Marco R. (Borsatrader) è un imprenditore che ha sviluppato competenze in molteplici campi della finanza in oltre 20 anni di investimenti e pratica del trading online. Dal 2003 ad oggi ha scritto oltre 700 approfondimenti sul risparmio, sulle assicurazioni, sugli investimenti immobiliari, e ha risposto online ad oltre 45.000 quesiti dei lettori.
salve a tutti.
i e mia moglie abbiamo già una casa acquistata nel 2003 al 50% come 1° casa.
stiamo acquistando in un comune limitrofo un altra casa sulla quale poi andare ad abitare come abitazione principale.
le imposte di acquisto saranno come 2° casa?,anche se poi vi sposteremo la residenza entro 6 mesi?
e,spostando noi la residenza nella casa nuova possiamo recuperare il19% degli interessi del mutuo ,spese e notaio?
la casa vecchia diverrà 2° casa (dovendola affittare ) anche ai fini imu e irpef vero?
grazie
salve e grazie, è vero che non è possibile detrarre il 36% per le ristrutturazioni eil 55% per l’efficienza energetica contamporaneamente?
se ristrutturo dovrò scegliere se utilizzare o l’una o l’altra detrazione, ma se i lavori fatti per il risparmio sono ad esempio pagati nel 2012 e magari poi ristrutturare nel 2013 e detrarli a partire dal 2014? è fattibile?
Se il lavoro è lo stesso, decisamente no, se invece sono due opere distinte, non vedo problemi.
grazie ancora , se ho ben capito acquisto la casa come 2°, poi posso detrarre gli interessi del mutuo e il 36 e 55 % in base alle regole attuali, e mi chiedo:l’iva per la ristrutturazione potrebbe essere al 4% o sempre al 10% come per l’acquisto?
potrebbe convenire ristrutturarla dopo l’avvenuta residenza della famiglia ?
siete fantastici buona serata
L’IVA al 4% è riservata sostanzialmente alle opere extra-capitolato sulla costruzione ex-novo di un immobile prima casa e quindi non si applica nel tuo caso.
grazie della risposta.
secondo voi è anche possibile nel caso poi di doverla ristrutturare anche il recupero del 36% e 55% delle spese con il 730? grazie
Trattandosi di abitazione principale, non avrai problemi ad applicare le detrazioni fiscali in vigore per le ristrutturazioni edilizie. Su quanto e cosa avere agevolazioni, ti consiglio di reperire e studiare la regolamentazione del 2012, che è molto lunga e complessa.
Ti confermo tutto: in fase di acquisto sarà tassata come seconda casa, ma dato che vi stabilirete la residenza diventerà abitazione principale e avrete diritto alle detrazioni sugli interessi passivi del mutuo, imu come prima casa ecc.
L’altra diventerà seconda casa ai fini imu e irpef.
Buongiorno,
dovrei acquistare un piccolo appartamento, attualmente in costruzione (cat. A/2), nello stesso Comune ove risulto già comproprietario di altra casa acquistata in comunione dei beni ed usufruendo già delle agevolazioni fiscali “Prima casa”, assegnata alla mia ex-moglie dal giudice, in sede di separazione, in quanto abitata anche da mia figlia.
Dovendo richiedere un mutuo vorrei cortesemente conoscere quale sia la differenza di costo tra il mutuo prima casa e seconda casa, considerando che nella nuova abitazione ci abiterò (abitazione principale), perchè attualmente sono in affitto. GRAZIE.
La differenza sui due tipi di mutuo può anche non essere molta, e dipende dalle proposte comemrciali delle singole banche.
salve,
settimana scorsa ho acquisto il 50% della quota della mia ex moglie ed adesso la casa è mia al 100% e dal 1 marzo affitterò la casa perchè adesso abito nella casa della mia nuova compagna.
Al fine di poter detrarre gli intress sul mutuo sono costretto a mantenere la residenza oppure posso spostarla presso l’abitazione ed il comune della mia compagna?
se si, per quant ianni sono costretto a mantenere la residenza?
ci sono altri obblighi o vincoli ai fini fiscali?
grazie per la risposta
daniele
Per poter detrarre gli interessi passivi del mutuo, devi mantenere la residenza nell’immobile finchè… ci sono interessi da pagare.
Buonasera,
ho acquistato la prima casa cointestata con il mio ragazzo a Luglio 2011 nel comune di Milano.
Le nostre rispettive residenze attualmente pero’ sono fuori Milano ( non le abbiamo ancora trasferite)
Siamo tenuti a pagare l’ICI per i mesi da luglio a dicembre 2011?
Posso detrarre gli interessi passivi del mutuo solo se trasferisco la residenza?
Grazie.
Per quanto riguarda ICI (ormai IMU), dovrai pagare come “seconda casa” finchè non avrete la residenza.
Per la detrazione interessi passivi del mutuo, è indispensabile trasferire la residenza entro 12 mesi dall’atto, altrimenti non sarà più possibile.
Buongiorno,
ho acquistato due anni fa la mia prima casa. Attualmente risiedo in essa, ma sto progettando di spostarmi ed andare a vivere nella casa della mia fidanzata, che attualmente risiede in un altro comune di residenza.
Ora, per non perdere i benefici acquisiti, sarò costretto a mantenere la residenza nella mia prima casa pur vivendo, di fatto, in un’altra abitazione?
Siccome ho anche una bambina, per me il cambio di residenza sarebbe fondamentale anche per l’iscrizione alla scuola primaria nel comune in cui vivremo.
grazie per l’aiuto
Si, per il mantenimento de benefici sarebbe meglio mantenere la residenza attuale almeno per altri 1 o 2 anni.
Buongiorno ho un quesito, sono proprietario dal 2003 di un immobile dove ho la residenza e attualmente vivo con mia moglie e su cui ho un mutuo (prima casa e dimora abituale attuale), da fine febbraio 2012 mia moglie ha comprato una casa piu’ grande come prima casa per lei, che necessita di lavori di ristrutturazione e che una volta finiti i lavori penso a fine estate diventerà la nostra abitazione principale. la domanda è nel 2012 come dobbiamo comportarci ai fini imu? seconda domanda se trasferisco la mia residenza nella nuova abitazione decado dai benefici prima casa sulla mia, tra cui anche la deduzione interessi mutuo e devo pagare l’imu sulla mia come seconda casa?
Ti consiglio di leggere il nostro approfondimento per il tuo caso: ICI/IMU per coniugi con residenze diverse (separati)
che trovi in homepage
salve… questa è la mia situazione :
nel maggio 2011 ho acquistato il 50% della mia prima casa nel comune dove ho la residenza, contraendo il 50% di mutuo.
lavoro e quindi dimoro in un comune diverso da quello in cui è situata la prima casa acquistata.
posso chiedere il rimborso degli interessi passivi, per la parte di mia competenza?
Puoi farlo solo spostando la residenza esattamente nell’immobile acquistato: hai tempo fino a maggio 2012.
Salve,
Sono proprietaria di un appartamento da Aprile 2006.
Ho un mutuo ipotecario a mio nome.
Ho necessità di spostare la mia residenza in altra regione per godere dei servizi sanitari.
Spostando la residenza perdo la possibilità di scaricare gli interessi passivi del mutuo?
