e da meridionale ci spostiamo anche nel sud mio paese natale. Vorrei sapere come mi devo comportare con l’ufficio anagrafe, devo consegnare il rogito, devo rimanere a casa aspettando i controlli dei vigili per il periodo previsto per gli accertamenti, che è di un anno. Vi chiedo, secondo il vostro parere c’è una volontà persecutoria del comune, nei nostri confronti, e come ci possiamo difendere Anticipatamente vi ringrazio per il tempo che mi vorrete dedicare, e resto in attesa di una vostra risposta e consigli. Saluti
Giovanni
Situazione difficile da gestire, in quanto il Comune certamente cerca di “non” trovarti a casa per farti poi pagare IMU sull’abitazione. Se tu in questa casa non rientri spesso, peraltro, ha ragione, ma tu potresti controbattere dimostrando che è comunque la tua residenza più abituale. Certo è che se vengono a casa e trovano, ad esempio, solo due letti, al cosa non è che deponga a tuo favore. L’ideale sarebbe farsi trovare a casa nel periodo successivo alla dichiarazione, in genere vengono dopo un paio di settimane.
Buon giorno, ho saputo che le leggi mi consentono di soggiornare all’estero, pur che non si superano 6 mesi all’anno, è vero. Inoltre anche se al controllo dei vigili urbani, non sono presente nell’abitazione sarei comunque reperibile o comunque rintracciabile in quanto mia nipote che vive nel mio appartamento mi può rintracciare immediatamente, per conto dei vigili, ed eventualmente presentarmi al comando il giorno seguente. In ultimo quale può essere il motivo per cui mi chiedono il rogito della casa, non mi sembra che sia di prassi. Anticipatamente grazie per una vostra risposta. Saluti Giovanni
Buongiorno. Io risiedo casa dei miei genitori. Ho comprato casa da una settimana,dove sono cointestata col mio compagno. In attesa di qualche mese per la ricezione dei mobili vivo ancora coi miei. Mi dicono però che dovrei pagare l’imu per la seconda casa. È vero? Io non sono proprietaria della casa dei miei genitori. Mi sembra assurdo.
Confermo, leggi l’articolo per maggiori info.
Salve una informazione, ho 3 appartamenti , 1 a sammichele di bari ,uno a trani ed uno in Basilicata, ho residenza in quello della Basilicata gli altri 2 vuoti ,. Per quale fabbricato sono tenuta a pagare la tasi ? Grazie
Dipende dal comune… se ad esempio hanno aliquota massima IMU seconda casa, la TASI è pari a zero.
Buon dì, mio marito è proprietario di un’abitazione acquistata con mutuo con agevolazioni per prima casa.
Adesso acquista con me (siamo in separazione dei beni) un’altro immobile nel quale entrambi prenderemo la residenza, cointestando anche il mutuo, che si trova nello stesso comune dell’altro immbile che verrà affittato.
Quanto dovrà lui pagare tra tasse ecc sul l’aquisto del nuovo immobile?
Andrà a pagare l’Imu sulla casa vecchia che affitta che ha sempre il mutuo accesso sul quale non scaricherà più gli interessi passivi in sede di 730. Potrà però scaricare gli interessi passivi del nuovo mutuo anche se è nello stesso comune dell’immobile vecchio acquistato a suo tempo come prima casa?
Grazie
COme una seconda casa, mentre la prima sarà tassata come una abitazione non-principale ai fini IMU e non potrà detrarre gli interessi passivi mutuo. Ti confermo che può scaricare la quota del nuovo immobile.
Buongiorno, io sono in possesso di un immobile che ha goduto dei benefici prima casa. Adesso vorrei acquistare un altro immobile assieme al mio compagno nel quale ovviamente prenderei residenza. So che pagherò le tasse sull’operazione come seconda casa ma vorrei sapere se è possibile fare un mutuo per l’acquisto che benefici ugualmente delle condizioni prima casa visto che sarà la nostra residenza.
