Come sapere se si è usufruito della legge Bersani

Usufruire della legge Bersani
Come sapere se si è usufruito della legge Bersani

Come si fa a sapere se si è usufruito in passato della legge Bersani? Quali dati è necessario cercare sulla propria assicurazione per essere sicuri? Ecco alcune casistiche interessanti che possono aiutare a sciogliere i dubbi e cercare i dati necessari.

Come è possibile sapere se si è usufruito della legge Bersani poter la propria assicurazione? Vediamo qualche casistica.

Legge Bersani: come funziona e cosa dice

Mettiamo il caso che si sia passati da Genialloyd a Direct Line un anno fa e di aver pagato l’intero premio assicurativo annuale. E’ capitato di vedersi arrivare via mail (quasi due mesi dopo) una contestazione della Direct Line sul fatto di aver beneficiato negli anni passati delle agevolazioni previste dalla Legge Bersani con conseguente richiesta di aumento del premio assicurativo di 119,00 € pena la decadenza del contratto.

Purtroppo può capitare di non ricordarsi di aver goduto di questi benefici né tantomeno di riuscire a recuperare una documentazione che possa liberare da questo aumento ingiustificato e quindi di pagare il surplus richiesto.

Dopo un anno dovendo rinnovare la polizza in scadenza, per questioni di convenienza, può capitare di dover ritornare a Genialloyd ma, al momento del preventivo, viene chiesto se si è usufruito o meno della legge Bersani. Cosa fare?

Come risalire al fatto che in precedenza si sia goduto o meno della Legge Bersani? Se se ne fosse goduto per quanti anni sarà necessario portarsi dietro questo “fardello” che fa lievitare il premio assicurativo di un buon 40%?

Mettiamo anche il caso che si sia rottamato la vecchia auto per acquistarne una nuova e, contestualmente, trasferito l’assicurazione sulla nuova: possibile che gli anni precedenti all’acquisto della nuova auto non contino più nulla?

Usufruire della legge Bersani
Come sapere se si è usufruito della legge Bersani

Da controllare sull’attestato di rischio

Sull’attestato di rischio Direct Line inviato per il rinnovo della polizza si constata quanto segue:

1) La presente attestazione dello stato di rischio è relativa ad un contratto di assicurazione che, ai sensi ed alle condizioni dell’Art 134, comma 4-bis del Codice delle assicurazioni, ha beneficiato della classe di merito di un precedente contratto a favore di un ulteriore veicolo

2) Nella tabella “Sinistrosità Pregressa“, dal 2011 al 2014, le sezioni “Sinistri pagati con Responsabilità Principale” e “Sinistri pagati con Responsabilità Paritaria” sono 0 mentre, per gli anni precedenti (2009 e 2010), risulta scritto “NA”.

L’argomento affrontato è molto spinoso in quanto sembra non esserci una regola precisa.

In breve, possiamo dire che si è certamente utilizzato la legge Bersani se questo è indicato sull’attestato di rischio (es. un riferimento al art. 134).

In assenza di diciture sull’attestato e di prove inequivocabili, non è possibile risalire all’uso di legge Bersani, per cui non si è tenuti a ricordarlo.

La situazione è comunque chiara. E’ facile essere stati vittima di un errore quando si ha rottamato la vecchia auto. Il segnale sono proprio quegli N.A. per il 2009 e 2010: l’assicuratore dell’epoca ha applicato la legge Bersani su una nuova polizza anziché fare la voltura della polizza già in essere.

Questa era la procedura giusta se si aveva assicurato la nuova auto prima di rottamare la vecchia, mentre se si è chiesto il trasferimento polizza dopo la rottamazione, allora è stato fatto un grosso errore.

Si tratta di un caso frequente, talvolta per malafede dell’assicuratore, più spesso per incompetenza. Rettificare adesso è difficilissimo, dati i numerosi passaggi intercorsi.

L’unica cosa da prendere in considerazione è che l’attestato di rischio dell’auto rottamata risulta in sospeso inutilizzato ed è ancora valido!