Inoltre l’appartamento al momento è affittato, come devo regolarmi per il pagamento ICI/IMU?
Grazie mille!
Spostando la residenza, perderai la possibilità di detrarre gli interessi passivi e pagherai IMU come “seconda casa”.
Buongiorno
chiedo cortesemente qualche informazione su un quesito che si porra’ nei prossimi mesi sull’entita’ dell’IMU da pagare: mia mamma, io e mio fratello abbiamo ereditato 1/3 ciascuno un appartamento in cui e’ residente formalmente mia mamma dove vive sola. Io e mio fratello, residenti altrove con la propria famiglia, abbiamo sempre pagato l’ICI (quando si pagava) con le agevolazioni della prima casa perche’ non eravamo in grado di poter usufruire della nostra quota di proprieta’ lasciando di fatto in usufrutto gratuito alla mamma la nostra aliquota di uso del bene. Adesso pagheremo l’IMU per la nostra quota come seconda casa o vale ancora questa agevolazione? Grazie anticipatamente della risposta. Saluti
Purtroppo la regolamentazione è cambiata e pagherete come seconda casa
Salve. Sono proprietario di una abitazione presso la quale ho avuto la residenza sino al dicembre 2012, quando mi sono dovuto trasferire in altra regione per motivi di lavoro, prendendo in affitto un altro appartamento. Contestualmente al mio trasferimento ho dovuto effettuare il cambio di residenza per poter usufruire del servizio sanitario. Se ho capito bene, alla luce di quanto avete scritto dal 2012 perderei la detrazione sugli interessi passivi del mutuo e inoltre dovrei pagare l’IMU sulla seconda casa. Non è prevista alcuna agevolazione, per le detrazioni e/o per l’IMU, per chi per lavoro è costretto a risiedere altrove in affitto, ovviamente potendo documentare il tutto? Nel caso, se dessi in affitto a qualcuno la casa che ho lasciato cosa cambierebbe? Grazie mille
Purtroppo il requisito della residenza è fondamentale e non ci sono eccezioni. Affittando l’immobile puoi evitare la maggiorazione IMU per immobili sfitti.
Ma se non trasferisco la residenza entro 12 mesi perdo la detrazione sugli interessi passivi del mutuo prima casa per sempre?
ma c’è la possibilità di autocertificazione per una dimora abituale diversa dalla prima casa acquistata??? in teoria non si dovrebbe perdere il beneficio in quanto è fondamentale che il mutuo sia stato richiesto per l’acquisto della suddetta prima casa.o sbaglio??
No Davide, non funziona così.
Si, purtroppo è così
Buongiorno.ho questo dubbio, per poter detrarre gli interessi passivi del mutuo come prima casa, entro quanti mesi dal rogito devo trasferire la residenza nella casa acquistata? Grazie mille. Perche’ qualcuno mi dice 12 altri 18.
Il termine esatto è 12 mesi, mentre 18 mesi è il termine di trasferimento residenza per non perdere le agevolazioni sulle imposte.
Buongiorno
Ho acquistato il 50% di un appartamento (come prima casa nel comune dove ho la residenza) che sara’ abitata da mia figlia e dal suo compagno proprietario dell’altro 50% , posso detrarre la percentuale del mutuo da pagato.
Se non vi hai la residenza, non puoi portare in detrazione gli interessi passivi del mutuo.
Buogirno,
voorei acquistare un appartamento nel comune dove lavoro che diverso da quello dove vivo con la famiglia che è intestato solo a mia moglie e siamo in regime di separazione dei beni.
Vorrei prendere la residenza nel nuovo appartamento. Dal vostro chiarissimo articolo ho capito che dovrò pagare l’IMU come seconda casa, ma per quanto riguerda l’IVA agevolata dell’acquisto e le detrazioni fiscali al 19% potrò avere le agevolazioni come prima casa?
Direi che è possibile, tra l’altro essendo l’immobiule nel comune dove hai sede lavorativa, non sei enanche obbligato a prendervi residenza.
buongiorno mio marito ha un terreno agricolo con rustico nel comune di san cesareo che il padre gli ha intestato appena maggiorenne per non pagare la successione un domani e lui ha la residenza li. nel 2002 abbiamo acquistato un immobile a Roma e l’abbiamo intestato a me per usufruire dell’agevolazione come prima casa ed io ho la residenza qui. ora dobbiamo acquistare un terzo appartamento a Roma. possiamo fare una donazione del terreno al padre e far intestare la nuova casa a mio marito così da usufruire delle agevolazioni? nel giro di un anno la seconda casa a roma andrà venduta. grazie Germana
Innanzi tutto, per capire se la proprietà del rustico impedisce le agevolazioni prima casa, dovremmo sapere se sono state utilizzate su questo o meno. Detto questo, se l’intenzione è rivendere l’immobile dopo un anno, e non avete intenzione di riacquistare, è bene non richiedere le agevolazioni prima casa, che vengono chieste indietro (con interessi e sanzioni) se si rivende l’immobile prima di 5 anni.
grazie per la sollecita risposta ma ho dimenticato di specificare che io e mia moglie siamo in regime di separazione di beni.Questo cambia qualcosa?
Per pagare l’IMU come prima casa dovrei mantenere la residenza nella casa che affitto?
Saluti Silvano
No, essere in separazione di beni non cambia la situazione.
Mantenere la residenza, come ho già spiegato, non ti esonera dal rischio di un accertamento, in quanto è ammesso un solo immobile “abitazione principale” per nucleo familiare.
Buongiorno,sono proprietario di una casa al 100% dove ho la residenza e un mutuo dal 2006.Attualmente pero’ sono domiciliato in un altro comune e vivo nella casa intestata a mia moglie.Se volessi affittare la mia casa, naturalmente sapendo di rinunciare alle agevolazioni del 19% sugli interessi del mutuo, posso farlo e se si con la residenza come mi devo comportare?
in questo caso l’IMU la paghero’ come prima casa?
Spero di essere stato abbastanza chiaro per riuscire ad avere un vostro suggerimento.
Grazie Silvano
Silvano, devi sapere che indipendentemente dalla tua residenza, è possibile avere le agevolazioni IMU prima casa su un solo immobile a livello familiare, quindi o il tuo o quello di tua moglie, a scelta. Attualmente, suppongo, pagate come prima casa su entrambi gli immobili, ma questo non è corretto e ci stanno arrivando molte segnalazioni di avvisi di accertamento per questi casi. Pertanto, volendo affittare l’immobile, ovvero spostando la residenza a casa di tua moglie, non faresti altro che rimarcare una situazione che dovrebbe essere già così: pagamento imu come “seconda casa”.
Salve vorrei una piccola info, ho due case, attualmente in una casa ho la residenza, nella seconda casa non ho residenza, ecco io mi chiedo, se trasferisco la residenza nella mia attuale seconda casa, posso usufruire dei benefici di”prima casa” in questa???, ve lo chiedo perchè devo effettuare dei lavori (parecchio costosi come oneri concessori comunali) e vorrei sfruttare l’agevolazione prima casa.