Grazie per l’attenzione
Si non dovrebbero esserci problemi se le agevolazioni prima casa le richiede almeno il tuo compagno.
Salve, sono un militare proprietario di un immobile. Avrei intenzione di acquistare un altra casa, in un comune diverso da quello dell altra abitazione. L immobile che andrei ad acquistare diventerebbe per me abitazione principale perché vi trasferiro residenza e dimora. La mia domanda è : pagherò l imu sulla casa in cui non ho l abitazione principale? Esiste qualche deroga per i militari?
SI la deroga esiste, ma dal momento che avrai una abitazione principale, va da se’ che non avrai più agevolazioni per l’altra.
Mio marito ha la residenza nella sua unica casa di proprietà, io risiedo in casa di proprietà di mia figlia con comodato d’uso sempre nello stesso comune. L’ufficio tributi ha tolto l’agevolazione ICI per le abitazioni principali a mio marito con pagamento dell’imposta ICI per anni pregressi. Deve pagare? Possiamo rivolgerci al CAF? Saluti e grazie.
Penso che tu possa contestare segnalando che quella di tuo marito è l’abitazione principale della famiglia. L’agevolazione spetta per 1 tra le due essendo nello stesso comune, ovviamente scegliete quella che vi conviene.
Buongiorno, l’articolo è molto interessante e propositivo.
Perciò mi permetto di approfittare della vostra professionalità esponendo la mia situazione:
attualmente sono residente con la mia famiglia.
Il 01/09/2016 ho acquistato un appartamento usufruendo delle agevolazioni per “prima casa”.
Il comune del mio nuovo immobile è lo stesso del mio lavoro e diverso da quello dell’attuale residenza.
Non mi sono ancora trasferito perché ho apportato delle modifiche necessarie.
Visto che sono proprietario al 100% dell’immobile acquistato come “prima casa” e che non è diventata abitazione principale solo per via della ristrutturazione:
– Perché devo pagare l’IMU? (non essendo una “seconda casa” è possibile evitare)?
– Non abitandoci devo comunque pagare TASI e TARI?
Ti confermo che in assenza di residenza, il pagamento dell’IMU è dovuto, così come tutte le altre imposte secondo le aliquote della “seconda casa”. Il problema è l’uso improprio dei termini: le agevolazioni su queste imposte si hanno infatti per la “abitazione principale”, indipendentemente che sia stata acquistata come prima o seconda casa.
salve ! io o acquistato una casa al mare a comacchio umpò di anni fa adesso vivo a milano in una portineria
pagando un affitto simbolico di 27 euro al mese ma e possibile che io devo pagare le tasse come 2 casa anche se questa a milano non e mia ? grazie
SI è così. L’articolo spiega proprio questo.
Buonasera.
Nella seguente situazione:
– ho affittato casa con un contratto transitorio
– l’inquilino, essendo il contratto transitorio, non ha e non potrebbe spostare la residenza nell’immobile affittato (e comunque non gli interessa farlo)
– ho lasciato la residenza nella casa affittata
– non ho riservato per me alcuna stanza dell’immobile affittato.
Sono obbligato a trasferire la residenza?
Ritengo di dover pagare l’IMU. Sotto questa ipotesi c’è contraddizione con l’Agenzia delle Entrate se pago l’IMU e ho affittato casa?
Grazie
Nessuna contraddizione, anzi, sarebbe corretto, tuttavia a maggior ragione non ha senso tenere li la residenza: in genere questo trucchetto si applica proprio per non pagare l’imu (finchè non si viene pizzicati!).
salve ho comprato una casa con mutuo ed è prima casa con atto notarile marzo 2016 Ho abitato con i miei genitori fino al termine della ristrutturazione del detto immobile iniziata subito dopo l’atto di compravendita I lavori sono stati completati a novembre edho trasferito la residenza in questa nuova casa dove attualmente abito La mia domanda è se devo pagare l’imu o sono esente GRAZIE
La devi pagare per i mesi nei quali non vi hai avuto la residenza.