Forte del consenso che ha ottenuto in Gran Bretagna, è sbarcata anche in Italia quella che potrebbe rappresentare la svolta nel mercato creditizio, la forma più avanzata del social lending, resa possibile da Internet.
Si tratta di Zopa.it, che significa Zona di Possibile Accordo (Zone of Possibile Agreement), un sito che offre un servizio di prestiti tra privati per mezzo del quale domanda ed offerta di denaro hanno la possibilità di incontrarsi negoziando ogni volta un accordo diverso vantaggioso per entrambe le parti. Chi intende prestare denaro deve indicare la cifra che è disposto ad offrire, al massimo 50.000 €, il tasso d’interesse ritenuto idoneo come compenso ed i tempi di attesa per il rientro.
Analogamente chi necessita di una somma di denaro paleserà la propria richiesta, non superiore a 15.000 €, e la durata del debito. A questo punto Zopa effettua un controllo sulla effettiva solvibilità del Richiedente al fine di stabilire il tasso d’interesse passivo più appropriato che costui dovrà corrispondere e che al tempo stesso sarà funzione dell’affidabilità da esso dimostrata. Il costo del servizio reso da Zopa.it ammonta all’1% della somma offerta dal Prestatore e ad un importo variabile a seconda della accertata solidità da parte dei Richiedenti compreso tra lo 0,5% ed il 2%
- Vantaggi: Coloro che dispongono di capitali pronti per essere investiti possono prestarli ottenendo tassi d’interesse superiori quelli garantiti dagli istituti di credito, si parla di un tasso medio che oscilla intorno al 7,8%; viceversa chi necessita di un piccolo finanziamento è in grado di ottenerlo a condizioni più vantaggiose dovute alla assenza quasi totale dei costi di intermediazione ottenendo un Taeg medio del 9%, quasi la metà di quello di mercato.
- Svantaggi: Esiste il rischio di insolvenza che comunque è abbastanza ridotto poiché Zopa.it fraziona la cifra offerta in prestito tra molti Richiedenti in modo da minimizzare la gravosità di tale eventualità distribuendola su più soggetti.
- Diffidenza nei confronti del Web e verso l’uso di un portale virtuale per effettuare questo tipo di transazioni. In Italia il non avere la possibilità di interloquire con un operatore in carne ed ossa genera ancora delle perplessità.
Le modalità assai semplificate e scevre da una moltitudine di costi di intermediazione che rendono complicato ed oneroso il ricorso al credito, superate le paure iniziali, potranno rappresentare una vera e propria rivoluzione nel mondo del credito al consumo.