Spero di esser stato chiaro
Un grazie anticipato
Sei stato chiarissimo, Thomas, ma purtroppo non so darti una risposta. Devi procurarti e studiare il regolamento comunale di questi oneri concessori e da li capire quali sono i requisiti richiesti affinchè la casa sia “prima” ai fini di questa agevolazione. In molti comuni ad esempio richiedono che sia anche “unica” (nel qual caso saresti comunque escluso dalle agevolazioni), ma la cosa varia in base a come è redatto il regolamento.
Buongiorno,
ecco la mia situazione:mio marito è intestatario della nuda proprietà di un appartamento, del quale suo padre è usufruttuario.
Per legge a chi deve essere intestato il mutuo dell’immobile?
Chi è responsabile del mutuo , tra intestatario nuda proprietà e usufruttuario?
grazie mille
Diciamo che più che dalla legge, la cosa è disciplinata dalle banche. Non esiste una regola precisa, ma solitamente chi acquista la proprietà è anche il contraente del mutuo, anche se la proprietà è “nuda”.
Buongiorno, sono proprietaria dal 2008 della nuda proprietà di un appartamento dove abita mio nonno e ne è usufruttuario. Tale abitazione risulta come mia prima casa, ma risiedo con i miei genitori nello stesso comune. Pago ICI e nettezza solo sui fondi annessi all’abitazione, non ho bollette di utenze intestate. Adesso per motivi di lavoro devo prendere in affitto un appartamento in un altro comune, se cambio residenza perderò le agevolazioni fiscali ottenute al momento dell’acquisto della casa? Se nel nuovo appartamento non prendo la residenza ma solo il domicilio, le bollette avranno comunque le tariffe agevolate? Spero di essere stata chiara.
Ringrazio in anticipo per la risposta
Tranquilla, puoi cambiare residenza senza problemi, non perderai le agevolazioni avute al momento dell’acquisto.
salve ho un immobile di proprietà in cui non vivo e che ho dato in affitto.. non riesco a capire che tipo di polizza assicurativa devo spitulare per tutelare l’appartamento e me stessa da eventuali danni mi può dare un consiglio? grazie gisella
La richiesta è molto generica e l’offerta assicurativa in questo campo è abbastanza ampia. Il consiglio che posso darti è quello di cercare un assicuratore di fiducia e consultarsi con lui.
buon pomeriggio,
avrei bisogno che mi fosse chiarita la mia situazione:
sono proprietaria della mia abitazione al 100% (prima casa), il mutuo pero’ e’ cointestato con mio marito che risiede nella stessa casa.
posso detrarre tutti gli interessi passivi o solamente il 50% di mia pertinenza?
Soltanto il 50%.
buon giorno vorrei dei chiarimenti,ecco la mia situazione:
sono sposata ad un militare e siamo in comunione dei beni,ora stiamo acquistando la nostra prima casa a roma,ma abbiamo la residenza a lecce,lui per una legge e’ tutelato e puo’ non spostare la residenza,lo stesso vale anche per me e per i miei figli minorenni? o devo prendere la residenza a roma?
No, l’ececzione non si estende ai familiari.
Salve,
sono proprietaria al 50% con mio fratello di un appartamento ma attualmente, per problemi personali ho spostato la mia residenza a casa dei miei genitori (casa di proprietà di mio padre). Entrambe le case sono nello stesso Comune; In questo caso il mio 50% risulta come seconda casa??
Saluti Sara
Se leggi bene il nostro articolo, capirai da sola la risposta: la tua quota di abitazione rimane prima casa per quanto riguarda le agevolazioni di acquisto (se ne hai usufruito), ma non è più abitazione principale (questo influisce su IMU, rendita a fini IRPEF e detrazione interessi passivi mutuo).
Buongiorno, sono proprietario dal 2010 di un app.to (prima casa) che ho subito affittato.
Ora ho acquistato un altro app.to (seconda casa) e vi risiedo (residenza).
Vi chiedo se in relazione all’IMU questa abitazione ove risiedo è possibile dichiararla come prima casa e pagare l’IMU sull’altra come seconda casa.
Ovviamente dove risiedo ha una rendita catastale molto superiore all’altro appartamento.
Rignrazio anticipatamente.
SI, puoi (anzi, devi) dichiarare in tale modo.
salve, ho acquistato nel maggio 2009 nel comune di Napoli l’appartamento di mia sorella, precedentemente ho venduto a mia figlia minore (fine aprile 2009) l’appartamento dove risiedevo e risiedo per poter così usufruire dell’agevolazione di prima casa.
A ottobre 2009 ho dato in locazione, l’appartamento che ho acquistato da mia sorella, con regolare contratto registrato e mia sorella con la quale io spesso convivevo (però avevo la residenza nella casa di mia figlia) ha invece lasciato il suddetto appartamento e preso la residenza nel suo nuovo appartamento (il 4/10/2009)quindi le date coincidono (cioè mia sorella è andata via dall’appartamento ed io l’ho dato in locazione). Quando ho fatto la dichiarazione ici ho indicato il possesso per 3 mesi (ott-nov-dic) ed ho pagato l’ici per 3 mesi, adesso mi è arrivata la rettifica con la sanzione chiedendomi di pagare i 4 mesi di ici con l’aliquota ordinaria perché a Napoli non riconoscono l’uso gratuito ai parenti affini (abitazione principale). Posso io dire che era anche per me abitazione principale l’appartamento che ho acquistato perché convivevo con mia sorella anche se al comune risulta la residenza da mia figlia. Posso solo dichiararlo con l’autotutela o lo devo dimostrare.
Ringrazio a priori e porgo distinti saluti.
Non puoi ottenere il riconoscimento della abitazione principale avendo la residenza altrove, è solo questa che fa fede. E’ invece strano il fatto che il comune di Napoli non riconosca le abitazioni affini a principali (comodato a parenti), in quanto era una norma che io reputavo diffusa in tutta Italia… se nel tuo comune non è così (accertatene), non vi è scelta se non pagare.
Buongiorno, attualmente risiedo in un appartamento con la mia famiglia, ho un mutuo con rate mensili. Per motivi personali dovrei trasferire per un periodo limitato la residenza presso l’abitazione dei miei genitori, volevo sapere se è possibile farlo e cosa dovrò dichiarare quando andrò a fare il 730 relativo all’anno 2012.
Per il periodo che risulto in un altra residenza non recupererò gli interessi sulle rate del mutuo giusto???
L’ABITAZIONE E’ LA PRINCIPALE RISIEDO QUì DAL 2000 ANNO IN CUI HO INIZIATO A PAGARE IL MUTUO, LA MIA FAMIGLIA RIMANE PRESSO QUESTA ABITAZIONE, CHE INTENDI PER ALTRE COSE?? GRAZXIE TANTE PER LA DISPONIBILITA’
Ok, allora intanto sono “al sicuro” le agevolazioni prima casa in fase di acquisto. Il tuo trasferimento comporterà la mancata detrazione degli interessi passivi del mutuo per il periodo di residenza altrove, e la valorizzazione come seconda casa ai fini IRPEF per tale periodo. La tassa IMU come prima casa invece rimane essendo la residenza familiare.
Le implicazioni non sono poche e banali, dipende se è prima casa, da quanto vi risiedi e altre cose. Se la tua famiglia vi mantiene la residenza, l’implicazione principale è proprio la detrazione degli interessi passivi del mutuo, per il cui calcolo è meglio affidarsi alle persone che ti aiutano a compilare il tuo 730 (CAF o commercialista).
