Gli effetti della crisi dei mutui subprime che ha travolto gli USA ovviamente si sono fatti sentire anche in Italia mettendo in difficoltà il mercato immobiliare che, secondo l’Osservatorio Assofin, ha registrato una flessione di ben il 16,5% nel primo semestre 2008.
Dal lato della domanda, la flessione nella contrazione dei mutui per l’acquisto di immobili ad uso abitativo è riconducibile alla lievitazione dei costi dei finanziamenti riscontrata negli ultimi due anni, e ad un approccio più timoroso e lungimirante nell’esporsi economicamente nel lungo periodo da parte di chi è intenzionato all’acquisto di un immobile.
Dal lato dell’offerta, gli istituti di credito hanno cercato di tutelarsi dando un giro di vite alle modalità di accesso ai finanziamenti:
- fissando il rapporto tra la rata del mutuo ed il reddito del contraente che non superi 1/3 del suo reddito netto;
- riducendo la disponibilità di credito per investimenti di lungo periodo.
Un suggerimento che arriva dagli analisti di Affari e Finanza riguarda l’impegno che potrebbe accollarsi il fisco per agevolare soprattutto l’acquisto della prima casa aumentando la detrazione Irpef sugli interessi passivi su mutuo, anche oltre l’importo massimo degli stessi su cui è calcolata, che attualmente è di 4.000,00 euro.