Ci si può recare presso l’assicurazione dell’epoca per farsi rilasciare tale attestato. Anche sull’attestato vecchio compariranno N.A. per gli anni recenti, ma non vi sarà il “marchio a vita” dell’uso di legge Bersani, per cui in pochi anni si potrà tornare ad avere una CU 1 vera a tutti gli effetti.

Legge Bersani e cambio assicurazione online

A seguito dell’acquisto di un’auto nuova intestata al soggetto e la rottamazione di un veicolo intestato al padre del soggetto, si è ricevuta la classe di merito di quest’ultimo CU1, quindi a regola si è usufruito della legge Bersani.

Se nell’ultimo attestato di rischio ricevuto nella sinistrosità pregressa di 5 anni si ha tutto 0, nessun N.A. o N.D., inoltre viene riportata la voce “i dati sopraindicati derivano da un contratto stipulato ai sensi dell’art.134, comma 4bis del d.l. 7 set.2005 n.209” ed è barrata la casella no, si certifica che non si è usufruito della legge Bersani.

Quindi dovendo cambiare assicurazione e passare ad una online, è lecito riportare che non si è usufruito della legge Bersani come riportato nell’attestato di rischio?

E’ possibile assicurarsi dichiarando di non aver usato legge Bersani. E’ possibile ipotizzare che sia stata impropriamente fatta una voltura diretta della polizza.

Attestato di rischio e legge Bersani

L’attestato di rischio riporta solamente negli ultimi 4 anni il valore 0 nella tabella dei sinistri, mentre per i primi due c’è scritto N/A, e la classe di assegnazione è CU è 1. La domanda è la seguente: tecnicamente ci potrebbe essere una situazione in cui un attestato del rischio simile possa non aver usufruito della legge Bersani? Sull’attestato stesso non c’è nessun riferimento al fatto che il contraente ne abbia goduto.

E’ possibile, è il caso di una classe 1 di vecchia data che abbia avuto un “buco” assicurativo di 2 o più anni, ad esempio per mancanza di auto. Quei “buchi” fanno accendere la lampadina all’assicuratore, che farà probabilmente una verifica sullo storico, alla ricerca di “indizi” di uso di legge Bersani.

Il primo indizio potrebbe essere l’età: dato che occorrono 13 anni per arrivare in classe 1, si dovrebbe avere la patente da almeno 15 anni per essere coerente con la classe indicata senza legge Bersani.

Se si vuole tentare di ri-assicurarsi senza legge Bersani, è consigliato continuare con la compagnia attuale, semplicemente rinnovando, per 2 anni, in modo da far sparire i due NA e poi cambiare compagnia e provare a dichiarare che non si è utilizzata la legge Bersani.

Nel caso si sia proprietario di due auto?

Un soggetto possiede una vecchia auto che ha dato in conto vendita alla concessionaria dove ha comprato la nuova, e è stato consegnato il documento della presa in carico che ha portato all’assicurazione per il passaggio della polizza dalla vecchia alla nuova.

Dopo una settimana decide di non vendere più la vecchia e la riporta a casa, vuole assicurarla perché ovviamente è rimasta senza: può chiedere una Bersani essendo il soggetto il proprietario di entrambe le auto?

Non è possibile. Le auto ritirate dal conto vendita, qualora la loro vecchia polizza sia stata spostata su una nuova auto, risultano in una sorta di limbo assicurativo.

Non è applicabile la legge Bersani, la loro vecchia classe è usata su un altro veicolo, e quindi, a meno che non si abbia una polizza di una terza auto venduta o rottamata, vanno, attenzione, in classe CU 18 (o CU 14 a seconda delle interpretazioni delle singole compagnie).

Questo in genere rende conveniente fare una voltura del mezzo ad un familiare convivente, per azzerare lo storico assicurativo e procedere così alla legge Bersani.

Autore: Marco R. (Borsatrader)

Marco R. (Borsatrader)
Marco R. (Borsatrader) è un imprenditore che ha sviluppato competenze in molteplici campi della finanza in oltre 20 anni di investimenti e pratica del trading online. Dal 2003 ad oggi ha scritto oltre 700 approfondimenti sul risparmio, sulle assicurazioni, sugli investimenti immobiliari, e ha risposto online ad oltre 45.000 quesiti dei lettori.
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