Salve,
a metà febbraio acquisterò la mia prima casa. Lavoro nel comune dove si trova l’abitazione, ma ho la residenza in altro comune. La casa sarà data in comodato ai miei genitori, quindi io non avrò nessuna rendita dalla stessa. Sono esente da qualche tassazione? Grazie
Puoi acquistarla come prima casa in virtù della tua sede di lavoro, tuttavia con le nuove norme non potrà essere assimilata ad abitazione principale grazie al comodato e pagherà imposte come seconda casa.
Salve dal 2009 sono proprietario di un appartamento come prima casa con tutte le agevolazioni del caso…..mio padre dall’anno scorso beneficia della 104 e volendo io richiedere una aspettativa retribuita devo spostare la mia residenza dal comune dove ho la casa a quello in cui abitano i miei, quali benefici perderei?
grazie!
Perderesti tutte quelle relative all’abitazione principale, illustrate nell’articolo. Devi in realtà stare attento anche alle agevolazioni prima casa ottenute in fase di acquisto: per essere sicuro di non avere contestazioni, deve trascorrere il periodo di osservazione da parte della Agenzia delle Entrate, che solitamente è di 3 anni dalla data del rogito.
Sto prendendo in affitto un appartamento dove andrò a vivere, sito nello stesso Comune dove ho la residenza (abitazione dei miei genitori). Qualora decidessi di mantenere la residenza presso l’abitazione dei genitori, potrò comunque beneficiare delle agevogolazioni sulle utenze che attiverò nell’appartamento in affito o per beneficiarne sarò costretta a spostare la residenza presso qs immobile?
Grazie.
Le agevolazioni per residenti sulle utenze sono riservate, appunto, a chi ha la residenza.
Salve vorrei chiedere il vs aiuto:
sono in separazione di beni, ho la residenza nel comune di roma in un appartamento A di proprietà di mio marito dove vivo con 2 figli minori.
Un anno fa i miei mi hanno donato un appartamento B nel comune di roma con tutte le agevolazioni prima casa, lo ho dichiarato come abitazione principale e nel giro di 2/3 ci andremo ad abitare.
Domanda: per non perdere i benefici (abitazione principale) sono costretta a variare la mia residenza nell’appartamento B o basta averla nello stesso comune?
Ai fini legali genitori con figli minori possono avere residenze separate?
Grazie mille della Vs competenza e cortesia.
Ti consiglio di leggere il nostro approfondimento sui coniugi con residenze separate (vedi in homepage). In sostanza, se è possibile avere due “prima casa”, non è possibile avere due abitazioni pincipali all’interno della stessa famiglia. Dovrete quindi fare una scelta, la più logica sarà dichiarare come abitazione principale quella dove effettivamente vivrete, l’altra sarà “seconda casa”.
Buongiorno,
io ho eriditato dopo la morte di mio padre, la casa di famiglia ma al momento abito presso il mio fidanzato in un’altra città. Abbiamo poi recentemente acquistato una casa in questa altra città. Il mio fidanzato trasferirà a breve la residenza li’ ( suo prima casa a tutti gli effetti) ma io , essendo disoccupata e avendo dato in comodato d’uso all’anziana compagna di mio padre l’appartamento di famiglia ( dove ho la residenza come prima casa) come posso regolarmi? Non posso pagare una seconda casa e la signora , pensionata minima, avrebbe bisogno di trasferire li’ il domicilio . come posso fare? Poiche’ non essendo residente nella città dove veramente abito non posso usufruire di nulla.
Purtroppo con le nuove leggi una delle due sarà inevitabilmente soggetta alla tassazione come seconda casa. La cosa più logica da fare sarebbe spostare la tua residenza nell’immobile che acquisterai come prima casa, in modo che diventi anche abitazione principale e in modo da avere la residenza dove effettivamente è…. l’altro immobile è una seconda casa, sulla quale puoi dichiarare la cessione in comodato per evitare almeno la magigorazione per immobili sfitti.
Buonasera
Nel 2010 ho acquistato un bilocale usufruendo delle agevolazioni “prima casa” e “abitazione principale”.
Adesso, per motivi di lavoro, ho cambiato città, mantenendo la residenza nel mio appartamento.
Se lo affittassi, dovrei cambiare residenza? Potrei stipulare un contratto che permette di mantenere l’uso di una camera? In tal caso, l’inquilino e io costituiremmo per l’anagrafe unico nucleo familiare e faremmo cumulo di redditi?
Grazie mille!
Mantenere la residenza in un appartamento affittato è un pò una forzatura, fattibile ad esempio specificando nel contratto di affitto che ti riservi una stanza (sempre che l’inquilino sia d’accordo). Ovviamente si tratta di dichiarazioni false con tutte le conseguenze del caso se avviene un accertamento.
Per quanto riguarda lo stato di famiglia, si può chiedere di averlo separato pur mantenendo stessa residenza.
Salve, ho appena acquistato un appartamento con le agevolazioni della prima casa nel comune dove già risiedo. Vivendo con i miei, volevo darlo in comodato d’uso gratuito ad un amico. Questi vorrebbe fare in tale appartamento la residenza… Perderò le agevolazioni prima casa? Chi pagherà l’imu? e chi la tassa sulla spazzatura? Grazie mille
Rimarrebbe prima casa ma non sarebbe più abitazione principale, con le conseguenze che puoi leggere nell’articolo qui sopra. Il pagamento delle varie tasse dipende dagli accordi che prenderete… comunque di solito IMU spetta al proprietario e tassa rifiuti a chi utilizza l’immobile.
Buonasera, diventerò proprietario di due immobili, rogitati come “prima” e “seconda” casa. La “prima” casa è ancora in fase di costruzione per cui per usufruire delle agevolazioni come prima casa dovrò trasferire la residenza in un appartamento nello stesso comune.
In caso la rivendessi prima dei 5 anni, posso trasferire la residenza e la “prima” casa su quelle che ad oggi è la mia seconda casa, senza incorrere nel pagamento della differenza di aliquote?Credo di si perchè sulla seconda non ho usufruito delle agevolazioni come prima casa.
Ma soprattutto posso vendere la “prima casa” senza averci mai avuto la residenza, ma solo risultare residente nello stesso comune?o incorro in qualche sanzione?
Spero di essere stato chiaro
La tua situazione è molto svantaggiosa. Per la residenza non ci sono problemi, basta che sia nello stesso comune, tuttavia se vendi prima dei 5 anni, la seconda casa che hai già non potrà risultare come prima casa, in quanto le imposte come seconda sono già state versate. Dovresti ricomprare un terzo appartamento oppure invertire e prendere come prima casa quella che terrai, ma suppongo che a questo già ci avevi pensato!
Buona sera, prima di tutto grazie per il servizio, vorrei un chiarimento: io e mia moglie (in separaz.dei beni) abbiamo acquistato 7 anni fa da un costruttore un appartamento (unico che abbiamo intestato al 50% per uno), accendendo un mutuo al 50% nel quale siamo resdienti entrambe e quindi essendo la prima casa, in questi 7 anni abbiamo fruito dei vari benefici.
