Il cambio di residenza quando si acquista una nuova casa è sempre un’arma a doppio taglio per agevolazioni e tutele. Non sempre è facile fare la scelta giusta, tra tasse da pagare e altro.
Ecco, quindi, un’analisi caso per caso di ciò che può accadere nel caso in cui si acquisti una prima casa cointestata e si voglia fare il cambio di residenza.
Contenuti
1- Cambio residenza per prima casa cointestata
Il Caso
Io e la mia futura moglie abbiamo comprato un immobile con l’agevolazione prima casa e so che entro 18 mesi si deve prendere la residenza nell’immobile!!
La mia domanda è questa io sono residente in un altro comune, posso mantenere la mia residenza e nel nuovo immobile far prendere la residenza alla mia ragazza o la dobbiamo portare entrambi li?
Risposta
Se l’immobile è cointestato ed entrambi avete beneficiato delle agevolazioni prima casa in fase di acquisto, è obbligatorio che entrambi spostiate la residenza nel comune del nuovo immobile entro 18 mesi.

2- Agevolazioni e tasse per prima casa e residenza
Caso 1
Io e la mia ragazza abbiamo acquistato nel corso del 2011 una casa (mutuo e proprietà cointestati al 50%) nel comune in cui già risiediamo in case proprietà dei genitori.
Avendo in fase di acquisto goduto delle agevolazioni “prima casa”, siamo costretti entrambi a cambiare la residenza , o non è necessario in quanto si tratta dello stesso comune.
Ci sono dei termini? Essendo inoltre usato nelle istruzioni del 730 il concetto di “dimora abituale” (che mi sembra di capire diverso da quello della residenza), ai fini delle detrazioni prima casa e interessi mutuo è necessario cambiare la residenza o è sufficiente dichiarare che la casa in questione sia la dimora abituale?
Per quanto riguarda IRPEF: in fase di dichiarazione dei redditi (730), anche se non ho spostato la residenza posso godere della detrazione prima casa e della detrazione degli interessi del mutuo (compresi oneri accessori) se dichiaro che la nuova casa è la “dimora abituale”? Dalla lettura delle istruzioni io intendo così, sbaglio?
Risposta
Essendo già residenti nel comune, per voi non è obbligatorio spostare la residenza nell’immobile ai fini delle agevolazioni prima casa ottenute in fase di acquisto.
Lo diventa invece se volete pagare IMU con l’aliquota agevolata “prima casa”. Per usufruire di tale aliquota e della detrazione di 200,00 € è infatti necessario sia avere residenza che dimora abituale nell’immobile. Questo vale per entrambi: se uno solo di voi due sposterà la residenza, solo lui avrà l’agevolazione IMU.
Per quanto riguarda IRPEF: no, è necessario anche avere residenza.
Caso 2
Ho acquistato un’abitazione per i miei due figli che hanno usufruito in fase di contratto di acquisto le agevolazioni di prima casa. Su questa abitazione è stato contratto anche un mutuo cointestato.
Solo uno dei fratelli prenderà la residenza perché l’altro ha avuto una offerta di lavoro all’estero.
Può detrarre gli interessi sul mutuo e le agevolazioni prima casa il fratello che lavora all’estero avendo ancora la residenza con me e quindi in Italia?
Risposta
Avete due problemi. Il primo è confermare le agevolazioni prima casa ottenute in fase di acquisto. Per questo è necessario avere la residenza nel comune della prima casa, quindi va bene anche a casa tua se nello stesso comune, ma non all’estero.
Per la detrazione degli interessi passivi del mutuo (e anche per l’IMU – TASI agevolata) è invece necessario avere residenza esattamente nell’immobile.