Ora per motivi di lavoro, dobbiamo spostarci in un’altra città e con mia moglie abbiamo deciso di affittare, con regolare contratto tale appartamento e cercarne uno adatto alle nostre esigenze familiari a nostra volta in affitto (quindi non acquistandone un altro).
Mia moglie porterebbe la residenza nell’appartamento che andremo a prendere in affitto.
Domande:
1 Io posso lasciare la residenza nell’appartamento che diamo in affitto mantenendola come prima casa e spostare solo il domicilio dove prenderà la residenza mia moglie (casa in affitto)?
2 Dobbiamo pagare la differenza Iva visto che avevamo acquistato da costruttore quindi con Iva agevolata?
3 Gli interessi di mutuo della “casa affittata” li potremo ancora scaricare?
Grazie mille a chi mi risponderà
Saluti
Davide
Dipende molto da come affitterai l’appartamento. Se sarà un contratto residenti, ti esponi ad accertamenti lasciando la residenza dove sta adesso.
Non dovrai pagare difefrenza iva in nesusn caso, dato che i benefici prima casa sono ormai consolidati, mentre la detrazione degli interessi passivi del mutuo è strettamente legata alla residenza: tua moglie non potrà più portarli in detrazione, mentre il tuo 50% potrà essere mantenuto in detrazione sempre a patto che la tua residenza rimanga nella casa.
Buongiorno, avrei bisogno di un chiarimento.
Sono residente nel comune A, dove abito, ma sopratutto dove LAVORO, infatti, il mio alloggio non è di mia proprietà ne pago l’affitto, in quanto sono custode di uno stabile residenziale e per contratto lavorativo devo abitare in questo appartamento, con orari di lavoro full time e con obbligo di residenza.
Ho acquistato e acceso un mutuo per un appartamento nel comune B, unico appartamento che possiedo.
Per poterlo dichiarare prima casa (cosa che effettivamente è, non possedendo altre case) mi hanno detto che devo prendere la residenza li ma se, al momento del controllo da parte dei vigili non risulto abitare li, questo beneficio non potrò averlo. Come faccio quindi a spiegare agli uffici di competenza che io ho l’obbligo di risiedere nel comune A per lavoro???
Non voglio perdere il mio diritto di possesso di prima e unica casa di proprietà nel comune B ne voglo perdere il mio lavoro nel comune A!
Ringrazio anticipatamente per la vostra risposta!
Saluti Roberta
Grazie per la risposta.
Purtroppo non esiste soluzione per te: la tua non sarà una “prima casa” perchè non ne hai i requisiti di legge.
HO ACQISTATO A DICEMBRE 2010 UN APPARTAMENTO CON AGEVOLAZIONI PRIMA CASA , IN COMUNE DIVERSO DALA MIA RESIDENZA, HO RICHISTO IL CAMBIO DI RESIDENZA, MA PER MOTIVI DI LAVORO HO DOUTO RITORNARE NELL APPARTAMENTO DEI MIEI GENITORI , NON OTTENEDO DI CONSEGUENZA IL CAMBIO DI RESIDENZA , PRECEDENTEMENTE RICHIETO. COSA POSSO FARE?
Solo due cose: hai ancora pochi mesi per trasferire la residenza nel comune dell’immobile oppure dovrai restituire le agevolazioni, con mora del 30% e interessi.
salve,
sono proprietaria dell’ immobile A in provincia d ct in cui risulto residente,ma effettivamente abito in un altro comune in provincia di rg nell’abitazione B di proprietà del mio coniuge(sposato nel 2006 in regime di separazione dei beni).alla data dell’atto d’acquisto della casa A,gennaio 2009,il notaio mi ha comunicato l’obbligo di risiedere almeno per 3 anni nell’abitazione A per usufruire delle agevolazioni di prima abitazione ed io ho subito effettuato il cambio.la domanda è:posso adesso cambiare la residenza nell’abitazione B?è passato il tempo necessario per un ipotetico controllo dell’ufficio registri o devo ancora aspettare? grazie per l’attenzione.
Direi che il tempo trascorso è sufficiente.
Ho deciso di acquistare un immobile ma in esso vi è un contratto di affitto per almeno altri 2 anni(2014). Volevo sapere se effettuando l’acquisto in queste condizioni, perderei le agevolazioni della prima casa.
Grazie
No, ma devi essere in grado di spostare la residenza nel comune dell’immobile entro 18 mesi dall’acquisto. Se sei già residente nel comune, non ci sono problemi. Ovviamente, se hai letto bene l’articolo, non avrai le agevolazioni da abitazione principale.
buongiorno,
ho una grande confusione.
Sono intestatario da giugno 2007 di un immobile sito nel comune A ove ho trasferito la residenza ed acquistato accendendo un mutuo ipotecario;
sono coniugato in separazione dei beni ed il mio coniuge nonche’ i miei figli sono residenti nell’immobile B in altro comune. L’immobile B è intestato al mio coniuge. Potrei fruire della detrazione sugli interessi passivi e dell’esenzione ici? Il mio comune di residenza mi richiede l’ici dal 2008. Saluti
No, non puoi. Ti consiglio di leggere l’ultimo articolo che trovi adesso in home page che tratta proprio il tuo caso.
Buongiorno. Sono in procinto di stipulare un mutuo ipotecario a me intestato per l’acquisto di una casa. Quest’ultima verrà intestata per il 60% a me e a mia moglie e il 40% ai miei figli minori. Solo i miei figli possono usufruire dell’agevolazione prima casa. Come verrà calcolata l’imposta sostitutiva sul mutuo erogato??? Ringrazio anticipatamente
Se il mutuo è interamente intestato a te, temo che l’imposta sarà assoggettata alla aliquota massima come “seconda casa” del 2% anzichè 0,25%
buon giorno e complimenti per la chiarezza delle Vs risposte,ho un quesito,io e mio fratello siamo proprietari di una casa in sardegna(ereditata),ora lui vorrebbe vendermi la sua parte,essendo entrambi residenti al nord italia,non essendo il sottoscritto proprietario ne mai ha usufruito di agevolazione per acquisto di alcuna casa,non essendo residente nel comune ove è situato l immobile,posso avere lo stesso le agevolazioni per l acquisto dell immobile come prima casa??mi è stato riferito che non avendo altri immobili e non essendo residente nell abitazione avrei dovuto pagare le bollete come prima casa e non come 2″ come attualmente pago,è vero ciò??grazie per la cortese attenzione e buon lavoro.Claudio
ma si potrebbe chiedere la residenza nel comune dove si ha l acquisto e mantenere il domicilio dove attualmente risiedo (e ho cmq la residenza attualmente) se si, come e dove bisogna rivolgersi?? sto incontrando diversi problami al riguardo..
Non si potrebbe ma poi, di fatto, lo si può fare…. stai attento nelle prime settimane che viene fatta una visita per verificare la tua presenza nell’immobile in cui dichiari la residenza.
Non è corretto: per te è necessario stabilire la residenza nell’immobile (o almeno nel comune) per poter avere sia le agevolazioni prima casa nell’acquisto, che i contratti da residente.
Salve
Vorrei porgere un quesito all’esperto:
Sono proprietario in comunione dei beni con mi a moglie di una casa acquistata dopo il matrimonio, che ora ho messo in vendita con regolare contratto d’imtermediazione immobiliare.
Nel 2009 sono entrato a far parte di una cooperativa edilizia versando € 50000 e successivamente nell’anno 2011 € 24.000.
Or bene, qualche giorno fa mi è arrivata comunicazione di andar a firmare la dichiarazione iva come prima casa e il contestuale versamento d’imposta sui 24.000 €.
Il quesito che pongo è il seguente: poichè sto vendendo con contratto d’intermediazione immobiliare la mia prima casa posso versare l’iva al 4% sui 24.000 €, dato che la casa in cooperativa diventerà la mia prima casa?
Grazie
Gianfranco C.
l’agenzia delle entrate a quesiti simili, proprio a conferma che non esistono chiarimenti legislativi in materia, intendere che possono esistere i presupposti per la sussistenza del requisito iva 4 %
Infatti è possibile pagare a stadi d’avanzamento lavori una costruzione tramite impresa o cooperativa a condizione che entro 18 mesi dalla data di dichiarazione di agibilità dell’immobile venga presa la residenza nell’immobile medesimo
tutte le agenzie delle entrate contattate dal sottoscritto dopo dure discussioni confermano questa assunzione
Non ho trovato un chiarimento legislativo in materia, tuttavia ho il deciso timore che dovrai versare iva al 10%. Questo perchè per beneficiare dell’iva ridotta devi preventivamente dichiarare di poter avere i requisiti prima casa, requisiti che quindi dovranno sussistere al momento della fatturazione.
A mio giudizio sarebbe logico che ci fosse una eccezione o almeno un rimborso per i casi come il tuo, ma non ho trovato niente in merito.
Buongiorno, vorrei qualche informazione in merito all’abitazione principale. Possiedo i requisiti per acquistare un appartamento come prima casa impegnandomi a trasferire la residenza entro 18 mesi e farei un mutuo ipotecario prima casa.
Questa mia prima casa è considerata abitazione principale se la mia famiglia (coniuge in regime di separazione dei beni e due figli) vive in un’altra abitazione?
Quali sono i requisiti per essere considerata dimora abituale oltre alla residenza?
In sostanza con l’acquisto come prima casa ho agevolazioni per l’acquisto con tasse ipotecarie e di registro ridotte, ma se non è abitazione principale non ho agevolazioni su Irpef, interessi passivi sui mutui, Imu. E’ corretto il ragionamento?
Grazie per le vostre risposte.
Il tuo ragionamento è corretto, così come i timori: essendoci già una abitazione principale nel tuo nucleo familiare, la tua prima casa non potrà esserlo anch’essa. Al massimo, potete scegliere quale eleggere a dimora abituale tra le due, questa potrebbe essere la soluzione se l’altro immobile è in affitto o non intestato a te o tua moglie.
salve, vorrei un chiarimento,nel 2006 mia madre ha donato una casa ai miei due figli attualmente ancora minori (regolarmente con giudice tutelare e tutore), che hanno però la residenza con me nello stesso paese dell’immobile ;devo pagare l’ici?grazie
Direi di si.
A mio parere, non disinteressato, la Sentenza Corte Cassazione n.16514 del mese di luglio 2010 dovrebbe annullare le disposizioni della Sentenza C.C. n.14389 del 15/06/2010. Ho altresì la convinzione che la Sentenza di luglio 2010 citata, sia volutamente ignorata, a causa dell’insaziabile appetito dei Comuni.
Osservazioni: i comuni sono altrettanto sensibili alle difficoltà di quei cittadini, spesso, in considerevoli difficoltà rispetto alla collocazione di una o più strutture, chiamate “rallentatori di velocità”, anche in strade situate in mezzo alle campagne?
Prego leggere sentenza n° 16514. Grazie,
salve…..avrei bisogno di un chiarimento…..Non sono proprietaria di alcun immobile e da quando mi sono sposata vivo in un appartamento in comododato d’uso di propriiatà di mio padre…..qualche mese fa mia madre è deceduta e da testamento erediterò un immobile in un comune diverso da quello in cui risiedo regolarmente affittato…….posso riceverlo in successione come prima casa e ottenere delle agevolazioni fiscali???? devo tresferire la mia residenza in quel comune??? e/o potrei dopo la successione eventualmente donarlo a mio figlio minore d’età e diventarne curatore e usufruire di agevolazioni fiscali??’ grazie per l’aiuto
grazie per l’interessamento prestato…..a questo punto alla luce dell’eventualità descritta mi converrebbe non usufruirne…….potrei in seguito comunque intestare l’appartamento a mio figlio di 9 anni….ciò cosa comporterebbe in termini giuridici e fiscali??
Intestare un immobile ad un minore non è una operazione banale, c’è molta burocrazia e deve essere nominato un tutore, ma è fattibile.
La tassazione degli immobili in eredità non è la stessa deli immobili acquistati. Nel tuo caso, avendone diritto puoi usare le agevolazioni prima casa, che consistono (riassumendo) in imposte ipotecarie e catastali a 129 euro anzichè 2% e 1% del valore dell’immobile. Usarle per te comporterebbe la variazione della residenza e anche l’impossibilità a ri-usarle in caso di acquisto di un immobile, eventualità che garantirebbe un risparmio maggiore di questo caso (dell’ordine del 7% anzichè 3%). Valuta tu alla luce di questo, se richiederle o meno.
buona sera, prima di tutto grazie per il servizio, vorrei un chiarimento su l’acquisto casa: sono proprietario da otto anni di un appartamento nella mia città natale, acquistato pre-matrimonio, con i benefici di prima casa e con i previsti obblighi assolti. Per motivi di lavoro, non risiedo più nella stessa città e dopo il matrimonio (in separaz. dei beni) con mia moglie abbiamo deciso di affitare, con regolare contratto tale appartamento e cercarne uno adatto alle nostre esigenze familiari. Domande:
1 acquistando l’appartamento al 50% ciascuno, io acquisto come seconda casa, non potendo usufruire dei benefici in quanto già fruiti 8 anni addietro, mentre mia moglie che non ha niente acquista la sua parte come prima casa, usufruendo dei benefici, giusto?
2 gli interessi di mutuo della “casa affittata” ovviamente non li posso più scaricare, mentre la mia parte di interessi della nuova abitazione principale, pur essendo seconda casa li posso scaricare sulla dichiarazione dei redditi, ho interpretato bene? posso avere qualche riferimento normativo per essere pronto alla prossima dichiarazione dei redditi, chissà trovo chi ne sà meno di me e mi consiglia male!!! Non vorrei incappare in un rimborso al fisco dopo anni con relativi interessi e more. grazie mille
ok allora vado nel sito dell’agenzia delle entrate, meglio di loro….grazie a presto
grazie mille per la risposta. Dopo diverse esperienze negative, ho imparato a informarmi prima di fare qualsiasi passo. Anni addietro ho dovuto rimborsare all’agenzia delle entrate dei soldi per colpa di un commercialista (che poi non si è mai capito se la sua o segretaria, o….., insomma alla fine HO PAGATO MORE ecc…). Se non vi porta via molto tempo e mi date un riferimento normativo vi ringrazio, se non vi è possibile cerco io in rete sperando di trovare qualcosa. garzie comunque
I riferimenti normativi sono diversi e aggiornati di anno in anno, prova a fare una ricerca ma fai attenzione a non citare norme superate. Proprio per questo, non me la sento di indicartele io.
Io direi che hai ben chiara la situazione, ti confermo tutto. Per i riferimenti normativi, non essere pessimista… questa è una materia sulla quale i commercialisti sono sempre abbastanza preparati in quanto tutti i loro clienti più o meno hanno una abitazione.
Buongiorno,
Innanzitutto complimenti per la profesisonalità.
Espongo il mio quesito:
A marzo del 2011 ho acquistato insieme al mio ex una casa che qualche giorno fa abbiamo rivenduto. L’atto della vendita della suddetta è stato fatto il 19 gennaio 2012.
Entro un anno devo ricomprare una casa per non perdere le agevolazioni come acquisto prima casa, giusto?
Siccome non voglio fare un mutuo e la casa che andrei a comprare è molto piccola, vorrei affittarla, anche con contratto transitorio.
A quanto ho capito non basta, nel caso di vendita-acquisto di prima casa nei primi 5 anni la residenza nello stesso comune ma devo per forza mettere la residenza nell’immobile entro 12-18 mesi. Il mio quesito è: se affittassi questa casa, manterrei le agevolazioni come acquisto prima casa?
Cosa succede invece per quanto riguarda L’IMU? lo pagherei come una seconda casa? E se avessi un’utenza, tipo quella telefonica, intestata a me in un altra casa, cosa succede? Grazie mille!
Ok perfetto, grazie mille, risposta esaurientissima!
quindi dovrei intestare le bollette a nome mio etc…e se avessi una bolletta, tipo del telefono, intestata precedentemente in un’altra casa in cui non ho la residenza??
No, non è obbligatorio avere le utenze intestate per avere la residenza, ne’ è vietato averne di altre, tuttavia sono tutti elementi che potrebbero essere usati per una eventuale contestazione qualora l’Agenzia delle Entrate, mettendo insieme tutti gli elementi, reputasse falsa la tua dichiarazione di residenza.
grazie mille per la risposta! Problemi di che genere? se io affittassi con uso transitorio, potrei cmq tenere la residenza in quella casa….se invece rispostassi la mia residenza in un altra casa, dovrei solamente pagare l’IMU come seconda casa, ma le agevolazioni per l’acquisto sarebbero garantite?
Grazie ancora
I problemi sono quelli dovuti alle false dichiarazioni… tu DEVI risiedere effettivamente nell’immobile che dichiari, ci sarà anche un controllo del messo comunale. L’affitto con contratto transitorio potrebbe essere la soluzione.
Per quanto riguarda le agevolazioni per l’acquisto, come gia detto in caso di riacquisto è necessario stabilire la residenza nell’immobile e non solo nel comune.
Ti confermo che in caso di riacquisto è necessario stabilire la residenza nell’esatto immobile, e non nel solo comune. Questo comporta problemi in caso di affitto, ma puoi sempre ri-spostare la tua residenza. Ai fini IMU è indispensabile essere residenti per pagare come “prima casa”.
Buongiorno,
io ed i miei genitori possediamo una bifamiliare (metà di mia proprietà e metà di proprietà dei miei genitori; si tratta di due civici differenti).
Abbiamo tutti la residenza nella mia proprietà (l’altra casa è disabitata, ma con tutti gli allacciamenti in regola).
Solo sulla mia proprietà c’è anche un mutuo prima casa di cui sono cointestataria assieme ai miei genitori e del quale detraiamo gli interessi passivi (1/3 io e 2/3 i miei genitori).
Se i miei genitori spostassero la loro residenza nella loro proprietà potrebbero continuare a detrarre gli interessi del mutuo di cui sono cointestatari?
Come possiamo distribuirci (in termini di residenze) per non avere amare sorprese con l’arrivo dell’IMU?
Grazie in anticipo per l’attenzione.
La ringrazio molto. Proverò a contattare l’ufficio che si è occupato di redigere i 730 per capire meglio come hanno fatto a detrarre gli interessi dei miei genitori.
Eventualmente, posso scaricare io l’intero ammontare degli interessi anche se il mutuo è cointestato?
Grazie e complimenti per il sito, veramente utilissimo!
No, il mutuo cointestato comporta una detrazione della metà.
Mi risulta strano che i tuoi genitori portino in detrazione gli interessi passivi di un mutuo che, per quanto cointestato, è riferito ad una casa della quale non hanno proprietà. Non potrebbero farlo e dunque tanto meno cambiando residenza.
Detto questo, è conveniente per loro trasferire la residenza nell’immobile di loro proprietà per pagare una IMU ridotta.
Salve, ho un quesito da porre in quanto ho qualche dubbio in merito. Io e la mia famiglia abbiamo acquistato nel mese di marzo 2011 un rustico completamente da riattare in un Comune differente da quello in cui viviamo attualmente. Premetto che siamo in affitto. Il Comune ci ha concesso i permessi per la ristrutturazione, nonchè il pagamento degli oneri di urbanizzazione solo 6 mesi e mezzo dopo, pertanto i lavori sono iniziati in ritardo!
La mia preoccupazione adesso è perdere le agevolazioni fiscali come prima casa.
Scusate l’ignoranza, ma non riesco a capire se le agevolazioni fiscali sono correlate alla residenza, e non conosco le tempistiche.
Dunque come funziona il tutto dopo l’acquisto della prima casa?
Grazie mille in anticipo.
Avete 18 mesi di tempo per stabilire la residenza. In cado di ristrutturazioni lunghe, so che esistono delle deroghe delle quali vi consiglio di informarvi presso il Comune dell’immobile.
Buongiorno,
mia figlia ha acquistato la prima casa in cooperativa e rogitato il 13/05/2008
successivamente entro i 18 mesi previsti ha spostato la residenza ma per la mancanza di lavoro ha continuato ad abitare con noi.
Ora sempre per lavoro vorrebbe abitare in una casa di mia proprietà in un altro comune, la domanda è deve spostare la residenza ancora e con ciò perderebbe ogni diritto sulle agevolazioni? potrebbe affittare la casa di sua proprietà e se si cosa comporta?
Ringrazio e saluto
E’ una domanda molto ricorrente alla quale non esiste una risposta certa. In linea teorica non ci dovrebbero essere problemi, perchè esiste un obbligo di trasferimento della residenza, ma non di un suo mantenimento, anche se abbiamo notizia di comuni che in questi casi hanno comunque inviato della sanzioni, che aprono contenziosi dall’incerto esito.
Salve,
prima di tutto complimenti al sito e alla chiarezza delle risposte.
Avrei delle domande in merito ad un acquisto di una casa.
Non essendo proprietaria di alcun immobile in alcun comune:
1) posso acquistare come “seconda casa” pagando tutte le imposte del caso anche se di fatto non possiedo alcuna “prima casa”?? (essendo solo benefici fiscali?);
2) sono costretta ad acquistare come seconda casa se voglio vendere subito (cioè lo stesso giorno del rogito) il 50% al mio compagno ? (ciò per non incorrere nelle sanzioni previste per la vendita prima dei 5 anni);
3) per evitare le sanzioni di cui sopra, potrei acquistare una casa a metà come prima casa e a metà come seconda casa per poter vendere subito il 50% acquistato come seconda casa?;
4) optando per l’ipotesi peggiore, cioè acquisto di una “seconda casa” con tutte le imposte del caso, posso evitare di pagare almeno l’IMU essendo sostanzialmente abitazione principale dove già risiedo da anni e vivo?
Grazie in anticipo a chi potrà aiutarmi.
Grazie infinite per le risposte.
Come intuito, infatti, non posso cointestare da subito l’immobile quindi cercavo delucidazioni per optare sulla migliore soluzione alternativa.
Saluti e buon lavoro
Ecco le tue risposte:
1-SI
2-SI
3-NO
4-SI, anche se l’IMU per l’abitazione principale è più bassa della “seconda casa”, ma non più esente.
In verità la soluzione più logica sarebbe cointestare da subito l’immobile, in tal caso ognuno di voi due potrebbe scegliere se usare o meno le agevolazioni prima casa per il proprio 50%, ma è evidente che ci sono dei validi motivi per cui ciò per te non è possibile.
Salve,sono un papa’ di 4 figli,e ho due appartamenti distinti, in un unico fabbricato.da pochissimo ho fatto un’atto di donazione alla mia prima figlia,L’appartamento che ho donato è in affitto,che non hanno mai chiesto la residenza,hano il solo domicilio,mia figlia è una studentessa che studia fuori regione ed ha un’abitazione in affitto con altre due ragazze con contratto registrato come studente e paga piu’ di quanto prende per la locazione della sua abitazione.
Vorrei sapere se puo’ fare qualcosa per pagare l’imu come prima abitazione.
Se l’abitazione di mia figlia ai fini isee posso escluderlo e se no come posso fare per escluderla,dato che lei a secondo del reddito isee potrebbe usufruire dell’agevolazione degli studenti fuori regione?
C’è poca scelta, tua figlia dovrebbe rpendere la residenza nell’immobile affittato, cosa non possibile se non fornendo false dichiarazioni. Questo vale sia per IMU che per la rendita ai fini IRPEF e ISEE.
Vivo insieme a mio marito e ai figli in un appartamento intestato a mio suocero. Sono intestataria unica invece di un appartamento ereditato da mio padre nella stessa città, appartemento che affitto da 3 anni. Non avendo la residenza in questo appartamento, pago l’Ici (o Imu futura) come 2^ casa anche se io in realtà la 1^casa non ce l’ho!Posso spostare la residenza in questo appartamento anche se non ci abito e lo affitto?Grazie
La risposta è no, anche se in linea di principio la residenza ti deve essere riconosciuta (ricordati che viene controllata la tua effettiva abitazione nell’immobile), salvo poi esporti ad accertamenti essendoci un contratto di affitto in essere.
Buonasera,
Vi chiedo gentilmente aiuto per chiarire i miei dubbi.
Premetto che domani 25 gennaio ho il roggito notarile…
Io sono divorziata da poco, il mio ex marito ed io abbiamo acquistato anni fa un appartamento intestando ogn’uno il 50% ed ussufruendo dei benefici prima casa, adesso io vivo da mio fratello ed ho lasciato la casa al mio ex pur di fargli firmare il divorzio, ho pero’ mantenuto sempre li la mia residenza dato che lui per non spendere soldi si rifiuta di andare dal notaio ad intestarsi il mio 50% che ho regalato. Adesso io sto acquistando un appartamentino in un’altro comune dove portero’ la residenza e diventera’ quindi la casa dove abitero’. La mia domanda e’ questa:
Posso avere qualche aggevolazione per l’acquisto di questa casina dove andro’ ad abitare dato che il 50% dell’altro appartamento e’ ancora mio anche se non prendero’ un soldo?
Grazie mille per il vostro prezioso aiuto.
No, non puoi avere nessuna agevolazione.
Salve,
nel 2007 ho acquistato casa con le agevolazioni, poi per motivi di lavoro ho affittato casa in altro comune cambiando residenza. La casca che ho comprato viene considerata seconda casa e devo pagare Imu? Nel caso in cui nel comune dove risiedo dovessi comprare casa non potrei usufriure di agevolazioni? GRazie
Ho saputo che adesso il cambio di residenza è in tempo reale. Posso fare il cambio ed acquistare casa nel comune dove lavoro e dove attualmente risiedo avendo benefici nel per la prima casa pur essendo proprietario di casa?
Ti ho già risposto di no: sei già proprietario di un immobile che ha usufruito dei benefici prima casa, e dunque non puoi ottenerli per un altro appartamento a meno che tu non venda il primo.
Esatto, la tua abitazione è “seconda casa” ai fini IMU e non puoi piu comprare altre abitazioni con le agevolazioni essendo gia proprietario di una “prima casa”.
Salve,
sono proprietario di un appartamento (acquistato come “prima casa”) in cui vivo con mia moglie e i nostri due figli; io, mia moglie ed i bambini abbiamo anche la residenza anagrafica in tale immobile: pertanto, sicuramente trattasi di “prima casa” e di “abitazione principale” ai fini ICI.
Mia moglie (siamo sposati in separazione dei beni) ha acquistato (come “prima casa”) un appartamento sito nel medesimo comune; in tale abitazione vive e risiede (anche “anagraficamente”) a titolo gratuito sua madre: anche in questo caso trattasi di “abitazione principale” ai fini ICI (previsto espressamente anche dal regolamento comunale).
Con questi presupposti, ai fini ICI, io e mia moglie abbiamo beneficiato delle previste detrazioni (fino al 2007) e della totale esclusione (dal 2008).
Con l’introduzione dell’IMU ho l’impressione che soltanto l’appartamento di mia proprietà abbia i requisiti di “abitazione principale” e conseguentemente potrò beneficiare delle relative detrazioni; al contrario l’appartamento di mia moglie non possedendo tali requisiti sopporterà l’imposta piena.
Grazie per la risposta.
Cordiali saluti.
Purtroppo, te lo confermo.
Buonasera,
nel luglio 2007 ho acqiustato la mia prima casa dove ho preso residenza, sempre nel luglio 2007 mia moglie (ancora non lo era) ha comprato la sua prima casa dove ha preso residenza, tutti e due con mutui agevolati. Ci siamo conosciuti e sposati poi nel 2009. Essendo la mia una casa di campagna usufruiamo delle due case allo stesso modo abitando per 3/4 gg la settimana nella mia e per 3/4 gg la settimana nella sua. La domanda è:
– possiamo dichiarare che sono allo stesso tempo due dimore abituali?
Premetto che nel novebre 2010 è nato nostro figlio la cui residenza è con la madre.
Grazie per la celere risposta! La dichiarazione di abitazione principale su una delle due case, comporta l’annullamento della residenza su l’altra da parte del comune?
No, la residenza può rimanere disgiunta, ciò che tu dichiari è quale delle due abitazioni è residenza abituale del nucleo familiare. Solitamente, è la residenza dei figli.
No, non potete, dovete scegliere una sola delle due come abitazione principale. Ti consiglio di leggere l’approfondimento che abbiamo scritto proprio per questi casi, lo trovi adesso in homepage.